7 Novembre - Finalmente la giusta commemorazione in Ucraina della Rivoluzione d'Ottobre

Da tempo nessuno più vuole celebrare la data della Rivoluzione d'Ottobre, in occidente. I "comunisti" di ieri sono pentiti: quello che avevano spacciato per socialismo è miseramente fallito, imploso, e noi non siamo ancora in grado di "far da noi", per le celebrazioni, se non nel chiuso delle nostre riunioni. All'Est non mancano i nostalgici, più o meno stalinisti, ad organizzare manifestazioni celebrative. Ma anche all'Est, iniziano ad emergere le avanguardie proletarie che riconoscono il tunnel controrivoluzionario in cui Russia e satelliti si erano infilati e riprendono in mano le bandiere della emancipazione proletaria, lasciate cadere più di settant'anni fa. E che vanno a dir la loro nelle manifestazioni. Lasciamo dunque la parola ai compagni ucraini, recentemente avvicinatisi al Bureau, già impegnati nella diffusione dei nostri documenti nella loro lingua e decisi a entrare a pieno titolo in questa "organizzazione di tendenza" che è il Bipr. Quel che segue è il testo del manifesto diffuso a Kiev il sette novembre, nel corso della manifestazione alla quale i compagni hanno presenziato, giustamente caratterizzandosi.

Lavoratori

Oggi siamo scesi nelle strade e piazze di Kiev per celebrare l'anniversario della Rivoluzione Russa. Nel 1917 la classe operaia ebbe la concreta possibilità di fare un gran passo verso un futuro socialista. Questa rivoluzione fu proletaria, ma poi i bolscevichi non riuscirono a mantenere questa linea, perché:

i tentativi rivoluzionari in Germania (1919 e 1923) fallirono e la Russia rimase isolata con il suo apparato produttivo distrutto e l'economia sostanzialmente ancora basata su rapporti capitalistici. Il partito si trovò ad amministrare uno stato isolato dove i Soviet avevano perso nella guerra Civile i loro operai più coscienti ed esperti. È così che il partito andò avanti fino a passare alla controrivoluzione.

Una delle maggiori lezioni dell'esperienza russa è che anche il partito più cosciente dal punto di vista di classe non può mantenere una linea rivoluzionaria separatamente dai Soviet (o simili organismi di massa della classe operaia). I soviet sono l'espressione del potere politico della classe operaia (della dittatura del proletariato) e il loro declino e marginalizzazione dalla vita politica in Russia significò lo strangolamento del giovane stato da parte della controrivoluzione borghese. Il potere che rimase nelle mani dei Commissari bolscevichi, quando rimasero isolati da una esausta e decimata classe operaia, fu il potere di uno stato capitalista.

Nella futura rivoluzione mondiale il partito internazionale deve tendere a guidare il movimento di classe esclusivamente attraverso gli organismi di massa della classe, che esso incoraggia a sorgere.

Tuttavia non esiste garanzia formale di vittoria della rivoluzione e il partito rivoluzionario non può legarsi le mani in anticipo erigendo meccanicistiche barriere basate sulla paura della sconfitta.

Né il partito né I Soviet sono di per se stessi una assicurazione contro la controrivoluzione. L'unica garanzia di vittoria è la coscienza di classe delle masse operaie stesse.

Questa è la posizione della nostra Organizzazione - Comunisti Radicali di Ucraina (CRU). Ma non siamo soli al mondo. Il Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario (Bipr) è l'organizzazione che da lungo tempo si è retta su queste chiare posizioni marxiste. Ha unito lavoratori coscienti di diversi paesi.

Il Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario vuole essere il centro di coordinamento e di unificazione delle diverse organizzazioni "nazionali", che hanno lavorato insieme e sono in accordo sulla piattaforma e il programma per la rivoluzione.

Questa è la ragione per cui noi, CRU, aderiamo alle posizioni del Bipr.

Se sei d'accordo, unisciti a noi.

Viva la rivoluzione proletaria!

Comunisti Radicali d'Ucraina

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.