compagni..
Submitted by Anonymous (not verified) on Sat, 2005-09-24 15:33
compagni sono un giovanissimo comunista (ho 15 anni) e io sono stufo.
Sono stufo delle divisioni della classe operaia..
Io sono si internazionalista ma bisogna capire che ora serve unità tra tutti i comunisti!
Dobbiamo prepararci alla rivoluzione, alla presa del potere da parte della classe proletaria.
Perchè non contattate AMR-progetto comunista (i dissidenti di PRC che a momenti usciranno dal PRC stesso)
Vi prego compagni..
Uniamoci per la vittoria della classe operaia!
Con l'ASLO, l'AMR, i NO.GLOBAL la FDCA, la FAI, RIVOLUZIONE COMUNISTA, PCI M-L, PMLI tutti insieme!
Per crerare il fronte pronto a scatenare la rivoluzione!!![i][/i]
Perikles
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Re:compagni..
Re:compagni..
si secondo me hai ragione..
Il problema è che non so sei vertici del partito la pensino come te e se AMR e le altre "associazioni" da te citate la pensino come te ma.. si hai ragione...
Facciamoci sentire..
Per l'unita rossa[b][/b]
cicciorosso
Re:compagni..
Re:compagni..
d'accordissimo,è molto tempo che dico che serve unità tra tutte le organizzazioni comuniste e finalmente trovo qualcuno d'accordo con me
cheguevara4
Re:compagni..
Re:compagni..
si certo facciamo una accozzaglia di unione senza principi! secondo te l' AMR o Battaglia si unirebbero con gli stalinisti...ah già hai 15 anni leggi un pò di più ;)
allora
allora chi volesse collaborare con me mi contatti pure a thesquarepusher@hotmail.com
Viva il comunismo![i][/i]
Perikles
Re:compagni..
Re:compagni..
a caro ospite per tua saputo ho letto mao, stalin, che faredi lenin, le tesi di ottobre, trotzki per non parlare di stalin, bakunin ed i suo pensiero sull'anarchismo (comunismo antiautoritario), Bordiga e Damen grazie al pcint) ma il problema caro Ospite (che non ha le palle di scrivere il nome) è che tutti quanti hanno un idela e comune!
LA RIVOLUZIONE!
e per questa noi dobbiamo collaborare tutti insieme!
CARC E AMR E BATTAGLIA COMUNISTA!
Chi non collabora è solo un individualista controrivoluzionario che uccide la rivoluzione!
[i][/i]
Perikles
88
88
Perikles mi ritrovo perfettamente nelle tue idee, spero che anche i compagni di battaglia comunista si ritrovino in esse...
Viva l'unità marxista![u][/u]
zaza
Re:compagni..
Re:compagni..
Un saluto a tutti.
L'unità tra tutti i rivoluzionari e i gruppi a cui aderiscono, sarà attuata dal processo storico, giudice inappellabile ed imparziale. Non certo dall’iniziativa di questo o quello tra i rivoluzionari. L’unità teorica esiste già, è nelle opere dei maestri, bisogna solo studiare con dedizione, umiltà, e senza pregiudizi. Consiglio a tutti gli aspiranti rivoluzionari, non solo lo studio indispensabile, ma la pratica in un gruppo. Non voglio indicare quale in particolare aderire, ma sicuramente non di entrare in partiti che si ispirano, sono gli eredi, dello stalinismo o del maoismo. Hanno avuto tutto il tempo, tali ideologie, di esprimere il vero loro valore rivoluzionario, e lo hanno fatto nel modo che tutti sappiamo.
LA CINA E’ VICINA, gridavano i maoisti italiani, e oggi la Cina è qui veramente, con le sue merci. Non per la rivoluzione proletaria, ma per rivoluzionare tutti i rapporti di forza tra le vecchie potenze imperialistiche. Come sia possibile che una nazione comunista possa incrinare tutti i precedenti equilibri con un capitalismo rampante e di stato, frutto di uno sfruttamento spietato del proletariato cinese, mi deve essere spiegato da un maoista di oggi. Resta il fatto che il proletariato non è estinto, come invece hanno sostenuto le correnti politiche eredi dello stalinismo. I proletari cinesi sono centinaia di milioni, una massa potenzialmente rivoluzionaria. Il futuro darà la possibilità a tali masse di esprimersi in senso rivoluzionario in un modo paradossale, forse. Un popolo educato ad un marxismo caricaturale, il maoismo, si troverà nelle condizioni pratiche di svolgere in senso rivoluzionario ciò che gli è stato propinato strumentalmente, passare dell’ideologia alla scienza rivoluzionaria.
Un saluto internazionalista.
Re:compagni..
Re:compagni..
Perikles,non ti avventurare in una missione impossibile che ti lascerà solo l'amaro in bocca,e magari ti farà perdere entusiasmo,cosa molto spiacevole a quindici anni.
Non serve a nulla cercare di unire organizzazioni politiche che hanno metodi,analisi e in un certo senso anche scopi molto diversi,a che serve l'unità senza principi?
Non serve a nulla,e tra l'altro non è realizzabile a tavolino.
Mettiti a fare militanza politica nella tua città(come ti suggeriva Babuskin)leggi,partecipa a lotte importanti,vedrai che troverai un tuo percorso.
P.S.
Se proprio convinto di questa uscita "a momenti" dei progettini (i dissidenti del PRC li hai definiti) da Rifondazione?
Sono un militante del PRC da cinque anni,e ti giuro che loro sono sempre a un passo dall'uscita(per fare cosa,l'ennesimo gruppetto?)...e nell'attesa si prendono il funzionario del partito,l'assessore,il membro nella segreteria,ecc...bei dissidenti.
L'opposizione di sua maestà,si diceva una volta...
Re:compagni..
Re:compagni..
