Il pifferaio magico... anticapitalista - Una recensione

Nella sezione fantasy delle librerie ci si può imbattere in un librettino di poche pagine intitolato Il pifferaio magico - danza macabra in undici quadri. L'autore è Michael Ende, scrittore tedesco di romanzi fantasy che ha raggiunto la notorietà con Momo e soprattutto con La storia infinita.

Il pifferaio magico di Ende è un libretto d'opera in versi (tutti rimati nella stesura tedesca originale) che rivisita - secondo noi in chiave palesemente anticapitalista - la famosa leggenda medievale del pifferaio incantatore. La fiaba tradizionale narra di un individuo misterioso che, suonando il piffero, riesce a liberare la cittadina tedesca di Hamelin dalla piaga dei topi. In seguito gli abitanti di Hamelin si rifiuteranno di pagare al benefattore il compenso pattuito, ed egli, per vendicarsi, ammalierà i bambini della città portandoli con sé in un luogo sconosciuto.

Nella versione di Ende sono i poveri a subire maggiormente, se non esclusivamente, il flagello dei topi: rovinando il cibo, avvelenando l'acqua e invadendo le case, essi diffondono nel popolo di Hamelin miseria e malattia.

Qual'è la fonte di un tale disastro? È il re dei topi, l'idolo mostruoso venerato segretamente dai ricchi e dalle autorità cittadine (l'abate, il giudice, il borgomastro, i consiglieri municipali...) in una oscura cripta sotterranea. È lui che, nello stesso momento in cui caca dal deretano gli zecchini d'oro che forniscono ai ricchi la loro opulenza, produce automaticamente anche nuovi topi: per ogni zecchino cacato, un nuovo ratto prende forma e si distacca dal corpo flaccido dell'idolo per andare a insozzare le strade di Hamelin.

C'è clima di rivolta, e il pifferaio, come compenso per liberare Hamelin dai topi, chiederà ai potenti di rivelare alla città la causa segreta che genera quella immonda sciagura. Ovviamente questo significherebbe per i ricchi e per le autorità rinunciare definitivamente al proprio potere e ai propri privilegi, inevitabilmente fondati sulla miseria e sul malessere generale. Troveranno perciò il modo di ingannare il pifferaio, che, con grande ingenuità, aveva creduto alla parola dei signori. L'abate poi, per un tornaconto personale, lascerà Hamelin - ormai perduta - nelle mani di un terribile esercito di lanzichenecchi. Il pifferaio salverà però i bambini (il futuro?) a cui consegnerà il piffero magico (la possibilità del cambiamento?) prima di essere travolto dalla soldataglia.

GS

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.