A proposito di fondamentalismo islamico, manovre imperialistiche e opportunismo

Alcune precisazioni che sono una conferma

Nello stesso periodo in cui usciva il n. 11 di Battaglia comunista, per uno o due giorni tutti i mezzi d'informazione hanno riportato le "rivelazioni" di presunti disertori dei servizi segreti algerini, le quali addossano al governo d'Algeri ogni responsabilità dei massacri tra i civili e, in primo luogo, dei sette marinai italiani; ma proprio su questo tragico episodio, persino l'opposizione laica algerina - nonché alcuni tra i più informati giornali quali Le Monde - contesta fortemente la fondatezza di quelle notizie. Anche in certi ambienti dell'estrema sinistra si è preso per buono, o quasi, questo "scoop", arrivando al punto di dubitare della stessa esistenza dei GIA, i gruppi islamici più feroci. Ora, è vero che non è sempre facile individuare con assoluta certezza i responsabili delle stragi, a causa dell'oppressiva censura statale, così come è molto probabile che nella lotta spietata contro il FIS i generali algerini - non meno spietati dei loro avversari - si servano di infiltrati per manipolare e condizionare le azioni del nemico, ma da qui a negare l'esistenza stessa dei GIA e la "verginità" dei fondamentalisti islamici ce ne corre. Da quel poco che si può intuire scorrendo la stampa borghese (purtroppo l'unica da cui possiamo trarre informazioni) sembra credibile l'ipotesi - secondo Avvenimenti del 12-11-97 è ormai un segreto di Pulcinella per la popolazione algerina - che i recenti e più disgustosi massacri, avvenuti a poca distanza da presidi militari e in antiche roccaforti elettorali del FIS, siano stati compiuti da ciò che rimane dei GIA, oramai allo sbando per i colpi ricevuti, con l'accondiscendenza di settori importanti dell'esercito, i quali sfrutterebbero l'orrore suscitato da quei crimini ai fini dell'aspra lotta per il potere in corso nei vertici dello stato. Ma, su quello che succede in Algeria "qualcosa" devono saperne anche i servizi segreti USA, che, come abbiamo già detto, oltre ad aver sostenuto fin dall'inizio i padri dell'odierno estremismo islamico, hanno direttamente addestrato in Afganistan nella guerra contro i russi alcuni di quelli che sono diventati i capi dei GIA (attualmente, sembra, in gran parte eliminati): possibile che la CIA abbia troncato ogni rapporto con i suoi scolaretti, una volta sconfitto l'ateo regime di Kabul, e che "Rambo" sia andato in pensione? Può essere, ma non ci crediamo molto, nonostante la più che esibita ostilità verso "il terrorismo islamico", data l'estrema importanza di tutta quell'area. Le operazioni del Pentagono in Sudan potrebbero benissimo fare il paio con le manovre in Algeria. In fondo, se l'Algeria diventasse islamica, darebbe occasione agli Usa di imporre l'embargo sul petrolio e il gas algerini, a tutto danno degli "alleati" europei....

Di una cosa dobbiamo scusarci, e cioè del fatto che per una non felice costruzione sintattica, sembra che il FIS e i GIA siano organizzativamente la stessa cosa: non è così, il braccio armato del FIS è l'AIS (Esercito islamico di salvezza) che, pare, non si è mai scagliato indiscriminatamente contro la popolazione civile.

A parte queste precisazioni, non dobbiamo cambiare di una virgola - anzi, se mai rafforzarla - la valutazione politica sia dell'OCI che dei vari movimenti/regimi islamici, uno più reazionario dell'altro o, se volete, tutti egualmente reazionari e antiproletari, ultimo, in ordine di tempo, quello della Cecenia, il cui governo ha recentemente emanato le solite leggi coraniche che fanno della donna un essere subumano.

Ma, le donne, sono "masse islamiche"?

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.