You are here
Home ›Lotta di classe in Italia - Gennaio 2011
Documentiamo alcuni episodi che narrano la lotta quotidiana della borghesia contro il proletariato e alcuni esempi di, seppur episodiche, risposte di parte proletaria - Supplemento web a BC02
Statistiche
Secondo uno studio CGIL (Repubblica 15/1/11), i dipendenti pubblici, nel triennio 2011-2013, vedranno diminuire il loro potere d’acquisto di 1600 euro grazie al blocco dei contratti, degli stipendi e della contrattazione integrativa previsto nella finanziaria. A questo si somma il blocco del turn-over, grazie al quale per ogni 10 lavoratori andati in pensione solo 2 nuovi ne verranno assunti. L'Osservatorio Cig della Cgil, rielaborando i dati Inps, inoltre, dichiara che nel 2010 ci sono state 1,2miliardi di ore di cassa integrazione (+31,7% rispetto al 2009, un anno già “record”), coinvolgendo 580mila lavoratori con un taglio medio del loro potere di acquisto di 8 mila euro. La disoccupazione giovanile è al 28,9%. In fine, nel 2010, i morti sul lavoro sono stati 1080, 30 in più rispetto al 2009, 25.000 gli invalidi, questo nonostante l’aumento della cassa integrazione e i licenziamenti abbiano ridotto il numero complessivo degli occupati.
TAIMM (Ex Tagliaferro) di Varedo (MI)
Confezionamento riviste, 57 dipendenti: 50% italiani, 50% stranieri. Il 31 dicembre la cooperativa Lavorando perde l’appalto. Subentra il consorzio Helios che stipula un nuovo contratto nel quale
- si passa dal contratto grafici a quello trasporti con perdita netta di salario di 3-400 euro
- è prevista la possibilità di trasferire gli operai senza limite di distanza, con 24 ore di preavviso
- i primi tre giorni di malattia non pagati
- sono previsti 12 licenziamenti.
A questo si affianca l’impiego di fatto di altri lavoratori, a nero, pagati 6 euro l’ora.
Il 6 gennaio 25 operai decidono di non firmare il contratto e alle 20 di venerdì 7 gennaio, insieme al coordinamento di sostegno alle lotte nelle cooperative, picchettano i cancelli della fabbrica. Il presidente del consorzio, allora, offre un tavolo di trattativa (ma solo con i dirigenti sindacali) in cambio della rimozione del picchetto, al contempo afferma che non tratterà i termini del contratto ma, al limite, la ricollocazione dei 12 esuberi. La proposta di trattativa salta.
Alle cinque l’assemblea del picchetto - anche a fronte dell’ingente schieramento di forze dell’ordine in arrivo - decide di abbandonare, improvvisamente e senza comunicazioni, il picchetto. Si chiude, su decisione dei lavoratori, il primo momento di questa battaglia. La valutazione è stata che non c’era la forza per proseguire, che l’azione era stata significativa, che c’era bisogno di una pausa per rilanciare.
Sabato 16 gennaio si è svolto un nuovo presidio-manifestazione. Il lunedì si è aperto un tavolo di contrattazione nel quale è stato raggiunto un pre-accordo in cui il consorzio Helios rinunciava al licenziamento dei 25 scioperanti, alla libertà di trasferimento e ridimensionava la perdita salariale a circa 70€ mensili. Ma la lotta continua...
Contro gli sgomberi
Milano, nasce il “comitato inquilini di via Cavezzali 11”. L’assemblea degli inquilini, tutti morosi, ha diramato il seguente comunicato:
L’obiettivo del comitato è quello di difendere gli interessi degli abitanti dello stabile (circa 150 famiglie) di fronte all’atteggiamento inaccettabile da parte della proprietà. Denunciamo gli sfratti che colpiscono molte famiglie costrette allo stato di morosità da affitti insostenibili (senza un contratto regolare), e allo stesso tempo la condizione di disservizio a cui l’amministrazione condanna tutti gli abitanti del palazzo.
