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Home ›Un po' di chiarezza sulla nascita dell'"Istituto Onorato Damen"
Lo scorso trenta aprile è stata costituita una associazione denominata “Istituto Onorato Damen”. L’associazione è nata per iniziativa di un gruppo di compagni che per diversi anni hanno costituito la sezione catanzarese del Partito Comunista Internazionalista. Questi compagni, formalmente, sono stati allontanati dalla nostra organizzazione il giorno dieci Maggio per delibera dell’AGM (1) ma nella sostanza già da prima la sezione, ormai ex, di Catanzaro aveva deciso di abbandonare le fila del PCInt - e quindi del BIPR - per costituire successivamente l’associazione sopra menzionata. Avevamo deciso di non commentare la nascita di questo istituto per evitare di alimentare inutili polemiche. Successivamente abbiamo saputo che questa associazione ha prodotto un documento (“Punto e a capo...”) il quale è stato spedito, tra l’altro, a nostri lettori e simpatizzanti, sfruttando recapiti - nostri - ancora in loro possesso. In questo documento ci vengo attribuite posizioni che non fanno parte assolutamente del nostro bagaglio politico; posizioni che, anzi, condanniamo e combattiamo. Ci siamo sentiti obbligati quindi, nei confronti dei nostri lettori e simpatizzanti, a fare un po’ di chiarezza.
Se volessimo esprimere in modo esaustivo un giudizio sul comportamento politico di questi compagni non basterebbe lo spazio di un intero numero del giornale. Sono tante le vicende che dovremmo mettere in evidenza ma il rischio sarebbe quello di perdersi in una polemica spicciola. Abbiamo deciso quindi di prendere in considerazione solo alcuni aspetti che ci permettono comunque di sottolineare quanto politicamente sbagliato - e scorretto - sia stato il metodo adoperato da questi compagni per criticare, prima, e abbandonare, poi, il Partito Comunista Internazionalista.
Veniamo al dunque. Nel loro documento (“Punto e a capo...”) sostengono che la nostra organizzazione si sia ultimamente orientata verso posizioni movimentiste, situazioniste e anarco-sindacaliste. Il documento è datato tredici luglio 2009 ma l’ipotesi di una presunta deriva politica (in particolare sul rapporto partito/classe) venne mossa - in modo esplicito - da uno di questi compagni già nell’ottobre del 2007 durante una riunione del Comitato Esecutivo (CE) (2). La discussione in sede di CE si concluse con l’impegno da parte di questo stesso compagno a produrre un documento come punto di partenza per un percorso di formazione e confronto sull’argomento partito/classe. Questo compagno non produrrà mai il documento in questione. Andando di poco più indietro, riunione del CE aprile 2007, sempre lo stesso compagno si impegnava a stendere, in collaborazione con tutta la sezione di Catanzaro, un documento che servisse come riferimento per iniziare un percorso chiarificazione all’interno del partito sul tema coscienza-intervento. Anche questo documento non verrà mai prodotto. Aprile 2008, si tiene l’AGM, perché questi compagni non hanno posto in quella sede la questione della deriva politica? Ed ancora: dicembre 2008, in una lettera al CE, la sezione di Catanzaro proponevano la convocazione dell’AGM con all’ordine del giorno l'approvazione di un documento che esprimesse in modo chiaro la nostra concezione del rapporto/partito classe e intervento. Per la terza volta sempre lo stesso compagno di Catanzaro si impegnava a stendere questo documento, da inviare al CE e a tutti i militanti, in vista dell’AGM. Questo documento non verrà mai inviato, anche perché questi compagni decideranno, incredibilmente, di non presentarsi alla AGM (da loro stessi precedentemente richiesta). Il nove e il dieci maggio si terrà comunque la prevista Assemblea Generale dei Militanti (3). La prima giornata sarà dedicata interamente alle questioni sollevate dai compagni di Catanzaro i quali però, come detto, avevano già deciso di non partecipare a tale assemblea.
Hanno ipotizzato la presenza di una deriva politica, hanno avuta più volte l’occasione per affrontare seriamente la questione. Non si può avanzare una conclusione così pesante e poi venir così incredibilmente meno, fino ad arrivare a rifiutarsi di partecipare all’Assemblea Generale dei Militanti (che ha valore di congresso).
Cavolo, si ipotizza la deriva e non si pone la questione al congresso, ma stiamo scherzando?! Si pretende di affrontare la questione attraverso la posta elettronica! Si accusano gli altri compagni di aver risposto in modo sintetico e superficiale alle critiche avanzate via e-mail. Cavolo, stiamo parlando della presunta deriva politica del Partito Comunista Internazionalista, un argomento così pesante e delicato non poteva non essere discusso al congresso (ossia all’AGM). Questi compagni hanno avuto invece un comportamento semplicemente distruttivo che fa a cazzotti con il principio del centralismo democratico. Un comportamento che li colloca lontano anni luce dalla tradizione politica propria della sinistra comunista, prima, e del Partito Comunista Internazionalista poi.
