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Da Internationalist Notes - USA
Di recente l'imperialistica arroganza nei confronti dell'Itak ha lasciato gli Stati Uniti in una posizione insolita dovendo fronteggiare l'opposizione organizzata delle potenze imperialiste di Francia, Russia, e Cina. Benché le notizie dei media negli Stati Uniti abbiano dato poca importanza a tale opposizione, c'è stato per la prima volta un fronte solido contro gli interessi imperialisti U.S.A. nel Golfo Persico. Gli obiettivi a lungo termine degli Stati Uniti includono ancora di mantenere una presenza militare permanente nel Golfo.
Con la chiusura delle basi militari statunitensi nelle Filippine, Panama, e Germania si è conclusa anche l'era della politica estera degli Stati Uniti quando si concentrava in Germania, Sud-Est asiatico e America Centrale. Nonostante le pretese della sinistra negli Stati Uniti che un pungo di disturbatori siano riusciti strappare una sorta di vittoria contro l'aggressione militare americana, il problema della presenza militare statunitense nel Golfo non può risolversi con questo confronto, al contrario gli obiettivi degli Stati Uniti, che sono contrastati da altre potenze che hanno interesse nella regione, diverranno soltanto più violenti.
È necessario riassumere gli eventi importanti come sono accaduti nel Golfo durante questa ultima minaccia di guerra, prestando particolare attenzione all'intervento di altre potenze imperialiste nella regione. Fino allo scorso gennaio, i governi russo e cinese hanno fatto pressioni sull'Onu perché certificasse, contro i desideri degli Stati Uniti, che l'Iraq ha posto fine al suo programma sulle armi nucleari. (1)
Da febbraio, Russia, Francia, e Turchia si accordarono per affrettare un tentativo di far finire il conflitto prima che esso fosse iniziato. (2)
Il 2 febbraio il Presidente russo Boris Yeltsin è intervenuto in un tentativo di fermare la richiesta di accesso degli ispettori statunitensi a otto dei cosiddetti siti presidenziali, tentativo che è stato rifiutato seccamente dal governo degli Stati Uniti risoluto nella dimostrazione dei propri muscoli militari. (3)
Dal 4 febbraio, il governo degli Stati Uniti è stato disperatamente alla ricerca di alleati. A parte il governo del Regno Unito, i soli paesi che hanno sostenuto gli U.S.A. sono stati Kenya, Svezia, Slovenia, Portogallo, e Gabon, nessuno dei quali ha alcuna voce nel consiglio di sicurezza dell'ONU e i cui governi hanno maggiore convenienza cercando appoggi a Washington.
Quello che è particolarmente degno di nota è il fatto che l'opposizione agli Stati Uniti non è stata mai così unita fin dai tempi precedenti la caduta dell'Unione Sovietica. Il presidente russo Yeltsin che in un'asserzione provocatoria disse, "Dalle sue azioni, Clinton potrebbe incorrere in una guerra mondiale" non era completamente "fuori" nei suoi commenti. (5) È esattamente questo genere di azioni che può condurre alla fine a una guerra mondiale.
Comunque, le potenze opposte all'ultimo intervento nel Golfo non sono motivate da alcun interesse umanitario più di Washington.
La Russia ha concluso affari a lungo termine in Iraq e ha un grande interesse nelle condotte del petrolio che vanno dalle regioni produttrici del petrolio della Russia al Golfo. La Francia anche ha interessi nella regione, e trae vantaggi in patria proprio grazie a questa apparente opposizione agli interessi imperialistici di Washington.
In patria il governo degli Stati Uniti ha fronteggiato serie divisioni sulla questione dell'azione militare in Iraq. Chiaramente non c'era accordo tra la classe dominante in Washington sulla natura dell'azione militare. Il disaccordo non scaturiva da qualche interesse pacifista ma dall'interrogativo se bombardare, invadere, o semplicemente schiacciare l'Iraq con una campagna perfetta del tipo guerra fredda con una "Radio Iraq Libero" e consolidando l'insurrezione per cacciare il partito Baath dal potere. (6)
Un'altra notevole caratteristica di questi eventi è che il governo iracheno ha anche preso misure contro una potenziale insurrezione in Iraq come quella che accadde dopo la fine della Guerra del Golfo. (7)
Il Segretario generale dell'ONU Kofi Annan ha tagliato il sentiero verso la guerra degli Stati Uniti offrendo all'Iraq la possibilità di vendere più del doppio di petrolio, da circa 2,1 miliardi di dollari a 5,2 miliardi di dollari di petrolio. (8) I leader del Congresso, sia Democratici che Repubblicani, spinsero per il rovesciamento del governo iracheno come
l'ultimo obiettivo dell'azione militare nel Golfo, lasciando così gli Stati Uniti in una posizione imbarazzante dovendo o rovesciare il regime Baath o cedere alle pressioni di altre potenze imperialiste. (9) Al tempo stesso è divenuto evidente che il governo cinese non appoggerà l'azione degli Stati Uniti nel Golfo. (10) Nella giustificazione ufficiale di Clinton per l'azione militare del
diciassette di febbraio ha incluso temi così favoriti come le tattiche spaventose della guerra biologica, Dio, Paese, e Democrazia. (11) Questo ha segnato l'inizio della campagna governativa tesa a orientare il "popolo" Americano sull'azione militare.