Cari Perikles, Cicciorosso, Zaza e Cheguevara4,
credo (e spero) che voi siate tutti molto, molto giovani, altrimenti non si spiegherebbe questa vostra aperta dichiarazione di INGENUITA' E SUPERFICIALITA'.
Come si può pensare di mettere insieme anarchici, stalinisti e internazionalisti? Forse per una partita a briscola. Forse nemmeno.
Conoscete - anche vagamente - la storia del movimento comunista? Vi dicono niente le purghe staliniane del '36-'38? Vi dicono niente le vittime anarchiche, trozkiste e internazionaliste della repressione staliniana dalla Guerra di Spagna alla Resistenza? E soprattutto, conoscete l'ANTITESI TOTALE, IL BARATRO, L'ABISSO CHE DIVIDE IL CAPITALISMO DI STATO DI MAO E STALIN DAL COMUNISMO DI MARX E LENIN?
Lottiamo tutti per la rivoluzione, direte voi. Ma di quale "rivoluzione" stiamo parlando?
La superficialità, compagni, non è mai giustificata. Non basta dichiararsi comunisti per esserlo davvero.
Re:compagni..
Re:compagni..
sono daccordo con te ma come mai allora gli stessi internazionalisti sono stradivisi per non parlare del fatto che i trotzkisti li "snobbate"?
E secondo... ora l'urgenza è la presa del potere da parte del popolo, continua a crogiuolarti nei tuoi pensieri mentre noi veri comunisti continuiamo a lottare!
Poi ho avuto molti contatti con organizzazioni trotzkiste che han detto che metterebbero volentieri fine alle diatribe con gli stalinisti e si unirebbero volentieri con loro, gli anarchici no di certo ma con loro i comunisti non van daccordo dai tempi della prima internazionale, certo è che ad un eventuale rivoluzione parteciperebbero di sicuro..
Perikles
Re:compagni..
Re:compagni..
Gli anarchici per la verità spesso si sono schierati con la controrivoluzione... in quanto a quei "trotksisti" così desiderosi di chiudere la "diatriba" con gli stalinisti,bè ne ho conosciuti anche io,e infatti dentro Rifondazione ce ne sono tanti pronti a spartirsi le poltrone con quello che resta dello stalinismo...
Perikles,non si può fare quello che vuoi fare tu.
Non si possono cacellare tradizioni diverse con un colpo di spugna,non si possono creare organizzazioni nuove fondendone vecchie come se niente fosse e solo con la buona volontà di un singolo. E' una cosa impossibile.
E se fosse possibile non servirebbe,creeresti un partito di persone che si guardano in cagnesco!
Quello che però è possibile fare sono fronti uniti,su obiettivi particolari.
Contro la guerra in iraq,per il salario,contro la repressione,per mille motivi capita di manifestare fianco a fianco a organizzazioni diverse. Questi sono fronti momentanei,su obiettivi che si condividono tutti.
Re:compagni..
Re:compagni..
[quote="Pietrotskij"]Gli anarchici per la verità spesso si sono schierati con la controrivoluzione... in quanto a quei "trotksisti" così desiderosi di chiudere la "diatriba" con gli stalinisti,bè ne ho conosciuti anche io,e infatti dentro Rifondazione ce ne sono tanti pronti a spartirsi le poltrone con quello che resta dello stalinismo...
Perikles,non si può fare quello che vuoi fare tu.
Non si possono cacellare tradizioni diverse con un colpo di spugna,non si possono creare organizzazioni nuove fondendone vecchie come se niente fosse e solo con la buona volontà di un singolo. E' una cosa impossibile.
E se fosse possibile non servirebbe,creeresti un partito di persone che si guardano in cagnesco!
Quello che però è possibile fare sono fronti uniti,su obiettivi particolari.
Contro la guerra in iraq,per il salario,contro la repressione,per mille motivi capita di manifestare fianco a fianco a organizzazioni diverse. Questi sono fronti momentanei,su obiettivi che si condividono tutti.[/quote]
forse compagno hai ragione, ma cosi il nostro scopo della rivoluzione non sara mai raggiunto.. e tutto sra inutile...
se questo e quello che deve succedere (il fallimento del comunismo) la mia vita come quella di molti altri non avrebbe piu senso...
forse siamo il 10 % noi comunisti in italia, ma se uniti facciamo il culo a tutti questo è sicuro
Perikles
Re:compagni..
Re:compagni..
Il livello della discussione è sceso davvero in basso...
Segno dei tempi, certo. Ma non solo. Temo che la lunga controrivoluzione stalinista abbia avuto ripercussioni ideologiche così profonde da trasformare - agli occhi di molti compagni e presunti tali - i principi comunisti in MITOLOGIA, cioè in un corpus di parole, figure e concetti che hanno perso qualunque significato razionale per trasformarsi in... formule magiche.
La lotta per il comunismo, compagni, è un'altra cosa.
Un po' più complessa, credo. E più difficile.
Chi cerca scorciatoie prende un'altra strada.
Re:compagni..
Re:compagni..
se questo e quello che deve succedere (il fallimento del comunismo) la mia vita come quella di molti altri non avrebbe piu senso...
[/quote]
Perikles,hai 15 anni e già la tua vita non ha più senso?
Non farti prendere dal panico!
Vedrai che si farà il partito rivoluzionario.
Solo che verrà col lavoro politico sistematico,con le lotte,con le discussioni,l'analisi ecc... non a tavolino come volevi fare tu.
Vedrai che la facciamo la rivoluzione.
Baci
Re:compagni..
