È con profonda tristezza che diamo la notizia della scomparsa del compagno André Claisse, detto Goupil avvenuta il 26 settembre scorso.

Goupil aveva 88 anni e nella sua lunga esistenza ha saputo restare fedele alla causa del proletariato, al di là dei percorsi organizzativi di volta in volta intrapresi.

Nel 1933, giovanissimo, si iscrive alla Gioventù comunista (del PCF) e partecipa entusiasta al Fronte Popolare. Divenuto ferroviere, all’inizio della guerra, dopo una breve prigionia, entra in contato con elementi trotskysti e si stacca definitivamente dallo stalinismo. Partecipa attivamente al famoso sciopero alla Renault del 1947 - uno dei pochi episodi di lotta di massa sfuggiti allo stretto controllo sindacal-staliniano. In quella circostanza, già su posizioni critiche del trotskysmo, prende contatto con alcuni compagni della Gauche Comuniste de France (organizzazione della sinistra comunista) tra cui Marc Chirik, il fondatore della CCI, al quale, in seguito, rimprovererà di aver abbandonato l’Europa - e il relativo lavoro politico - per il Venezuela. Entra così in Programme Communiste (l’organizzazione bordighista in Francia) fino al 1971, quando, colpito da una grave malattia, lascia l’attività militante.

Sul finire degli anni ’90 si avvicina alla CCI, ma se ne stacca ben presto, maturando severe critiche alla deriva irreversibile intrapresa da questa organizzazione. Ma benché l’età avanzi e si risvegli l’antico male, Goupil non intende mollare e si interessa alle nostre posizioni, tanto che sostiene attivamente la nostra rivista in lingua francese “Bilan et Perspectives”: lo vediamo ancora discutere col nostro Mauro alla festa di Lutte Ouvrière sulla nostra piattaforma, sullo stato della lotta di classe, sulla necessità dell’organizzazione rivoluzionaria...

È con questa immagine di tenace militante comunista che vogliamo ricordarlo e indicarlo come esempio alle giovani generazioni di militanti.

Addio, compagno Goupil.