You are here
Home ›Per i sessant'anni di Battaglia Comunista
In genere non amiamo particolarmente gli anniversari, dato che il rischio di scadere nella retorica è sempre dietro l'angolo, pronto a sommergere con una patina di ingessata ufficialità anche i sentimenti e le emozioni più autentiche. Ma ci sono occasioni alle quali è difficile sottrarsi, anzi le affrontiamo di buon grado, perché ci offrono l'opportunità di fare, una volta di più, i conti della nostra contabilità politica, com'era solito dire Onorato Damen, il principale fondatore del nostro partito.
I sessant'anni della nascita di Battaglia Comunista sono una di quelle ricorrenze che ci permettono di misurare politicamente la strada percorsa, di verificare se l'elaborazione teorica e la conseguente attività pratica hanno colto - o addirittura anticipato - le tendenze del capitalismo contemporaneo, se, in sostanza, il nostro è un marxismo vivo o una sterile citazione di frasi letterarie.
Certo, bisogna stare attenti anche al pericolo altrettanto insidioso dell'auto-promozione, ma una scorsa alle annate di Battaglia dimostra facilmente - beninteso, a chi non è affetto da ostilità preconcetta - che in questi decenni la coerenza più stretta con gli strumenti metodologici di un marxismo non adulterato ci ha evitato di essere presi all'amo dei miti che hanno appestato il proletariato e di denunciarli come tali ben prima che questi cadessero rovinosamente. Basti accennare alla denuncia del falso comunismo russo (e cinese, cubano, ecc.), della natura delle cosiddette lotte di liberazione nazionale, che bruciavano le legittime aspirazioni di riscatto di enormi masse proletarie e diseredate dei paesi coloniali sull'altare di impossibili socialismi nazionali e dei contrasti interimperialistici delle superpotenze. Alla denuncia del sindacato, diventato da tempo - coerentemente con la sua natura - uno dei pilastri indispensabili dell'ordine sociale borghese, prezioso strumento di controllo e di gestione della forza lavoro per conto del capitale; allo smasche-ramento del ruolo contro-rivoluzionario dei partiti operai, sì, ma solo dal punto di vista della composizione sociale del proprio elettorato, non certo per il programma politico, imperniato sul riformismo borghese.
È evidente che con posizioni così controcorrente abbiamo sempre avuto grosse difficoltà fin dal primo numero, uscito il 16 luglio 1945, anzi, da prima, da quando apparve Prometeo clandestino nel novembre del 1943. La borghesia, ora ridiventata democratica, e, non da ultimo, lo stalinismo italico, negli anni carichi di speranze del dopoguerra non lesinavano carcere e piombo per ostacolare gli Internazionalisti, che col loro giornale facevano breccia in settori certamente limitati, ma non insignificanti, di classe operaia; la stessa periodicità settimanale di Battaglia rifletteva il consenso crescente.
Poi, la guerra fredda, le durissime persecuzioni che colpivano indistintamente gli operai più combattivi, le speranze deluse, la miseranda scissione bordighista del 1952, le profonde trasformazioni cominciate negli anni '50: tutto questo concorse a ridurre via via il numero dei compagni attivi e, giocoforza, ad allungare i tempi di uscita del giornale.
Ma le difficoltà crescenti non hanno mai impedito al nostro giornale di partecipare, seguire attentamente la vita della classe, italiana e internazionale, tanto nella dura, quotidiana esistenza (vedi, per es., i "dossier" sui sabbiaioli del Po o sull'operaio "massa"americano), quanto nelle sue purtroppo rare espressioni di rivolta anti-borghese, come i fatti di Berlino del '53, di Ungheria e Polonia del '56; persino di far giungere in Occidente la debole voce di sparuti gruppi di compagni sepolti nei gulag staliniani. E quando, nei primi anni '60, i partiti di sinistra - compresi i "mitici" Quaderni Rossi - coprivano d'infamia i giovani operai, per lo più immigrati, in lotta spontanea contro i bidoni sindacali, Battaglia Comunista fu uno dei pochissimi fogli a schierarsi senza esitazione dalla parte di quei giovani, individuando negli scontri di piazza Statuto (1962) la manifestazione di una sana e legittima rabbia proletaria.
Il '68, l'Autunno caldo, l'emergere tragico del "riformismo con la pistola" sono stati puntualmente seguiti e criticati, ma mai con la spocchia dello sputasentenze al di sopra della mischia, bensì con la lucida passione di chi è immerso fino in fondo nel proprio tempo e, da rivoluzionario, si sforza di conquistare nuove forze alla causa del comunismo strappandole dall'ipnotismo barricadiero piccolo-borghese, tanto verbalmente fascinoso quanto praticamente rovinoso.
E sempre grazie alla stretta aderenza al metodo marxista, abbiamo superato il "riflusso" degli anni '80, le crisi che hanno investito altri gruppi, assicurando a Battaglia una continuità quasi unica nel panorama della sinistra rivoluzionaria, e, non è superfluo ricordarlo, non solo in Italia. Proprio su Battaglia, nel 1984, è stata pubblicata la piattaforma del BIPR, fondato dal nostro partito con la CWO britannica, allargatosi oggi a sezioni e compagni d'America e d'Europa.
Indifferente agli effimeri estetismi delle mode, il nostro giornale ha però cercato di adeguarsi ai mutamenti profondi della società, variando varie volte - con minore o maggiore successo, non sta a noi dirlo - l'aspetto grafico e la corposità degli articoli, cosciente che il lettore proletario odierno è molto diverso da quello degli anni '50 o '70, quando esisteva un pubblico operaio "di massa" abituato a sobbarcarsi la lettura di articoli tutt'altro che brevi. Oggi, per tanti motivi, tra cui il trionfo della televisione e di altri mezzi di comunicazione basati sulla ricezione visiva e passiva, più che sulla riflessione attiva (il giornale, il libro), quel lettore non c'è più, e anche per questo la lunghezza dei "pezzi" si è notevolmente accorciata, potendo per altro disporre, per l'analisi teorica, della rivista Prometeo.
Insomma, dopo sessant'anni "contro venti e maree" siamo ancora qui, e contiamo di rimanerci per un bel pezzo, almeno fino a quando questo infame sistema sociale non tirerà le cuoia, anche col contributo di Battaglia Comunista.
cbBattaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #7
Luglio-agosto 2005
Inizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Anti-CPE movement in France
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.