È stato insolito il fatto che la giustificazione di Clinton è stata notevolmente inefficace, e ha ricevuto più opposizione di quanto Clinton si poteva aspettare.
L'ambasciatore statunitense dell'ONU Bill Richardson fu sottoposto a domande imbarazzanti da parte dei contestatori all'Università di Minnesota e ha dovuto tagliare corto il suo discorso; subito dopo è toccato anche alla Albright in Ohio. (12)
Paradossalmente la macchina di propaganda dello stato si è scontrata un mezzo tentativo accorato ad incrementare lo spavento del terrorismo di guerra chimica per pubblicare un bio-pericolo militare adatto a varie istituzioni governative del paese. Questa volta il governo francese doveva presentarsi con critica alla politica statunitense e con la Russia e la Cina ha formato una più ufficiale, opposizione permanente alla politica straniera degli Stati Uniti che continuerà ad essere un fattore importante nel futuro. L'incapacità dell'Europa ad unirsi intorno ad una unificata politica straniera chiaramente mette gli Stati Uniti in vantaggio, per l'opposizione imperialista agli Stati Uniti in questo periodo si riuniranno Francia, Russia, e Cina.
Le spese della presenza militare degli Stati Uniti nel Golfo per l'ultima costruzione militare sono già sopra i 600 milioni di dollari e probabilmente più vicino ad un miliardo di dollari o ancora di più. 13 Il governo iracheno ha dichiarato il 23 febbraio come un giorno festivo, tuttavia un altro conflitto è inevitabile poiché il governo degli Stati Uniti non tollererà alcuna opposizione imperialista ai suoi propri interessi imperialisti. Che un blocco imperialista unificato contro gli Stati Uniti è finalmente riunito è la più importante differenza tra questo ultimo conflitto diplomatico e la Guerra del Golfo. Questo significa solamente che gli Stati Uniti non avranno mai completamente la stessa capacità di piegare le potenze imperialiste del mondo alle proprie ambizioni. Qualsiasi pace imperialista può solo condurre a più guerre a meno che la classe lavoratrice può trovare un modo per rovesciare i signori della guerra capitalista una volta per tutte.
ASm(1) APnews. Russia, Cina Spingono per l’arresto dell’ispezione. APonline. Jan 22, 1998.
(2) NYTimes. Russia, Francia, e Turchia cercano di Finire Standoff. Feb 2, 1998.
(3) APnews. Iraq può Permettere Accesso a ONU Feb 4, 1998.
(4) APnews. Ambasciatore statunitense Cerca appoggio su Iraq. Feb 4, 1998.
(5) APnews. Yeltsin: Clinton Rischia la Guerra Mondiale. Feb 4, 1998.
(6) APnews. Repubblicani interrogano obiettivi su Iraq. Feb 9,1998.
(7) APnews. Iraq Prepara Strategia se Attaccata. Feb 10, 1998.
(8) APnews. Annan Propone Petrolio Parla con Iraq. Feb 12, 1998.
(9) Schmitt, Eric. Si spinge per l'Espulsione di Saddam, Ma sono considerate altre scelte. NYTimes. Feb 17,1998.
(10) APnews. Ufficiale cinese Nega sull’impegno Iraq. Feb 17, 1998.
(11) APnews. Testo dell'Asserzione di Clinton su Iraq. Feb 17, 1998.
(12) APnews. Contestatori Beffano Ambasciatore dell'ONU In Minnesota. Feb 20, 1998.
(13) APnews. Costi di spiegamento su Iraq $600 milioni.
Battaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #4
Aprile 1998
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