Per questi motivi il comitato rivendica quindi i seguenti punti: 1) nuovi e regolari contratti con affitti adeguati alla metratura, da concordare tra la proprietà e il comitato inquilini 2) cancellazione delle pratiche di sfratto in corso e di ogni richiesta di arretrati 3) ripristino dei servizi essenziali all’interno dello stabile ed in particolare dell’ascensore, del riscaldamento e di un impianto elettrico a norma. Il comitato si impegna a portare avanti questa piattaforma coinvolgendo tutti gli inquilini e a sostenere tutte le famiglie sfrattate di fronte agli sfratti esecutivi sia attraverso presidi di autodifesa sia attraverso le azioni legali necessarie.
Operatori sociali
Il terzo settore a Napoli sta vivendo un vero e proprio tracollo, al cronico ritardo dei pagamenti (da alcuni mesi ad alcuni anni) si sta sommando la chiusura di numerosi servizi, con relativi licenziamenti. Gli operatori sociali hanno dapprima occupato il Museo Nazionale, poi l’ex manicomio Leonardo Bianchi, il Comune, hanno organizzato un sit-in davanti al teatro San Carlo e, dal 20 gennaio, sono al Maschio Angioino. Più volte sono stati caricati dalla polizia. Ammonta a 500milioni di Euro il credito che questi lavoratori vantano presso gli Enti Locali. A rischio è il posto di lavoro di 20.000 operatori in Campania, 7mila solo a Napoli.
Alfa coop. Parrini-Corena
Corena di Nervino, comparto logistica, 65 dipendenti, occupata dal 27 dicembre. I lavoratori nel solito gioco di appalti e subappalti per il quale “lavori solo se mi costi meno di ieri e più di domani” _hanno reagito alla perdita del posto di lavoro con l’occupazione della fabbrica. L’8 gennaio la direzione ha tagliato loro il riscaldamento_.
Bologna, 4 gennaio
Devid Berghi, venti giorni appena, è stato soccorso in centro il 4 gennaio, ma non è sopravvissuto. Salvati il gemello e una sorellina. I tre bambini vivevano con i genitori, sfrattati, tra la strada e dentro la biblioteca Sala Borsa. Il freddo tra le cause del decesso. Ecco il 2011 della borghesia.
Ambiente
Discariche abusive. Il sito site.it denuncia la presenza di una discarica abusiva, a Celano (AQ), di 25 ettari nei quali sarebbero documentati sversamenti tossici e altamente nocivi. Alla fabbrica Barilla di San Nicola di Melfi, dopo numerose inchieste, la dirigenza ha dovuto ammettere che «Solo 11.000 mq sono in materiale di cemento amianto in accordo con la normativa vigente non costituiscono pericolo per la salute delle persone e dell’ambiente». A qualche centinaio di metri dallo stabilimento sorge un mastodontico inceneritore della società nucleare francese Edf. La Fiat, a meno di 3 chilometri - grazie a finanziamenti e agevolazioni statali - ha attivato, dal 1999, un termovalorizzatore (Fenice) che brucia a cielo aperto «6_6 mila tonnellate l’anno di scorie_» prodotte all’estero. «I residui della combustione ammontano a 27 mila tonnellate annue» dichiara la Fiat. Si tratta di rifiuti letali iniettati nel suolo lucano e nel fiume Ofanto. Luigi Notarnicola, docente dell’Università di Bari, inoltre afferma: «L’insediamento della Sata (Fiat, ndr) e della piattaforma Fenice porta un’immissione nell’atmosfera di oltre 12 milioni di metri cubi all’ora di fumi».
Licenziamenti
Omsa di Faenza (300 lavoratrici in picchetto da mesi), Tamoil di Cremona (300 lavoratori), Otis-Ceam ascensori di bologna (previsto il licenziamento di 51 dipendenti su 200), licenziati il 5 gennaio i 204 dipendenti della Keller di Carini (Palermo), sono fortemente a rischio anche i 66 lavoratori cassintegrati di Yamaha Motor Italia di Gerno di Lesmo (Milano), come sono a rischio i 7.000 dipendenti (tra fabbrica e indotto) della Sevel di Atessa, la più grande fabbrica d’Abruzzo, infine, la legge 122/’10 prevede il taglio del 50% dei i precari del pubblico impiego: licenziati al 31 dicembre 550 precari inps, 1240 sono i contratti in scadenza al 31 marzo.
LotusBattaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #02
Inizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Anti-CPE movement in France
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.