Giovani proletari ad Avellino, ma non solo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di questo giovane compagno, che racconta la storia sua, e di tanti altri giovani proletari, nel Sud e non solo. Riuscirà nella sua zona a trovare compagni disponibili a quella ripresa dell’azione e della propaganda rivoluzionaria che Ivan richiede? - 21 Gennaio 1998

Cari Compagni, mi chiamo Ivan, sto per compiere 22 anni e vivo in una casa popolare ad Avellino. Sono studente al terzo anno di Informatica all'Università di Baronissi, sede staccata di Salerno. Sto cercando in tutti i modi di continuare a studiare ma la condizione di proletario me lo vieta per i grandi sacrifici economici che la mia famiglia non può sopportare. Devo riconoscere che sono un proletario fortunato, perché mia madre è una impiegata statale quindi ha diverse garanzie che un dipendente se le sognerebbe, però bisogna dire che per venti anni è stata inserviente a nero della Biblioteca Provinciale con uno stipendio da fame(che già era qualcosa in confronto ai periodi che non veniva pagata), nel suo massimo splendore raggiungeva quasi le settecentomila, si tirava avanti con grandi sacrifici e con l'aiuto della pensione di mio padre morto quando avevo pochi mesi. Riassumendo potrei dire che sono un proletario DOC, e non posso far altro che essere pienamente d'accordo con voi. Mi fa molto piacere parlare finalmente con dei veri Marxisti, persone che la pensano come me, la cui cultura è frutto degli insegnamenti dei Padri Fondatori Marx ed Engels, che per tanti anni oltre alle infamie borghesi hanno visto deviare il loro lavoro (e questo è il male peggiore) in forme pseudo socialiste da persone pervase da grettezza mentale (mi riferisco ad anarchici, socialisti di stampo borghese & C., che non facevano altro che disinformare e dividere gli operai). Da Marx ho imparato che l'unica soluzione, e me ne sto rendendo conto giorno dopo giorno, è la Dittatura del Proletariato. La via al potere da parte dei proletari, come avete detto bene voi, però deve essere mondiale.

Per fare questo bisogna dissuadere i proletari dalla disinformazione dei mass media (proprietà dei borghesi) ed informarli delle teorie marxiste. A parole è molto semplice, nei fatti invece è molto complesso soprattutto in questa fase storica in pieno delirio cattoimperialista, però resistete che state facendo un ottimo lavoro.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.