Questo è uno dei due aspetti fondamentale che volevamo mettere in evidenza. L’altro è l’infondatezza della loro accusa di deriva movimentista (4). Nonostante l’assenza di questi compagni, l’AGM affrontò le questioni politiche che essi ponevano. Si decise inoltre di produrre un documento, a semplice circolazione interna, che raccogliesse i contenuti dell’assemblea. Abbiamo deciso di rendere pubblico questo resoconto (“A proposito degli ultimi, dolorosi, avvenimenti”, disponibile sul sito web alla voce “articoli”), proprio per fare chiarezza - nei confronti di lettori e simpatizzanti - sulle questioni politiche sollevate da questi nostri ex militanti. Come si potrà ben notare, l’accusa di deriva è a dir poco infondata e c’era senza ombra di dubbio lo spazio per chiarire la questione all’AGM, se solo ci fosse stata la volontà da parte di questi compagni di farlo (almeno provarci!).
Questi compagni hanno dato vita adesso ad una associazione, intitolandolo purtroppo ad Onorato Damen. La nascita è stata annunciata attraverso un “Comunicato” nel quale si legge: “Tale istituto ha come finalità lo studio, la ricerca e la divulgazione dei principi del socialismo scientifico [...] contro lo stalinismo e ogni forma di opportunismo consolidatasi nel tempo, propria della Sinistra comunista internazionale”. Un opportunismo che questi compagni condannano a parole ma che invece sembra aspirino a praticare nei fatti. Il “Comunicato” infatti è stato inviato, tra l’altro, a tutti gli epigoni del bordighismo, CCI e fuoriusciti, ex Lotta Comunista ecc., ossia a tutta un’area politica che questi compagni hanno da sempre, anche giustamente, fortemente criticato. Ed hanno inviato questo comunicato anche al nostro indirizzo centrale; anche a noi che saremmo, a loro modo di vedere, movimentisti, situazionisti ecc. Dal comunicato si legge:
“Questo percorso di ricerca, di elaborazione e divulgazione, connotandosi l’istituto essenzialmente come punto di discussione, sarà aperto al contributo di tutti quelli che avvertono le stesse necessità, che mostrano una certa sensibilità verso queste tematiche e verso la prospettiva storica che dovrebbe costituire l’approdo finale della lotta di liberazione , di affrancazione del proletariato tutto.”
Aperto al contributo di tutti quelli che avvertono le stesse necessità (quali?), che mostrano una certa sensibilità (quale?) verso queste tematiche. La cosa - almeno per adesso - sembra a dir poco vaga e quindi opportunista. Quale sarebbe infatti la piattaforma politica di questa associazione?
Come loro stessi dicono, l’istituto si configura essenzialmente come punto di discussione, e al leggere il loro comunicato sembra che questa associazione assumerà le sembianze di un centro studi ed editoriale. Un tipo di associazione che poco interessa a noi rivoluzionari. Non ci interessano centri che si connotano essenzialmente come punto di discussione, certi da sempre che un organizzazione comunista si arricchisce attraverso l’intervento nella classe e nelle proprie lotte.
“Ecco un punto fermo della strategia proletaria: la necessità del partito di classe come strumento di lotta rivoluzionaria.” (O. Damen, Battaglia Comunista 1950)
Continueremo nel nostro lavoro, di formazione e radicamento di quadri comunisti, per la crescita organizzativa politica del proletariato. Considereremo sempre, aldilà delle forze, l’intervento nella classe proletaria - e nelle lotte che questa esprime - centrale nel nostro lavoro politico. Non a caso vogliamo terminare questo articolo puntando proprio l’attenzione su tale aspetto e non a caso vogliamo farlo adoperando le parole di Onorato Damen:
“Attestare le forze, pur se modeste, della istanza rivoluzionaria sulle trincee, in parte distrutte, sbrecciate, malsicure, della lotta operaia; attestarle ad una militanza politica attiva e non esclusivamente ad una macchina da scrivere e ad una saggistica che per essere personale è sempre discutibilissima negli intendi come nei risultati.” (O. Damen, Battaglia Comunista n.11, 1958)
NZ(1) Assembra Generale dei Militanti. Sono chiamati a parteciparvi tutti i militanti del partito, svolge il ruolo di Comitato centrale, Congresso e Assemblea dei militanti, elegge l’organo centrale dell’organizzazione (il Comitato Esecutivo, CE).
(2) Il compagno in questione, dell’ex sezione di Catanzaro, faceva parte del Comitato Esecutivo del partito. Di fatto è stato il compagno che ha avuto un ruolo certamente di primo piano in tutta questa assurda vicenda.
(3) L’AGM eleggerà anche il nuovo CE, così come succede ogni due anni.
(4) Facendo riferimento a materiale recente, basterebbe leggersi - in particolare - l’articolo “L_a protesta G20 Meltdown_” BC Maggio 2009 o l’opuscolo “La spontaneità giovanile e il Partito rivoluzionario” per rendersi conto quanto lontani siamo dal movimentismo.
Battaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #9
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