Ci informa il Manifesto (28-6-97) che, secondo le statistiche ufficiali, “Nel 1993 mediamente gli uomini lavoratori dipendenti hanno guadagnato [sottolineatura nostra - ndr] 37,5 milioni, le donne non hanno raggiunto i 30 milioni”. Invitiamo quindi tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori salariati che, come noi, non si sono accorti di aver guadagnato così tanto, di smetterla di bestemmiare per l’affitto, il mutuo o la retta dell’asilo: non ne abbiamo motivo, lo dicono le statistiche...

Un lettore ci scrive per raccontarci una storiella condivisa quotidianamente da altri milioni di proletari e “gente” comune.

Alla fine di aprile ho preso all’USL l’appuntamento per una visita cardiologia che mi è stata fissata per la seconda metà di giugno (uno, nel frattempo, potrebbe anche tirare le cuoia); il ticket era di 43.000 lire, da pagarsi prima dell’esame. Sennonché il giorno della visita, al momento di sborsare la lira, mi sento dire dall’impiegata, quasi vergognandosi (come se lei ne avesse colpa...), che il ticket era salito, per effetto della Finanziaria, a 70.000 lire. Depresso e incazzato nero a un tempo, ho dovuto pagare anche l’aumento, ma un pensiero è volato al buon Fausto Bertinotti, cavaliere dei deboli e degli oppressi, il quale, per non lasciare il “Paese” in mano alle “Destre”, vota, ma criticamente ohibò, tutte le schifezze varate da questo schifo di governo, Finanziaria compresa. Bravo, Fausto, ti sono grato per aver pagato il ticket da 70.000 (praticamente il costo dell’esame), voluto dalla Finanziaria “che tutela le fasce deboli”, approvata da te e dal tuo partito...