L’ economia dei padroni sembra ripetere tre situazioni ovunque, comunque ed indipendentemente dai luoghi e dai momenti. Un tridente per l’appunto. Segno del declino e della putrefazione irreversibili.

1. Il dissesto del territorio - A maggior profitto della speculazione edilizia e del business della discarica. Ogni regione e provincia italiana hanno i loro buoni esempi. Sembra che al di là dei rifiuti e del cemento non si sappia andare. Ad esempio a Rosignano Marittimo (LI) l’auto del sindaco è stata fatta segno di cinque colpi di pistola. Secondo gli inquirenti i responsabili andrebbero cercati tra i proprietari delle ditte edili interessate agli appalti di edilizia privata, villette cioè, che il sindaco vorrebbe leggermente contenere nel numero. Teniamo presente l’ovvietà che il Sindaco è l’amministratore ed il rappresentante ideologico del padronato locale e rendiamoci conto di come il padrone arrivi ai mezzi estremi anche contro il “proprio sangue” in caso di necessità.
2. La precarietà del lavoro - Lo stipendio lo si prende solo e soltanto se al padrone conviene utilizzarci in una qualche maniera. In caso contrario non si è più in grado di avere una vita propria per ridursi, nella migliore delle ipotesi, alla buona volontà ed al portafoglio dei familiari. L’ economia ha regole che vanno al di là della volontà stessa dei suoi stessi principali beneficiari, ossia i borghesi. Ogni soluzione deve rimanere all’ interno di una logica che ha come unico obiettivo la produzione di denaro, se poi come corollario crea anche reddito per qualcuno, tanto meglio per lui; in caso contrario i mezzi pratici ed ideologici per imporsi non mancano di certo al padrone. Vedi la vicenda della Leader Pumps di Bientina (PI), ditta produttrice di pompe idrauliche da giardino, di proprietà di una multinazionale danese. Messa in crisi dalla concorrenza cinese minaccia la chiusura. L’alternativa è provare a riconvertire la produzione nel campo delle attrezzature idrauliche per aziende, sperando così di realizzare profitti al livello necessario; se non funziona tutti a casa, l’impianto sarà trasferito in qualche paese asiatico.
3. La guerra ed i suoi morti - La chiusura di molte fabbriche in un territorio che soprattutto grazie ad esse poteva vantare un tasso di disoccupazione minimo, spinge sempre più i giovani a cercare una soluzione lavorativa “sicura” nell’unico ambito che tira, ossia il servizio nelle forze armate. L’area del Valdarno inferiore è fortemente interessato al bellicismo imperante. A Livorno ha sede l’Accademia Militare della Marina, a Pisa la 46a Aerobrigata, mentre i paracadutisti della Folgore sono distribuiti in caserme poste in entrambe la città.

Questo tridente è ben conficcato nel corpo del proletariato, ed è solo organizzandosi autonomamente nel nostro partito di classe che si può risalire la china.