Segnaliamo all'attenzione dei compagni e dei lettori un interessante volumetto curato dall'Archivio Operaio del Varesotto: Cronache rivoluzionarie in provincia di Varese (1945 - 1948) - Il Partito Comunista Internazionalista e i dissidenti libertari nel periodo della ricostruzione post-bellica.

La prima parte (66 pagine) è dedicata interamente al nostro Partito; segue una breve seconda parte (13 pagine) dedicata ai libertari.

Si tratta di un accurato e ben documentato lavoro, una lunga e paziente ricerca volta a ricostruire la memoria storica di un travagliato periodo, quello dei primissimi anni del dopoguerra, durante il quale si manifestò la presenza attiva degli internazionalisti di Battaglia comunista in provincia di Varese e in particolare nei piccoli centri di Luino, Laveno, Malnate e Cassano Magnago.

Vengono fra l'altro riportati alla luce episodi di lotta politica pressoché sconosciuti anche fra i nostri più giovani militanti, a testimonianza della tenace e preziosa opera svolta da tanti generosi nostri compagni, nella loro contrapposizione a stalinisti e "democratici" in difesa del Partito Comunista Internazionalista appena fondato. Nomi sempre presenti nel nostro ricordo: da Luigi Rodari a Carlo Mazzucchelli, Silvio Bernasconi, Dionigi Luoni, Paolo Galmarini, Luigi Risetti, Carlo e Natale Canziani, Carlo Cassani, Primo Tiziano, Pietro Masnaghi, Giovanni Campeggi e tanti altri compagni del Varesotto, "oscuri" ma "gloriosi" combattenti per la causa comunista. Tutti, naturalmente, vilipesi e perseguitati dagli stalinisti del PCI come "provocatori, disgregatori, delinquenti, nemici del popolo"...,

Riportiamo anche noi quanto scriveva Battaglia comunista nell'agosto del 1946:

Il caso di vecchi militanti, che stanchi di tollerare la degenerazione di quello che fu il Partito di Livorno, ma non stanchi di lottare per la causa del proletariato, vengono a noi per riprendere il cammino della lotta di classe, non è ormai più un'eccezione. L'esempio forse più clamoroso e interessante è stato dato negli ultimi tempi da un folto numero di vecchi compagni della provincia di Varese, di questa battagliera zona senza quartiere, che dopo 25 anni di lotta antifascista e dopo un anno di smarrimento e di attesa, hanno ritrovato il partito del '21 e hanno offerto ad esso la loro esperienza, il loro spirito di sacrificio e di battaglia, la loro influenza sulle masse. Valga l'esempio della vecchia guardia varesina per tutti i militanti rivoluzionari d'Italia.

Ampio rilievo è stato dedicato a questa ricerca storica da parte della stampa locale (La Prealpina del 9-5 - 00, Cunta su - Cronache vostre n. 3, Varese News mese, aprile 2000) e attraverso una presentazione pubblica a Varese nell'ambito di una locale manifestazione di "Tutta un'altra storia".