Re:compagni..
ehi,attenzione a non mettere la politica come l'unico scopo della propria vita,divertiamoci anche compagno perikles,svago,andiamo a femmine(magari...;-)).comumque,venendo alle cose serie,ho quasi 18 anni,ma credo nell'unità di tutti i comunisti,perchè lo scopo è lo stesso,la rivoluzione comunista,nessuno,tranne bertinotti e diliberto e co vuole il capitalismo di stato,neanche quelli che difendono mao e stalin,perchè lo fanno comumque in buona fede.se non ci si vuole alleare in un solo partito,lo si faccia creando almeno una federazione di partiti fratelli
cheguevara4
Re:compagni..
Re:compagni..
in buona parte condivido...
Perikles
Re:compagni..
Re:compagni..
perikles le palle ce le ho per scrivere il mio nick e ti dico una cosa leggi bene a 15 anni sei messo male! Kiù ppilu pè tutti devi pensare a 15 anni !
cetto la qualunque
Re:compagni..
Re:compagni..
[quote="cheguevara4"]ehi,attenzione a non mettere la politica come l'unico scopo della propria vita,divertiamoci anche compagno perikles,svago,andiamo a femmine(magari...;-)).comumque,venendo alle cose serie,ho quasi 18 anni,ma credo nell'unità di tutti i comunisti,perchè lo scopo è lo stesso,la rivoluzione comunista,nessuno,tranne bertinotti e diliberto e co vuole il capitalismo di stato,neanche quelli che difendono mao e stalin,perchè lo fanno comumque in buona fede.se non ci si vuole alleare in un solo partito,lo si faccia creando almeno una federazione di partiti fratelli[/quote]vero nella vita non c è solo la politica ma le donne si trovano dividendo lotte politiche insieme tutti igrandi rivoluzionari erano sposati o comunque conviventi
Re:compagni..
Re:compagni..
hO MOLTO PIACERE DI LEGGERE GLI INTERVENTI DI COMPAGNI COSì GIOVANI SUL NOSTRO SITO... SEGNO CHE I PROBLEMI DELLA RIVOLUZIONE CONTINUANO AD ARDERE ANCHE SE... HANNO SMARRITO IL METODO PER ESSERE AFFRONTATI.
sI COMPAGNI, iL PROBLEMA è REALE COME CAZZO FACCIAMO A FARLA NSTA RIVOLUZIONE SE SIAMO COSi pochi e divisi??
Giusto problema che dobbiamo affrontare con il metodo del materialismo storico che ci appartiene.
Purtroppo la soluzione che date voi è falsa, nel senso che è inapplicabile Il comunismo è un programma, il programma dell'emancipazione dell'umanità dalla catene dello sfruttamento capitalista. I gruppi che avete citato non sono d'accordo nemmeno su questo.
Il maoismo e lo staliniosmo Soiso sistemi di pensiero a se (solo apparentemente marxisti) sorti per giustificare sistemi che nulla avevano a che fare con il comunismo. I paesi a cvapitalismo di stato dell'est e della cina. Stalin e mao si sono inposti grazie al massacro indiscriminato di tutti coloro erano realmente rivoluzionari. Quindi è naturale che sono dall'altra parte della barricata e non hanno nulla a che fare con la rivoluzione.
Gli anarchici, sebbene sono convinto che mko,.ti anarchici saranno al nostro fianco nella rivoluzione loro si pongono comunque sul terreno della critica umanitaria, non politica, idealista, quindi sarebbero i primi, per esempio a rifiutare di entrare in un partito. I trotzkisti invece non sono stati in grado di comprendere la scionfitta della rivoluzione del 17.
Ora una domanda come possiamo fare una rivoluzione futura se prima non comprendiamo i motivi e le dinamiche che hanno portato alla sconfitta le rivoluzioni passate?
Compagni studiamo il passato ed il metodo marxista e prepariamoci quantoi più è possibile per le tempeste che ci aspettano. I prossimi 20 saranno estremamente interessanti (eufemismo) prepariamoci nella chiarificazione più totale per evitare gli errori del passato.
lotus
PS scusate il maiuscolo, mi è partito
Re:compagni..
Re:compagni..
i sistemi mao stalinisti erano sicuramente controrivoluzionari,ma quelli che oggi li difendono sono rivoluzionari in buona fede che semplicemente fanno l'errore di credere che stalin e mao fossero comunisti.che colpa ne hanno loro dei crimini di questi 2 dittatori?sugli anarchici sono d'accordo con voi,non entrerebbero mai nel nostro stesso partito,anche se mi piacerebbe,obiettivi comuni,ma effettivamente troppe differenze nel metodo.di un'alleanza con i trotzkisti(quale io sono)non vedo problemi
cheguevara4
Re:compagni..
Re:compagni..
[quote="cetto la qualunque"]perikles le palle ce le ho per scrivere il mio nick e ti dico una cosa leggi bene a 15 anni sei messo male! Kiù ppilu pè tutti devi pensare a 15 anni ![/quote]
Non commento sopratutto perchè non ho capito cio che hai scritto...
Sii piu chiaro e ti sapro rispondere a dovere...
Perikles
Re:compagni..
Re:compagni..
con brevità
1) teniamoci al tono politico non acusiamoci hai le palle o meno perchè, sopratutto su un forum virtuale, sono stronzate. Invece vediamo di sviscerare bene i nodi politici che sono a monte di questa interessante questione.
2) E' vero maoisti e stalinisti di oggi non hanno ammazato nessuno, e magari esistono anche nazisti in buona fede che non bruciano gli immigrati ma questo non è il problema.
