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Home ›Le elezioni sono finite: la classe capitalista ha vinto
Pubblichiamo la presa di posizione dei nostri compagni dell'IWG sulle elezioni americane.
Con l'elezione di Biden alla carica di Signore del mondo libero, molti festeggiano. Nessuna politica governativa cambierà. Anzi, più i due candidati sono identici nelle loro politiche, più c'è rancore settario tra i sostenitori delle due squadre dell'America borghese. Se c’è qualcosa casomai che le elezioni segnalano è più disoccupazione di massa, più senzatetto e più guerra. Senza che sia in vista la fine del lockdown di un’economia basata sui servizi, le cose non faranno che peggiorare.
L'amministrazione democratica entrante è destinata a diventare uno dei governi democratici più di destra a partire da Woodrow Wilson. Sarà un'amministrazione di guerrafondai, criminali di guerra e ladri. Molti di loro saranno resti dell'epoca di Bush o di Obama, assicurando così la continuità politica. Il sostegno all'industria del petrolio di scisto continuerà senza sosta, nonostante il crollo dei prezzi del greggio. Le procedure di aborto continueranno a diventare più scarse. Nessuno dei due partiti politici poteva venirsene fuori con un pacchetto di assistenza alla disoccupazione prima delle elezioni, perché nessuna delle due fazioni vuole spendere soldi per persone condannate ad essere derubate, sfruttate, spinte nelle tendopoli e anticipatamente nella fossa. Sul fronte estero, l'amministrazione Biden-Harris dovrà dimostrare di essere più pronta a usare l'esercito statunitense di Trump. Kamala Harris sarà probabilmente più coinvolta nell'amministrazione quotidiana del potere capitalista rispetto a Biden. Governerà come Cheney, un ragno nell'ombra. Con altrettanta certezza di come le guerre di Bush sono diventate quelle di Obama, le politiche di Trump saranno le politiche di Biden-Harris.
L'intera borghesia continuerà a saltare da una crisi all'altra, ma gli Stati Uniti non hanno più la base industriale che avevano durante la grande depressione e la crisi dell'agonizzante economia basata sui servizi non farà che peggiorare. L'atmosfera di festa nelle strade è delirante. Sarà dissipata quando si rivelerà la vera natura dell'amministrazione entrante. Sarà, nella migliore delle ipotesi, una ripetizione dell'amministrazione Obama. Per coloro che festeggiano, questa potrebbe essere una grande cosa. Non si preoccupavano di quante persone stavano morendo sotto le bombe americane e non gli importa ora di quanti lavoratori sono disoccupati. La pompa della propaganda nazionalista li ha caricati in anticipo per sostenere un prossimo inevitabile conflitto tra grandi potenze e sarà il capitalismo americano a dover fare la prima mossa.
Se il virus è stato il punto di svolta per il crollo dell'economia, ciò non fa che aumentare le probabilità di un conflitto imperialista generalizzato, dato che i meccanismi di manipolazione del credito e della valuta non riescono ad avere alcun effetto positivo sull'aggravarsi della crisi. Tutto il debito pubblico accumulato dal lockdown ha probabilmente come primo beneficiario il capitale anglo-americano.Una triste stagione di fame si annuncia in un mondo che è diventato come una prigione per la classe lavoratrice.
Durante i dibattiti c'era la tipica mancanza di una seria discussione politica e più che altro ci si è focalizzati su due capitalisti che si insultano a vicenda e si mortificano davanti alle telecamere. Una delle pochissime differenze politiche tra i due riguarda così poche persone da essere la perfetta proposta priva di senso che un'amministrazione Biden-Harris potrà portare a compimento - il diritto dei transgender di arruolarsi nell'esercito. Un faro di luce democratica che si vedrà ogni volta che i militari statunitensi distruggeranno città come Raqqa o Mosul. Naturalmente potrebbero anche mentire, le loro bocche sono rimaste aperte dopotutto. È una testimonianza dell'inutilità meschina e della ristretta visione del riformismo borghese.
Il seducente spettacolo delle elezioni e del governo capitalistico è il prodotto della pervasiva ideologia borghese che sfrutta un disperato desiderio di stabilità che il sistema capitalistico non può raggiungere. Le esortazioni al voto sono state frenetiche nel periodo precedente le elezioni, come se temessero che i lavoratori cominciassero a vedere attraverso le maschere capitaliste. Il ruolo chiave della sinistra politica del capitale era forte e chiaro. Nelle loro menti Trump era la seconda venuta di Hitler e questo obbligava ad un grande fronte unito contro il male per la salvezza della democrazia. Era un copione politico noioso e delirante e ora che la democrazia è stata di nuovo "salvata" ci sarà un governo che dal punto di vista funzionale è uguale sotto tutti gli aspetti, a parte i volti in carica.
Come disse una volta Franklin Roosevelt: "I presidenti sono selezionati, non eletti."
Più la propaganda è esuberante e frenetica, più la continuità del dominio capitalistico diventa deludente. Dall'alba del secolo attuale l'alternanza di potere negli Stati Uniti è diventata sempre più problematica. Ogni avvicendamento doveva portare ad una nuova era e ogni nuova epoca era esattamente come quella precedente, tranne che nella mente dei veri credenti. L'impero è fragile e sta marcendo nel suo stesso cuore. Questa debolezza può rappresentare un'opportunità per quei lavoratori che cercano di scrollarsi di dosso il peso morto dei partiti al potere. È in questa situazione che i partiti marginali della sinistra manovrano per legare più saldamente la classe operaia ribelle alla fazione del Partito Democratico al potere. Il capitalismo è senza speranza, ma è questa debolezza che può essere sfruttata a vantaggio della classe lavoratrice se inizia a prendere coscienza della sua unità di interessi e della sua capacità di organizzarsi per lottare.
ASmBattaglia Comunista #11-12
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