You are here
Home ›Disoccupazione e precarietà
Il capitalismo dalla illusoria piena occupazione alla reale piena flessibilità
Preso atto dell'impossibilità per il capitalismo di risolvere il grave problema della disoccupazione, i suoi servitori nelle vesti di politicanti, economisti e teorici da quattro soldi spostano il tiro ed espongono giustificazioni di bassissimo profilo a difesa di questo marcio modo di produzione.
È un fiorire di pseudo teorie che vorrebbero far ricadere la colpa della loro condizione agli stessi senza lavoro perché pigri e non si danno da fare oppure perché abituati ad aspettare che sia lo stato assistenziale a togliere le castagne dal fuoco. Nel peggiore dei casi le forze più reazionarie del capitale rimasticano uno storpiato e idiota darwinismo sociale, dove le leggi dell'evoluzione e della selezione naturale farebbero si che gli individui più forti e meglio adattati prendano il sopravvento sugli altri, e chi non è in grado di arrangiarsi è un inutile fardello per la specie di cui si può fare a meno.
Non c'è niente di nuovo, i borghesi sin dallo scorso secolo dicono sempre le stesse cose quando le crisi economiche mettono a nudo le miserie capitalistiche. Oggi, nell'era super tecnologica in cui i livelli di produzione e di produttività hanno raggiunto traguardi senza precedenti, gli effetti di quel male endemico si rimanifesta con altrettanta forza devastante. Senza considerare il degrado del pianeta nel suo complesso, ma guardando anche solo la ricca Europa lo spettacolo offerto è deprimente: si chiama miseria crescente. Sono quasi venti milioni i disoccupati e tra i cinquanta e i settanta milioni le persone in gravi difficoltà o nella povertà.
Come se tutto questo non bastasse, i borghesi continuano a chiedere ai loro governi di tagliare i servizi pubblici e previdenziali per sostenere le imprese, è un lamento continuo dove non si tengono minimamente in considerazione i bisogni dei poveri, e quando se ne parla è solamente la preoccupazione di mantenere l'ordine pubblico a prevalere. Le statistiche ufficiali ci dicono anche che fette sempre più consistenti di lavoratori che hanno un posto di lavoro stabile, i cosiddetti "garantiti", categoria privilegiata secondo la propaganda borghese, non ce la fanno più a tirare avanti con i loro magri salari e a tutti gli effetti rischiano di scivolare negli stenti e nelle privazioni.
L'accanimento padronale non si ferma qui, le loro squallide falsità vorrebbero farci credere che la disoccupazione si può vincere praticando la flessibilità del lavoro il più ampiamente possibile, sarebbero i vincoli e gli oneri dei lavoratori regolari a impedire alle imprese di avvalersi di nuova forza-lavoro. Il loro obiettivo vero, invece, è superare la contrattazione nazionale per individualizzare il rapporto di lavoro, utilizzare la manodopera come e quando si vuole a secondo delle necessità del ciclo economico, sbarazzarsene senza problemi nei momenti di calo della produzione. In sostanza si tratta di precarizzare selvaggiamente il lavoratore, isolarlo e impedire la ripresa della coscienza collettiva degli sfruttati contro il capitale.
Solamente attuando questi trucchetti possono sbandierare le loro ricette come un successo e venirci a dire che l'occupazione è aumentata, prendendo ad esempio Stati uniti, Inghilterra, Spagna e Irlanda. Infatti, in questi paesi basta lavorare qualche settimana nel corso dell'anno per essere considerati occupati. I galoppini dei borghesi si dimenticano di aggiungere che proprio le situazioni sociali statunitensi e inglesi sono le più drammatiche dell'area economicamente avanzata con la loro miseria dilagante.
Quando le forze politiche polemizzano tra di loro brandelli di verità vengono a galla. Ad esempio D'Alema si è vantato che lui e il suo governo avrebbero prodotto oltre duecentomila nuovi posti di lavoro negli ultimi anni, contraddette tali cifre da Berlusconi e i suoi scagnozzi, D'Alema ha replicato testualmente: "La logica del posto fisso è finita. Se si togliessero dalle statistiche americane i posti di lavoro precari, gli Usa avrebbero il tasso di disoccupazione di Reggio Calabria". Ecco la verità! Il capitalismo non può offrire che questo. E ce lo dicono chiaramente ormai, meglio la precarietà, un lavoro a termine o sotto pagato piuttosto che niente.
cg
Battaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #11
Novembre 1999
Inizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Anti-CPE movement in France
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.