Rottura nel fronte pro-Khatami

Pubblichiamo un articolo dei compagni iraniani del Peyka Anternationalisti, simpatizzante del Bureau Internazionale, sui recenti movimenti studenteschi nel paese degli ayatollah

Un nuovo capitolo della battaglia all'interno delle file islamiche è cominciato: seguendo l'intensificato scontro tra la fazione pro-Khatami (il presidente) e quella pro-Kamenei (il leader spirituale) il Parlamento deve ora vedersela con la questione degli "Emendamenti per la Legislazione di Stampa",

Questa iniziativa legislativa è stata presentata al parlamento per limitare le attività di stampa del gruppo pro-Khatami.

I partiti favorevoli a Khatami, le organizzazioni contrarie agli emendamenti proposti e le due principali organizzazioni studentesche successivamente hanno indetto una dimostrazione chiedendo il ritiro della legislazione e la revoca della chiusura del giornale Salam

La manifestazione ha incontrato la dura risposta delle forze militari e paramilitari fedeli al leader ed è terminata con la morte e il ferimento di un buon numero di studenti.

Il commento di questi eventi da parte dei media nel mondo è stato senza precedenti. Durante gli anni Ottanta, quando centinaia di migliaia di esseri umani venivano massacrati da questo regime, che aveva all'epoca gli stessi riformisti nel governo, e anche quando la dimostrazione dei lavoratori petroliferi venne selvaggiamente repressa nel 1997, i media vi riposero ben poca attenzione.

Mentre questi eventi avevano luogo, i partiti e le organizzazioni di opposizione, includendo la sinistra, parlavano di una rivoluzione da compiere immediatamente in Iran e hanno finto di aprire la strada verso la Rivoluzione organizzando picchetti, petizioni e scrivendo lettere al parlamento europeo e alle Nazioni Unite. *

Lo scenario*

Con una coalizione composta dagli ultimi sostenitori di Khomeini, dalla fazione di Rafsanjani e dai partiti nazionalisti, Mohammed Khatami ha assunto la carica di presidente nel 1997. Questa coalizione ha basato la sua linea di condotta sullo sviluppo di un programma politico (Regolamento di Legge) e il dialogo tra civiltà (rimuovendo gli ostacoli per aumentare le relazioni con Stati Uniti e in particolar modo Europa dell'EURO). Questo è stato ben supportato dal capitalismo mondiale.

L'intensificarsi della crisi capitalista, insieme col fallimento delle politiche economiche di Rafsanjani e il crollo del blocco dell'est, che ha sottolineato il fallimento del modello di stato capitalistico, ha spianato la strada a questa coalizione liberale.

Naturalmente, il successo di quest'ultima non avrebbe potuto essere ottenuto senza il diversivo delle lotte dei lavoratori contro il regolamento di legge. È stato per questo motivo che la "workers House" e la "Shora" (soviet) islamica sono entrate in scena con lo slogan dell'applicazione della Legge Laburista e della formazione del sindacato, formando anche un Partito Laburista.

L'Europa dell'EURO ha supportato questa coalizione, cambiando la propria politica da un "dialogo critico" a un "dialogo costruttivo": i suoi ambasciatori che avevano lasciato Tehran contrari al terrorismo della Repubblica islamica, sono ora tornati in Iran. Grandi contratti economici come quello con la Total, che ha causato tensione tra EURO e USA, ha dato qualche indicazione sull'importanza di questa coalizione agli occhi del capitalismo mondiale.

Questo processo ha subito l'opposizione dell'ala destra dello stato che ha maggiore influenza sulle Forze Armate, il Ministero della Giustizia, il Parlamento e la Radio e Televisione possedute dallo Stato: questi hanno organizzato i loro sgherri e le forze semi-militari (gruppi di pressione) per attaccare i meetings dei gruppi pro-Khatami e fermarne l'espansione. *

Il movimento studentesco*

Uno dei più importanti strumenti del fronte di Khatami nella battaglia per il potere sono state due organizzazioni studentesche. Queste hanno agito come gruppi di pressionee hanno contato su un gran numero di incontri e riunioni per respingere gli attacchi della destra. In pochi casi questi incontri sono terminati in combattimenti come quello dell'aprile '98, la manifestazione in supporto al sindaco di Tehran e la protesta sulla chiusura di due giornali e l'arresto dei loro editori.

Le proteste, che avevano come portavoci ministri e parlamentari, erano dirette attraverso le istituzioni che erano controllate dalla destra e dai suoi gruppi di pressione. Senza alcuna eccezione questi cortei venivano attaccati dai semi-militari e dai gruppi di pressione della destra. Questi eventi erano il riflesso della lotta per il potere, che si teneva proprio all'interno dello stato. *

