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Home ›Papa, petrolio, Irak e la Rossanda
L’alleanza fra il Papa e le borghesie europee a proposito di Irak e di petrolio, sconcerta l’ala di sinistra radicale
Poco dopo il viaggio del papa a Cuba (v. BC2/98) è venuta fine dell’embargo per Cuba, Siria e Libia. Dicemmo che “Cuba non rappresenta certo un mercato particolarmente ricco che possa costituire un efficace polmone per le economie europee, ma la sua natura di paese sotto embargo da parte dell’Impero ne fa una pedina importante nella sorda lotta contro GLI embargo americani. E cosa ha fatto di diplomaticamente notevole il sommo pontefice della religione cattolica (europea e sudamericana?): ha dichiarato empio e barbaro l’embargo stesso. Il resto è il necessario condimento alla pietanza forte.”
Ora si sta organizzando il viaggio del papa a Baghdad, in Irak entro il 2000.
La scusa è buona, per i credenti e i non-credenti ammiratori di Woytila (come i diessini): “rendere omaggio a tutte le religioni abramitiche, visitando in particolare Ur, villaggio natale di Abramo da dove è inziata la grande avventura dellle tre grandi religioni monoteiste”. Così si è espresso il cardinale Roger Etchegaray che è il presidente del consiglio pontificio per la giustizia e la pace e che nel momento in cui scriviamo sta in Irak, a Baghdad, per partecipare a una riunione di tutte le chiese cristiane d’oriente.
È proprio questo cardinale a chiarire le ragioni del prossimo viaggio del papa ribadendo da Baghdad la condanna papale delle sanzioni e la loro ingiustizia che “finisce per ferire una popolazione innocente e, in particolare, i bambini” (v. Il Manifesto del 10 giugno, p.6).
La pressione europea (e - coerentemente - papale) per togliere l’embargo all’Irak, già oggetto del viaggio del papa a Cuba, continua e cresce proporzionalmente alla difficoltà dell’obbiettivo. Muoiono i bimbi e gli adulti privi di medicine, soffrono la fame milioni di proletari, ma questo conta poco per quella classe criminale e ormai antistorica che è la borghesia. La sua ragion d’essere è il profitto, ragione prima ed esclusiva fonte di ispirazione delle sue politiche. Poiché togliere l’embargo all’Irak significherebbe rimettere in circolo una quantità di petrolio pari a quasi un terzo del totale mediorientale, con il conseguente abbassamento del prezzo del petrolio, già “depresso”, a tutto vantaggio di Europa e Giappone - gli Usa se le vanno a inventare pur di mantenere quelle sanzioni.
Lo scontro fra gli Usa e gli altri (ex) alleati, ora condotto con i mezzi della diplomazia statale e delle “dichiarazioni” da una parte e dell’altra, è destinato a intensificarsi e in funzione di quello vanno compattandosi le borghesie europee con le loro chiese. Le recenti ventate di ecumenismo che attraversano l’Europa a fronte della crescente frammentazione dei fedeli in chiesuole e sette, ha molto a che vedere con le suddette tensioni internazionali.
Rientra allora nella norma l’attuale piaggeria di tutte le sinistra europee, Democratici di Sinistra in testa, mentre stupisce lo stupore di Rossana Rossanda per il fatto che politici e mediatici hanno affidato “al Vaticano di detenere l’autorità morale”. (v il Manifesto citato, ultima pagina). Ella polemizza giustamente con chi trova nel papa la propria guida morale e ideologica; denuncia la scandalosa politica del ministero diessino alla Pubblica Istruzione di “accomunare diritti e finanziamenti della scuola di stato... con quella privata (prevalentemente cattolica - ndr)”; vorrebbe vedere i DS più coerenti ai “valori della sinistra” e della laicità. Dunque non vede, o fa finta di non vedere, quel che ci sta sotto: ed è la solidarietà e la politica di scambio dei partiti borghesi con la Chiesa, che con loro si impegna innanzitutto nella guerra di difesa degli interessi nazionali ed europei contro quelli americani e poi nell’addomesticare le già addormentate masse di lavoratori. “I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri” dice il papa e citano gli utili fessi DS. Ma come? Non l’aveva detto ben prima di Woytila un certo Karl Marx? Già; solo che Marx aggiungeva l’esortazione e il programma di lotta per la liberazione dei lavoratori dalle catene del lavoro salariato e il papa, invece, esorta a pregare e intanto comanda nel nuovo catechismo - come osserva ancora giustamente Rossanda - di ubbidire non solo ai genitori, ma ai superiori e ai datori di lavoro.
Battaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #6
Giugno 1998
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