Nel quarantesimo anniversario dell'invasione della Cecoslovacchia

Ricorre quest'anno il quarantesimo anniversario dell'invasione da parte delle truppe russe della Cecoslovacchia. Nell’agosto del 1968 i carri armati russi rompevano gli indugi e invadevano un loro paese alleato La classe dirigente di Mosca per mascherare la propria azione imperialistica lanciò la propaganda che l'ingresso delle truppe russe a Praga era stato determinato dall'agire dei controrivoluzionari. Per venire in soccorso alla classe operaia ceca i carri armati russi schiacciavano il proletariato del paese di Kafka e Hasek. Lo sconcerto tra i militanti di base e in alcuni settori dirigenti dei partiti stalinisti fu allora notevole. Molto si è scritto su quelle drammatiche giornate in cui l'imperialismo russo mostrava al mondo il suo vero volto di predone che pur di difendere i propri interessi era disposto ad affondare fino in fondo il coltello della prepotenza anche nei confronti dei propri alleati. La nostra posizione di assoluta opposizione all'imperialismo, di tutti i suoi opposti fronti, anche in quella circostanza non vacillò di un solo millimetro, denunciammo in questa e in altre occasioni la natura imperialista dello stato sovietico. Ecco il testo del volantino pubblicato sul numero di settembre del 1968 di Battaglia Comunista.

La posizione dei comunisti internazionalisti di fronte agli avvenimenti cecoslovacchi

LAVORATORI! Noi siamo contro le lacrime di coccodrillo di tutti i partiti borghesi, compreso il P.C.I. L’ imperialismo scaturisce delle leggi obbiettive del processo di produzione capitalistico che rimane tale anche con le nazionalizzazione. In questo quadro, i gruppi dirigenti degli U.S.A. e dell’ U.R.S.S. si equivalgono nell’ opera di conservazione del sistema capitalistico, nelle rispettive aree di influenza. Eredi naturali dello stalinismo, forza politica del capitalismo internazionale, i cosiddetti nuovi corsi e riforme dei Liberman in U.R.S.S. e dei Dubcek in Cecoslovacchia convengono nel contesto unitario del capitalismo mondiale con le cosiddette nuove frontiere kennediane e i centrosinistra italiani. I lavoratori di tutto il mondo non debbono lacrimare per false libertà ma debbono battersi per la libertà dallo sfruttamento, che il sistema di produzione basato sul profitto non può concedere pena l'autonegazione.

LAVORATORI! In questa giornata di orgia ANTICOMUNISTA ancora una volta il capitalismo mondiale, attraverso la complicità delle classi dominanti americane e russa, negli scontri con con i gruppi conservatori minori quali i cecoslovacchi, calpestano gli interessi e la vita dei lavoratori. PROLETARI! Al tallone di ferro del capitalismo mondiale bisogna opporre una serena e coerente azione di classe che, in questo momento storico, si identifica con la necessita di costruire il partito rivoluzionario su scala internazionale, per abbattere il sistema capitalistico in America come in Russia ed in Europa ed instaurare la dittatura del proletariato, strumento indispensabile pel la costruzione del socialismo nel mondo. Alle snaturate formule del socialismi in un solo paese, la realtà, ancora una volta, con Marx e Lenin, impone il vero internazionalismo proletario, che non è certo quello dei bottegai di Mosca, Pechino, Casa Bianca e Banca Internazionale.

Lavoratori, Proletari, compagni!

Questa è l’ ora della riscossa di classe, questa è l’ ore della riscossa rivoluzionaria che si realizza costruendo il partito rivoluzionario.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.