Dicevo su che il comunismo è un programma, un programma che si basa su di un metodo, quello marxista, grazie al quale i comunisti possono studiare l'intera esperienza storica della lotta per l'emancipazione del proletariato, sintetizzarla in un tutt'unico di teoria e prassi (che sarebbe poi il partito) e restituirla quindi alla classe stessa come corpo di indicazioni ed analisi concrete sulla situazione attuale e le vie da intraprendere. Compagni che non sono stati in grado di comprendere il processo controrivoluzionario russo (e l'assenza di ogni processo rivoluzionario in Cina) oltre a non sapere utilizzare il metodo marxista per la comprensione della realtà, quanto meno farebbero incappare la classe negli stessi medesimi errori e tragedie che loro stessi non sono stati in grado di individuare storicamente. E cosa ci guadagnerebbe la nostra classe di appartenenza? Un altra dolorosa e tragica sconfitta della quale non avrebbe nemmeno gli strumenti per comprenderne le cause. No compagni.
>Ritengo sia molto più utile il lento (per ora) lavoro di chiarificazione e dibattito politico. Lo vedete bene, noi militanti internazionalisti non ci tiriamo indietro difronte a nessun tipo di confronto e riteniamo che sia necessario rimettere insieme l'abc del metodo marxista e del programma rivoluzionario che proprio la controrivoluzione staliniana ha brutalmente ridotto in farsa prima e spazzato via poi.
Sul trotskismo cheg 84 sa bene come la pensiamo ma tornerò in seguito.
Lotus
Re:compagni..
Re:compagni..
non sono comumque d'accordo,hanno fatto una scorretta analisi storica dicendo che stalini e maoismo non erano capitalismo di stato e non socialismo,ma se il sistema che loro propongono è quello effettivamente socialista(quindi di fatto l'opposto di quello fatto da stalin e mao) allora non vedo problemi per l'alleanza in un solo partito
cheguevara4
Re:compagni..
Re:compagni..
Compagni,
concordo pienamente con Gek. O si alza il livello della discussione o è inutile parlare. La giovane età non può giustificare lo sproloquio sistematico e tantomeno la presunzione; comprendo benissimo la passione di certi interventi, ma la passione senza la riflessione (e viceversa) è uno strumento inutile. Andare avanti con slogan francamente stupidi, cioè insensati, ricorda molto il metodo dominante in quelle fetentissime trasmissioni televisive dove non conta l'argomentazione ma chi grida più forte.
Saluti,
Smirnov
[quote="Gek"]Il livello della discussione è sceso davvero in basso...
Segno dei tempi, certo. Ma non solo. Temo che la lunga controrivoluzione stalinista abbia avuto ripercussioni ideologiche così profonde da trasformare - agli occhi di molti compagni e presunti tali - i principi comunisti in MITOLOGIA, cioè in un corpus di parole, figure e concetti che hanno perso qualunque significato razionale per trasformarsi in... formule magiche.
La lotta per il comunismo, compagni, è un'altra cosa.
Un po' più complessa, credo. E più difficile.
Chi cerca scorciatoie prende un'altra strada.[/quote]
Re:compagni..
Re:compagni..
vorrei ricordare che nel 56 ci fu 1 tentativo di fare quello che chiedete il movimenta sinistra comunista che univi battaglia troschisti gruppi anarchici azione proletaria e 1azione comunista mafalli dopo pochi mesi troppe differenze questo per far capire che le posizioni di battaglia non nascono da 1 chiusura settaria
Re:compagni..
Re:compagni..
ci furono anche alla fine degli anni 70 le conferenze internazionali promosse da noi che si proponevano l'obiettivo di un confronto tra le forze rivoluzionarie .
Ai compagni giovani vorrei fare notare che gli interventi che precedono (smirnov, gek) vanno colti come un invito ad approfondire ed ad essere più critici nel vostro percorso di formazione poilitica. Io credo che sia una questione di metodo critico che contraddistingue i rivoluzionari dalle sette religiose (come reputo tutti coloro che hanno santificato trotski, stalin, mao, bordiga, cervetto, lenin...) compagni, i rivoluzionari non nascondono le differenze e non sono per le accozzaglie ma solamente per la chiarificazione politica coscienti che, nella tempesta che ci attende, avremo bisogno di aver costituito un solido e monolitico punto di riferimento per poter sperare di riuscire a dirigere in senso rivoluzionario gli eventi. Quello che proponete voi è un aggregato che alla prima bavetta andrebbe in mille pezzi producento ulteriore smarrimento e disporientamento... proprio ciò di cui oggi non abbiamo bisogno. e tanto meno domani.
Sempre aperti aòllla discussione ed al confronto ma con i piedi ben piantati nella realtà e lo sguardo fisso ai compiti storici che ci attendono.
Lotus
Re:compagni..
Re:compagni..
io ho 15 anni e faccio attivismo in Lotta Comunista(su questo ne parliamo caso mai in ul altro forum perchè vado di fretta)...
Penso che nella fase rivoluzionaria sarà spontaneo che i vari PCINT e Lc e...
si uniscano,le divisioni vi sono soprattutto sulla questone di sopravvivenza alla fase controrivoluzionaria (settarismo,diffusione giornali,entrismo in sindacati o meno..nel parlamento o meno).
credo nell' unione di tuttti i partiti Internazionalisti(leninisti e trotzkysti e bordighisti...)ed è questa una delle principali battaglie all'ordine del giorno.
Cmq naturalmente fra gli Internazionalisti nn rientrano i maosti,gli stalinisti e i socialdemocratici..per quanto riguarda gli anarchici nn hanno il Comunismo nelanche nel nome...
InternazionalistaComunist
Re:compagni..
Re:compagni..
Caro compagno, essere o non essere dentro la CGIL con ruoli dirigenziali non è questione di sopravvivenza alla "fase controrivoluzionaria".
Si chiama, molto più semplicemente, OPPORTUNISMO.
L'esatto opposto della coerenza rivoluzionaria.
Ma la cosa che mi fa davvero INFEROCIRE è che LC, vestendo i panni del partito ortodosso e giocando tutto sulla forza organizzativa, inganna e brucia politicamente tanti giovani attivisti che come te vorrebbero dedicare le proprie energie alla causa proletaria.
