Morte in miniera sull'altare del profitto capitalista

Gli ottanta morti del 10 marzo nella miniera Ukraina di Sukhodolsk per una esplosione di metano nelle gallerie hanno fatto notizia di poche righe sulla stampa nazionale. Ma quest'anno altri 45 erano morti in incidenti "minori" nelle miniere ucraine. Nel '99 i minatori morti sul lavoro sono stati 274 e 360 nel 1988 (notizie CNN dell'11 marzo).

L'elevatissima mortalità, che fa del lavoro in miniera una permanente sfida alla morte per un salario, non solo misero, ma pagato a singhiozzo, è dovuta quasi sempre alla obsolescenza di tutti gli impianti e strumentazioni e all'assoluto dispregio per ogni e qualsiasi misura di sicurezza in miniere in cui la formazione di gas metano è la norma e il suo accumulo nelle gallerie una certezza, se non c'è adeguata ventilazione. Ma - come e più che da noi - la sicurezza costa e né lo stato né i privati hanno alcuna intenzione di erodere i già magri profitti per salvare qualche vita degli schiavi salariati.

La caduta del muro e l'implosione dell'impero russo che avrebbe dovuto, nelle parole dei pennivendoli della borghesia, aprire una nuova era di benessere e prosperità ai paesi di quell'impero, ha visto invece l'impoverimento ulteriore di masse già non certo benestanti e lo scatenarsi selvaggio delle regole del libero mercato. La crisi del ciclo di accumulazione ha fatto implodere l'impero sovietico e spinge ora, come qui ma con maggiore intensità, alla spremitura sempre più feroce dei lavoratori.

Non possiamo che augurarci il passaggio dagli scioperi sporadici finora indotti dalla disumana condizione dei proletari ucraini a una robusta ripresa della lotta e della organizzazione proletaria che, in stretta unione con le forze rivoluzionarie d'occidente, riapra le prospettive della definitiva liberazione dell'uomo dalle catene del lavoro salariato.

Alle avanguardie rivoluzionarie ucraine, che pur isolate e disperse esistono, il compito di ritrovarsi su una piattaforma di lotta politica e sociale adeguata al bilancio di 75 anni di controrivoluzione stalinista e ai bisogni di rilancio della prospettiva internazionalista.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.