Aggiornamenti sul panorama politico argentino

Qui di seguito pubblichiamo una lettera inviataci dai nostri compagni latinoamericani che traccia un sintetico ma efficace quadro della lotta di classe in Argentina e del ruolo estremamente negativo del radical-riformismo.

Cari compagni,offro all'attenzione vostra e dei lettori di Battaglia Comunista le seguenti considerazioni sull'evoluzione politica in Argentina:

  • La nascita e lo sviluppo del partito proletario internazionalista in Argentina è legato allo sforzo per sconfiggere ogni variante della politica padronale nel seno del movimento operaio. Fintanto che non si delimiteranno chiaramente le posizioni strategiche e program-matiche proletarie da quelle borghesi e piccolo borghesi nel corso delle lotte sociali che si stanno svolgendo ora e che si svolgeranno in futuro, non si produrrà l'aggregazione degli elementi di avanguardia della classe.
  • In tutte le lotte si è cominciato col mettere in piedi comitati e picchetti di sciopero e di lotta che tendono a unire dal basso gli operai intorno alle riven-dicazioni immediate relative allo spietato attacco degli sfruttatori. Ciò riafferma che viene privilegiata l'autonomia di classe contro la pratica della delega istituzionale portata avanti dal riformismo, l'azione diretta contro gli appelli agli organi dello stato o alla sua mediazione. Nonostante il CTA e la CGT dissidente, nonostante la CCC, il PO, il PTS, il movimento dei disoccupati chiama alla generalizzazione dei cortei di strada simultanei e spinge all'unità con i lavoratori occupati, con gli statali, con i lavoratori il cui contratto è sotto attacco, con quelli che soffrono la chiusura delle fabbriche. Tale è stato il grido di guerra dei piqueteros del nord della provincia di Salta, con il loro programma operaio dei 21 punti e la proclamazione della necessità di indire un Congresso Nazionale dei Lavoratori e dei Disoccupati spazzando via la traditrice burocrazia sindacale.
  • L'indirizzo politico con cui il radical-riformismo argentino pretende di canalizzare l'enorme potenziale rivelato dalla condotta delle masse e offrire una via d'uscita alla crisi dell'economia e del potere, consiste nel convocare una Assemblea Costituente operante negli ambiti nazionale, provinciale e municipale che riunisca i delegati delle organizzazioni operaie e, nel suo tentativo di offrire le soluzioni del "popolo lavoratore" all'attuale stato di cose, si risolva infine in un "Governo dei Lavoratori".
  • Fondamentalmente l'intenzione di questo indirizzo politico - che impegna il PC, il PO, il PTS (1), ecc. - è quella di mettere in gioco, da parte della sinistra, quei meccanismi di inganno e di sviamento affinché le masse non estendano, sviluppino né coordinino gli organismi autonomi che embrionalmente hanno cominciato ad emergere. Lo stanno dicendo agli operai in rivolta (nei cantieri navali Rio Santiago, nell'industria della ceramica, nel settore petrolifero, nelle miniere del Turbio, nelle Aerolineas, nelle imprese sotto privatizzazione, ecc.) che la soluzione è votare per una Assemblea Costituente, con la quale risolveranno tutti i loro problemi e imporranno il loro governo.
  • Il ruolo della seconda tendenza di sinistra nel quadro dei rapporti di dominio è ben chiaro: è quello di dare un'alternativa, un ricambio politico - dentro quel quadro - e canalizzare le spinte proletarie nei momenti in cui la decomposizione del regime lo esige, contenere, da parte della sinistra, il totale discredito dei partiti padronali e della burocrazia sindacale. Questo ruolo, di solito attribuito esclusivamente allo stalinismo, oggi è assunto anche dai principali settori del trotskysmo argentino. Oggi, esso sperimenta una curiosa metamorfosi adattativa che lo rende sempre più funzionale ai meccanismi di controllo e riproduzione del potere. Mai come ora, nei momenti di convulsioni catastrofiche e di crisi, emerge tento evidente l'importanza che riveste la "sinistra" per articolare e ricondurre i movimenti di massa dentro la strategia di dominio del capitale. L'evoluzione del trotskysmo argentino - le cui organizzazioni più rappresentative appaiono unite a quelle staliniste e della socialdemocrazia classica - lo fa diventare uno dei principali sostegni della burocrazia sindacale e partitica (della Central de Trabajadores Argentinos di Moyano, del PC di Echegaray) che, a sua volta, con i suoi accordi e patti, sostiene i governi borghesi che si susseguono uno dopo l'altro nella misura in cui, sotto la pressione della crisi, il potere si ristruttura. Una cosa è promuovere l'unità operaia senza tener conto dell'origine politica e ideologica degli elementi della massa ("dal basso" n.d.r.), altra cosa, e molta diversa, è allearsi con coloro che, all'interno del movimento operaio, sostengono il regime che applica i piani dell'imperialismo per appropriarsi della ricchezza e rovinare i lavoratori. Ma questa evoluzione non ci sorprende e la vediamo come il logico esito di organizzazioni - specialmente del PO e del PTS - che hanno sempre basato la loro politica sul terreno della lotta per la conquista dell'egemonia sindacale; per questo, ogni loro sforzo è diretto contemporaneamente a controllare gli apparati del vecchio movimento operaio dando loro un indirizzo politico "socialista". Questa visione non solo li connette con la reazione politica inerente a tutti gli apparati propri del capitalismo, ma è anche in evidente sfasatura con le condizioni reali della formazione sociale latinoamericana e argentina. Qui, infatti, la gran massa dei venditori della forza-lavoro (il proletariato) è composta da coloro che sono esclusi da ogni contratto di lavoro e "conquista" sindacale: i tre milioni di lavoratori in nero, gli oltre due milioni e mezzi di sotto-occupati, che, insieme ai tre milioni di disoccupati, costituiscono il 60% della forza-lavoro dell'Argentina. Se a tutto ciò aggiungiamo la legione di veri paria nella produzione quali sono i lavoratori contratados (4), stiamo parlando dell'80% della forza-lavoro che è stata messa fuori dai sindacati statalizzati, il cui corpo dirigente è costituito da una delle più corrotte burocrazie del mondo.

Un saluto fraterno.

K

(1) Il PO (Partido Obrero) e il PTS (Partido de Trabajadores por el Socialismo) sono due diverse formazioni politiche trotskyste.

(2) Con questo termine, in Argentina, si intendono quei lavoratori assunti senza vincoli di tempo e senza alcun tipo di tutela e previdenza sociale

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.