Come ha detto un compagno su questo forum un po' di tempo fa:
"...considero Lotta comunista un DISASTROSO PARADOSSO del mondo allucinante in cui ci troviamo a vivere: una SETTA, una gerarchia di VENDITORI strutturata come i peggiori dei partiti borghesi, armata di un giornale che è l'esatto contrario dello strumento di DENUNCIA POLITICA indicato da Lenin nel Che fare, che si radica - appiattendosi e arrampicandosi verso i ruoli di dirigenza - dentro un sindacato che è cinghia di trasmissione degli interessi padronali nella classe operaia, che predica una VISIONE SCIENTISTA E POSITIVISTA del mondo che è la NEGAZIONE DEL MARXISMO, e che, nonostante tutto ciò, si fregia di essere marxista e - non paga - di appartenere alla sinistra comunista, l'unica tradizione politica che ha tenuto alta la bandiera rossa contro gli sfaceli dello stalinismo.
Ho perso il conto dei potenziali compagni BRUCIATI da Lotta comunista: persone che volevano dedicarsi alla lotta per il comunismo, ma che dopo alcuni anni di "militanza" in Lotta sono rimasti così schifati che ormai dell'impegno politico non ne vogliono sapere più niente.
Ah, dimenticavo: sono anche dei picchiatori.
Altro che sinistra comunista. Lotta è un fradicio bubbone e spero che esploda presto."
SOTTOSCRIVO.
Comunardo
Re:compagni..
Re:compagni..
1 quindicenne che fa attivita politica è un fatto positivo speriamo che lc non lo bruci
giotto
giotto
Il giovane compagno quindicenne che sente l'impulso ad abbreviare la lotta per la dittatura proletaria che soppianti la democrazia borghese e per i Soviet operai e dei lavoratori al posto dei Parlamenti borghesi testimonia una forte volontà di fala finita con il regime borghese imperialistico precipitato in una fase avanzata di decadenza! Invece di spiegargli che il problema sta proprio nella difficoltà storica che ha impedito finora la formazione di una vera dirigenza rivoluzionaria su scala mondiale, si addossano le colpe di ciò al fatto che nessun gruppo politico riesce ad imporsi tra le avanguardie e tanto meno tra le file del proletariato. Una avanguardia politica si forgia nelle lotte attraverso la critica teorica e programmatica tra le avanguardie comuniste rivoluzionarie,cosa che richiede un serrato confronto in questo "milieu" per far trionfare la ragione dialettica e la dottrina marxista.Ma,di seguito, anche nel sapere leggere i cambiamenti avvenuti dentro le forme di attività sociale nel corso del processo storico e sapere indicare i contenuti reazionari di cui si sono riempite le vecchie forme storico-sociali. Bisogna saper analizzare le situazioni concrete con analisi concrete(nelle sfera economica politica e culturale) e indicare le forme intermedie che si approssimano a quelle finali della dittatura proletaria e dell'avvento dei soviet! Nessun gruppo,dopo l'assassinio di Trotsky, ha saputo far avanzare sul terreno dottrinale e su quello pratico.-politico, il marxismo-leninismo. Anche i compagni internazionalisti di Battaglia hanno rivelato tutti i loro limiti storici con il loro settarismo, con il fatto di non sapere distinguere tra democrazia (operaia) e fascismo nelle lotte, tra obiettivi finali ed obiettivi intermedi, tra paesi imperialisti e paesi neocolonialisti e arretrati in conflitto tra loro. Anche la loro analisi sulla Russia,prima e nel corso della guerra, basata sulla teoria del capitalismo di stato, non era esatta dal punto di vista nè del materialismo storico nè da quello del razionalismo dialettico(scientifico). Trotsky l'aveva confutata definitivamente nella sua opera la "Rivoluzione tradita". Essi,quelli di Battaglia comunista,non seppero leggere marxisticamente uno stato in transizione,"en recule", dalla dittatura proletaria del' 17 al
l'avvento della reazione burocratica staliniana,che cancellava le basi socialiste a partire dalla conquista degli stati dell'Est Europa durante l'ultima guerra,sicchè nulla restava del carattere operaio dello Stato dell'URSS.Come aveva denunciato la vedova di Trotsky a tutti quelli che,ammalati di Pablismo,nel dopoguerra volevano ereditare il pensiero e il programma trotskista tradendoli entrambi di fatto. I compagni di Battaglia Comunista non hanno mai capito la teoria della "rivoluzione permanente" di Lenin e Trotsky e, pertanto,essi restano, in quanto a sviluppo del marxismo, sul terreno arretrato ,deterministico e meccanicistico, della Seconda Internazionale. Adesso vorrebbero mettersi in cattedra e dare lezioni, dichiarando surrettiziamente di essere i soli ad avere avuto ragione e, quindi, di pretendere che tutte le altre "avanguardie comuniste" si accodino, penitenti, alla loro "sapienza dottrinaria"..Tutto questo è ridicolo! Invece hanno ancora molto da imparare ammesso che ne siano capaci...Giù le mani dal patrimonio marxista-leninista! E si mettano in gara come tutti gli altri per guadagnarsi i fregi di veri rappresentanti e continuatori del marxismo e di avanguardia cosciente del futuro partito del proletariato mondiale per la rivoluzione socialista! Un processo che è in corso e che nessuna delle attuali espressioni politico-rivoluzionarie si è guadagnato ancora sul campo( e tanto meno in quello della teoria) il diritto storico a guidare il movimento rivoluzionario dei prossimi decenni! "Veritas odium parit!",ma la verità è rivoluzionaria, non le false credenze...Saluti comunisti! Giotto
Re:compagni..
Re:compagni..