Eventi recenti*

Le radici di questi eventi recenti vanno individuate nella perdita della pazienza degli studenti prp-Khatami a causa dei continui attacchi alle loro iniziative da parte dei gruppi di prssino di destra e la concordanza di Khatami con i politici principali. Il problema è iniziato quando la destra ha provato a limitare l'estendersi della stampa vicina a Khatami proponendo la nuova legislazione. Il giornale Salam, uno degli influenti giornali prop-Khatami, ha stampato una lettera confidenziale degli alti membri delle forze di sicurezza riguardante la legislazione. Questo ha posto il parlamentare che la proponeva in una situazione molto imbarazzante. Il padrone del giornale è stato messo in prigione col divieto di esercitare la sua attività di pubblicazione per tre anni: una chiusura di cinque anni è stata imposta allo stesso giornale. La manifestazione venne affrontata con forze di polizia e semi-militari e l'attacco si estese alla casa degli studenti. Molti studenti furono uccisi e feriti. In risposta a questa azione assassina si formò una grande riunione e un gran numero di figure rappresentative da partiti e organizzazioni del fronte pro-Khatami e anche alcuni ministri parteciparono e sostennero gli studenti. In seguito gli studenti aggiunsero ulteriori richieste a quelle precedenti: il controllo e l'arresto dei membri dei gruppi di pressione della destra, il licenziamento del capo delle Forze Armate e il completo trasferimento del suo potere al governo Khatami.

Il Concilio Supremo di Sicurezza Nazionale condannò l'attacco agli studenti e offrì la sua solidarietà ad essi e a quelli feriti. Anche Khamanai pianse lacrime di coccodrillo e confermò la decisione del Concilio. Quest'ultima unita a quella di Khamani diede una nuova dimensione alle differenze tra le due fazioni. Alcuni studenti credettero che le loro richieste - per esempio la repressione della destra - avessero incontrato consensi e che gli studenti avessero raggiunto i propri obiettivi. Altri studenti che non erano contenti dell'avvicinamento di Khatami, pensarono che la situazione era pronta per assestare il colpo finale. Nel fronte di Khatami appariva pertanto una frattura. Dopo le attività degli studenti all'università si espansero alla strada e le battaglie con la polizia continuarono.

Seguendo questo movimento e la perdita di controllo della destra, il CSSN annunciò che tutte le riunioni e le manifestazioni erano illegali. Khatami denunciò le manifestazioni e le chiamò destabilizzanti. Ciononostante allo stesso tempo 15 tra partiti e organizzazioni pro-Khatami tentarono di indire un'assemblea in sostegno degli studenti per condannare la violenza e fare in modo di controllare la situazione di nuovo. Ma con l'annuncio da parte della destra di una manifestazione generale, i difensori di Khatami aderirono: pertanto le due fazioni si unirono nel combattere i movimenti studenteschi e una nuova ondata di controlli, arresti, torture incominciò.

La reazione a sinistra

Ciò che hanno in comune tutte le posizioni della sinistra è il fatto che parlarono tutte del movimento studentesco come "la rivoluzione è sulla sua strada", "respiro vivente della rivoluzione", "spettro della rivoluzione". Con un'imponente campagna di propaganda e picchetti all'estero essi avevano chiamato i lavoratori a seguire gli studenti. Questo movimento non è per l'abbattimento del sistema, ma semplicemente il risultato della spaccatura nel fronte di Khatami. Questo può essere rilevato negli slogan, che erano rivolti contro la destra e le istituzioni da essa controllate. La leadership era principalmente nelle mani di nazionalisti e liberali che cercavano solamente di far applicare il regolamento di legge e abolire il potere assoluto. La vittoria di questo movimento, che contava all'interno lavoratori, sarà esclusivamente un trampolino di lancio per altre fazioni o al meglio creerà la strada per un'altra repubblica dalla borghesia imperialista. Sono programma e slogan, non dimensione o forma che determinano la natura di un movimento. La prospettiva di rivoluzione può essere realizzata solo da un movimento indipendente di lavoratori con il suo programma e i suoi slogan di rifiuto di un sistema d'asservimento. Il presupposto per giungere a questo in campo nazionale e internazionale è legato a un partito mondiale dei lavoratori cosicché l'inizio di rivoluzione in un punto possa avere il supporto del proletariato internazionale. *

I lavoratori*

Dobbiamo lasciare le fazioni borghesi lottare tra di loro per il potere. Non dovremmo permettere di nuovo alla borghesia di massacrarci usando parole d'ordine come rifiuto del dispotismo e democrazia. Le azioni assassine di Khamani e Khatami non dovrebbero spingerci verso una o l'altra fazione borghese. Dobbiamo fare riferimento alle nostre storiche memorie di classe. Con l'esperienza dello Shah nel 1979 e 20 anni di massacri e torture, dovremmo evitare che un'altra generazione di lavoratori sia sacrificata per i loro fini.

Nella nostra lotta non dovremmo usare alcuna istituzione o organo borghese, anche se per motivi tattici. Non dobbiamo rispondere alla chiamata delle istituzioni statali a dell'opposizione borghese usando la nostra insoddisfazione e dissolvere noi stessi in individui all'interno di un movimento borghese. Dobbiamo intensificare la lotta di classe e aprire il terzo fronte. Dobbiamo dichiarare la nostra opposizione all'intero sistema capitalista espandendo le nostre richieste dal livello della singola industria a quello nazionale nelle assemblee dei lavoratori e attraverso i comitati dei lavoratori e l'unificazione della nostra forza. Solo così e contando sulla nostra forza potremo apparire sulla scena come classe.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.