Spero sia chiaro (così dovrebbe essere per chi ci conosce almeno superficialmente) che noi non siamo ne' tanto meno ci fregiamo di essere "Il Partito del Proletariato". Anzi, proprio il contrario! Riteniamo che l'assenza di un forte partito comunista radicato nel proletariato sia una delle più grosse sciagure della nostra epoca.
E' vero invece che riteniamo assolutamente fondamentale il ruolo del partito, per indirizzare le lotte dei proletari verso il rovesciamento del sistema in cui sono incatenati. E' proprio alla costituzione di tale partito che gli internazionalisti hanno sempre dedicato, e continuano a farlo, energie, sforzi, serietà, impegno, e a volte anche la vita. Ed è per questo che mi risulta insopportabile il tuo tono saccente, irrispettoso e provocatorio.
La verità in tasca non ce l'abbiamo. I dibattiti e le discussioni all'interno e verso l'esterno della nostra organizzazione sono sempre vivaci e schietti. Non chiudiamo gli occhi di fronte alle mutazioni della società.
Certo, il confronto risulta molto difficile con chi continua a mettere la testa sotto la sabbia, non vuole riconoscere la reale natura sociale dell'URSS, si attesta su posizioni socialdemocratiche, sostenendo riformisti "programi di transizione", non riconosce gli errori di chi durante conflitti interimperialistici ha chiamato il proletariato a dare il sangue a difesa degli interessi (borghesi!) di una delle parti in lotta.
Il partito è una urgenza per il proletariato. Ma deve essere un partito che difenda gli interessi del proletariato, non un argine sinistro alla squallida democrazia borghese. Il proletariato ha bisogno di ritrovare la sua unità di classe, ma questa richiede la costituzione di organismi diversi da quelli borghesi. Lavoriamo per portare le lotte operaie, economiche, concrete, immediate, al di fuori del controllo dei sindacati. Lavoriamo per la costituzione di assemblee operaie. Lavoriamo perchè gli scioperi danneggino i padroni e non solo i lavoratori.
Tutto questo lo facciamo tutti i giorni. Certo, nei limiti delle nostre forze. Se si ritengono questi obiettivi importanti, allora sarebbe meglio non perdere tempo dietro a "governi operai", "sindacati rossi", ecc. ma indirizzare le proprie energie alla maturazione della coscienza di classe del proletariato, e alla creazione delle sue autonome organizzazioni.
Re:compagni..
Re:compagni..
Caro Giotto,
se permetti, sul nostro sito ma anche altrove, noi ci mettiamo "in cattedra" quanto vogliamo perché, a dirla tutta, crediamo proprio di aver ragione. Tu no? Non sei forse convinto che le cose che pensi siano giuste? Allora è meglio che stai zitto, non credi?
Evitiamo di perdere tempo: noi restiamo in cattedra, e tu sul tuo piedistallo di saccenza da cui cerchi di dare lezioni di umiltà quando sei il primo a gracchiare giudizi, e poi ognuno per la sua strada.
La nostra è quella dell'impegno comunista, la tua è quella del grillo parlante.
Battaglino
Re:compagni..
Re:compagni..
Caro mic...qui non si tratta solo di "non dichiararsi di essere il partito del proletariato" solo perchè non si è guadagnati consenso e spazio dentro le file del proletariato rivoluzionario, ossia per non essere stati capaci di costruire un'organizzazione con base sociale prevalentemente operaia anche radicandosi tra le avanguardie del movimento operaio. No!,...qui la cosa è più grave: si tratta di non avere ancora maturato sufficienti basi dottrinarie e metodologiche dimostrando di sapere applicare il metodo e la dottrina marxista-leninista dentro le situazioni concrete apprendendo dalla storia. E ciò è una carenza vostra e di tutti gli altri gruppi, formalmente rivoluzionari, che si sono richiamati al marxismo e si candidano a diventare i veri capitani del movimento rivoluzionario. Se non si parte dalla constatazione di questo limite,ripeto: di incapacità di realizzare i principi marxisti nelle situazioni concrete della realtà storica, credendo che non riguardi voi,ma solo la "stoltezza" del proletariato che non sa distinguere tra i "veri" e i "falsi" rivoluzionari, non credo che si possa andare lontano nel superamento della crisi della direzione rivoluzionaria come fenomeno principe della nostra epoca! Il confronto è allora tra l'esperienza storica delle masse(le classi) e la teoria marxista che, se appresa profondamente, viene verificata in permanenza e si arricchisce,sviluppandosi, a contatto con il reale storico. Le avanguardie devono sapere fare questo:interpretare gli eventi e saperli leggere alla luce del metodo dialettico materialistico e della dottrina del materialismo storico.Ma è proprio su questo versante che l'intellettualità comunista marxista si è rotta la testa senza venire a capo della realtà storica che dovrebbe cambiare. "Conoscere per superare" era il motto del grande Hegel! "Conoscere per agire" quello di Marx ed Engels. Da tempo ,invece, la crisi di direzione rivela una mancanza di saper analizzare i fenomeni che si affacciano sul proscenio storico-politico, con la potenza , la chiarezza e la scientificità con cui lo sapevano fare i grandi maestri e,insieme, di sapere condurre la politica rivoluzionaria organizzando le lotte del proletariato avvalendosi dell'esperienza politico-storica del movimento rivoluzionario.Saluti Giotto!
Comunardo
Comunardo
Voglio entrare nel Partito Comunista Giottista.
E'l'unico che può risollevarci da questa grave situazione! Possibile che i proletari non se ne siano ancora resi conto? Leggete! Leggete i suoi giudizi spietati e inesorabili! Non può che avere alle spalle un'esperienza e una dottrina granitica!
Lasciamo che Battaglia Comunista si sporchi le mani nella lotta di classe e nella costruzione del partito rivoluzionario.
Andiamo con Giotto.
Re:compagni..
Re:compagni..
Ma Giotto, scusa, di cosa stai parlando??
Non è forse la nostra organizzazione tra le poche ad aver analizzato da un punto di vista classista la rivoluzione del microprocessore, la finanziarizzazione dell'economia, la delocalizzazione, la mondializzazione ecc. ecc.? Non è la nostra organizzazione tra le poche ad aver analizzato con rigore l'"evoluzione" del sindacato quale organo di controllo della forza lavoro nelle mani dei capitalisti, ad aver contestualizzato le lotte di liberazione nazionale, che ormai hanno perso ogni valore "progressivo" che forse potevano avere agli albori del capitalismo?
E non sono forse proprio i trotzkisti a riproporre pedissequamente formule vecchie, in ogni caso decontestualizzate? Non erano i trotzkisti a proporre in Argentina l'assemblea costituente, quando bisognava porre la questione del potere? Sono forse i trotzkisti più vicini ad aiutare il proletariato a compiere la rivoluzione? Personalmente, credo che il trotzkismo sia quanto di più deleterio ci possa essere, in quanto anche nei momenti più favorevoli alla rivoluzione propone politiche che oggettivamente rafforzano lo stato borghese.
Se il proletariato, almeno nelle metropoli del capitale, non si muove oggi neanche per difendere le proprie condizioni di vita e di lavoro, per contrastare ([i]in maniera significativa[/i]) gli attacchi padronali... è "colpa" forse dei comunisti?? Io in questi termini non ci riesco proprio a ragionare. A mio parere la classe si muove per i suoi interessi economici, oppure non si muove. Preferisco cercare cause, non colpe. Chi ha mai parlato di "stoltezza" del proletariato?
Detto questo, se si accetta che l'economia sia il motore della storia, allora si può anche discutere degli strumenti migliori per tentare di radicarsi nel proletariato anche nei momenti di minore fermento. Ma, sia chiaro, su posizioni comuniste e rivoluzionarie. Perchè di socialdemocratici, consci o inconsci del proprio ruolo, ce ne sono già troppi.
Re:compagni..
Re:compagni..
Intanto,il motore della storia non è l'economia,ma...la lotta delle classi (così attacca il Manifesto)! Si confonde la forma dell'attività umana (l'economia) con il suo contenuto strutturale!
Per "radicarsi" nel proletariato bisogna saper condurre la politica rivoluzionaria che deve tenere conto e del grado di coscienza (esperienza) del proletariato, in una certa fase, e del legame e dell'avvicinamento agli obiettivi del programma comunista delle "parole d'ordine semplici" lanciate dal partito durante la sua azione di conquista delle masse! Cosa ha a che fare tutto questo con la politica dei socialdemocratici è un accostamento da te introdotto su cui non c'era bisogno di rievocare,salvo che per far credere che la politica rivoluzionaria applicata da Trotsky (da cui dovremmo imparare tutti)sia equivalente alla politica socialdemocratica!!..E' qui che si affaccia la vostra immaturità politica a cui accennavo nell'intervento precedente! Finchè si accusano gli pseudo-trotskisti, dal dopoguerra ad oggi, di socialdemocrazia e di opportunismo centrista, mi sta bene,concordo con voi e sottoscrivo...ma confondere Trotsky e le sue idee con l'accozzaglia che si fregia del suo pensiero e del suo onore rivoluzionario, è troppo per il mio stomaco! Che tali signori, vestiti di piumaggio trotskista, si azzardino a ripetere come ricette da cucina il suo programma senza capirne il contesto e la dialettica, questo lo condivido,ma che tu voglia gettare l'acqua sporca con tutto il bambino,mi sembra semplificatorio e ingenuo! Anche sulla rivendicazione dell'Assemblea costituente in Argentina da parte dei falsi "trotskisti", il problema non sta nel suono.."Assemblea costituente",perchè ,tu sai, che anche i Bolscevichi di Lenin introdussero tale parola nel programma stilato prima dell'Ottobre '17, bensì nel non distinguere tra Assemblea costituente rivoluzionaria e Assemblea borghese! Ossia: i bolscevichi lanciarono la parola d'ordine dell'Assemblea da convocare dopo la presa del potere,e solo quando fu chiaro,specie ai contadini, che essa non ratificava le misure prese dal Soviet degli operai...solo allora rivelò alle masse la sua natura reazionaria e il suo ruolo di inutile doppione che doveva essere eliminato,come lo fu! Questa è politica rivoluzionaria!
Per quanto riguarda le analisi da voi condotte,non esiste un lavoro marxista e scientifico che abbia saputo affrontare in una "Totalità determinata"storicamente (come fece Lenin col suo "Imperialismo" ) la realtà dei meccanismi di funzionamento dell'economia globalizzata, ,oggi,per aggiornare le grandi analisi sul Capitalismo e sull'Imperialismo del passato. "Aggiornare!,qui significa sviluppare,nel senso in cui Lenin fece con la sua opera del 1916! Saluti comunisti! Giotto
Re:compagni..
Re:compagni..
La rivoluzione Russa doveva anche assolvere i compiti di una rivoluzione borghese,ecco perchè (anche per alzare il livello politico delle masse)si avanzò la proposta dell'assemblea costituente;un organismo superato ben presto dai soviet.
In argentina la proposta di assemblea costituente (avanzata dal partito Obrero,quelli di Progetto comunista insomma) era fuori luogo perchè sarebbe stato solo un nuovo organismo borghese,quando nei quartieri e nelle fabbriche si stavano formando assemblee popolari (embrioni di soviet?) che erano nei fatti una forma di contropotere proletario. La rivoluzione si poteva fare,è stata un ennesima occasione persa.
P.S.
Lo pseudonimo Blasco se non sbaglio era quello di Pietro Tresso... anche Giotto ha un significato particolare?
Besos
Re:compagni..
Re:compagni..
Caro Giotto, il tuo discorso, nella sua genericità, sarebbe anche condivisibile...
Ci vorrebbe un altro Lenin, o magari altri mille, per analizzare la situazione attuale con la dovuta chiarezza? Magari! Ma, se un altro Lenin purtroppo non c'è, noi comunisti abbiamo comunque il dovere di rimboccarci le maniche. Il PCInt si è sforzato, fin dalla sua fondazione, di analizzare con metodo scientifico e senza pregiudizi le dinamiche del capitalismo, oltre a propagandare il programma comunista e organizzare l'avanguardia del proletariato, anche nei più drammatici momenti di reflusso dell'ondata rivoluzionaria.
Poi, non voglio certo confondere il Trotzky migliore, il presidente del soviet di Pietroburgo, il comandante dell'Armata Rossa, con i peggiori trotzkysti dei nostri giorni. Tanto meno voglio confondere te con un social-democratico. Ma, se non svisceri quali siano queste magiche "parole d'ordine semplici", se non ci dai almeno una idea vaga di come bisognerebbe "aggiornare le grandi analisi sul Capitalismo e sull'Imperialismo", allora di cosa parliamo? Come pretendi che entriamo nel partito giottista? ;)
Spero solo che non ci vorrai riproporre nazionalizzazioni, governi "operai" per stati borghesi, programmi di transizione, lotte di liberazione nazionale, appoggio alle masse islamiche... Spero prorpio di no.
Saluti. Mic
Re:compagni..
Re:compagni..
Caro mic...e invece studia il Trotsky dell'ultimo periodo,quello dell'esilio, ti accorgerai che la sua grandezza è superiore alle fasi precedenti della sua vita! Però devi studiarlo,non leggerlo! Ciao,giotto!
Re:compagni..
Re:compagni..
Studia, Mic, te lo dice papà Giotto. Così ti accorgerai quanto Giotto abbia torto e quanto ancora dovrebbe studiare, prima di filosofare.
Battaglino
Re:compagni..
Re:compagni..
Anche Battaglia ha dato giustamente risalto alla repressione che sta colpendo i lavoratori dei trasporti di Teheran in questi giorni i compagni che vogliono possono inviare mail di protesta&sostegno attravreso il sito www.labourstart.org su cui si possono trovare anche notizie + dettagliate.
Anche da noi il vento sta cambiando: si pensi al caso dei ferrovieri licenziati di "Report" ed alla relativa cortina fumogena confederale e nn solo.
A New York si minacciavano multe milionarie e arresti - i preti islamici ( come si c...o si fa ad appoggiarli ?!?) + spicciamente bastonano,arrestano e deportano.Però sono anche furbi come tutti i preti ( e peccato quì nn si può bestemmiare :wink: :wink: ); affogano 1000 proletari pendolari musulmani su un traghetto e si fa finta di nulla (la volontà di dio ?? :evil: :evil: ), anzi si sprangano i parenti che protestano - poi su delle vignette si monta dopo 4 mesi lo scontro di civiltà, il rispetto dei diritti,l'assedio dell'ambasciate,boicottaggi etc.etc.
Socialismo o Barbarie
Re:compagni..
Re:compagni..
Giusto!
salut
Re:compagni..
Re:compagni..
Il Trotsky dell'ultimo esilio è decisamente il peggiore, segna il declino di un grande rivoluzionario che dice cose da matti, tra cui l'appoggio all'URSS nella guerra imperialista, l'invito agli operai USA a lavorare con coscienza duirante la guerra e via dicendo. Povero Leone, che era stato così grande!
Smirnov
Re:compagni..
Re:compagni..
Senza mettere in dubbio la buona fede, la dedizione alla causa proletaria - fino alla morte - di un grandissimo rivoluzionario come Trotzky, tuttavia non si può tacere sulla pericolosità di alcune sue posizioni, che deviano nettamente dall'internazionalismo. Estrapolo dal "Programma di Transizione", del '38.
La borghesia imperialista domina il mondo. Per questo la prossima guerra sarà fondamentalmente una guerra imperialista. Il contenuto sostanziale della politica del proletariato internazionale sarà di conseguenza la lotta contro l'imperialismo e la sua guerra. Il principio fondamentale di questa lotta sarà: Il nemico principale si trova nel nostro paese oppure la disfatta del nostro governo (imperialista) è il male minore.
Ma non tutti i paesi del mondo sono paesi imperialisti. Al contrario; la maggioranza dei paesi sono vittime dell'imperialismo. Certi paesi coloniali o semicoloniali tenteranno senza dubbio di approfittare della guerra per liberarsi dal giogo della schiavitù. Da parte loro si tratterà di una guerra emancipatrice e non imperialistica. E' dovere del proletariato internazionale aiutare i paesi oppressi nella loro guerra contro gli oppressori. Lo stesso vale per l'URSS o per qualsiasi altro Stato operaio che sorgesse prima della guerra o durante la guerra. La sconfitta di ogni governo imperialista nella lotta contro uno Stato operaio o un paese coloniale è il male minore.
Gli operai di un paese imperialista non possono però aiutare un paese antimperialista per mezzo del loro governo, quali che siano in un dato momento le relazioni diplomatiche e militari fra i due paesi. Se i governi sono temporaneamente alle armi, il proletariato del paese imperialista continua a restare all'opposizione di classe nei confronti del suo governo e assicura un aiuto all'alleato "non imperialista" con i suoi metodi peculiari, cioè i metodi della lotta di classe internazionale (agitazione a favore dello Stato operaio o del paese coloniale non solo contro i suoi nemici, ma anche contro i suoi perfidi alleati; boicottaggio e scioperi in certi casi, rinuncia ai boicottaggio e agli scioperi in certi altri).