Come si attua la socializzazione ?

Ciao compagni,

penso mi sia chiaro il concetto di capitalismo di stato, meno quello di socializzazione. In quale maniera, vi prego di spiegarmelo con parole semplici, si dovrebbe attuare la socializzazione dei mezzi di produzione ?.

Come verrà pianificata l'economia ?. I lavoratori, tramite i soviet, eleggeranno i manager delle aziende e puniranno gli incapaci ?.

Dovete perdonarmi ma ho cercato di trovare una risposta a questi miei interrogativi leggendo gli articoli di Prometeo ma senza buoni risultati.

Grazie per eventuali delucidazioni.

Saluti rossi

Gaetano

Forum: 

Ci sono alcuni testi come “Le

Ci sono alcuni testi come "Le forme di produzione successive nella teoria marxista" e "Critica al programma di Gotha" che spiegano il processo di socializzazione, il passaggio dal capitalismo al socialismo e dal socialismo al comunismo pieno.

Potresti dirmi se questi libri si possono trovare su internet oppure potresti farmi una sintesi del loro contenuto ?.

Grazie mille !.

Il primo su internet non credo proprio che puoi trovarlo, puoi trovare molto probabilmente il secondo (che poi è riportato anche nel primo più completo, precisamente è l'ultimo capitolo). Non so adesso se in questo sito ci sia, ma c'è molto probabilmente nei siti bordighisti e nell'archivio marxista. Prova a frugare qui: international-communist-party.org o qui: marxists.org (anche se questi ultimi sono revisionisti). Ci sono anche alcuni articoli al riguardo.

Grosso modo il processo di socializzazione viene descritto come una fase successiva all'espropriazione dei fattori produttivi da parte dello stato "proletario". Una volta che tutti questi fattori sono in mano allo stato e quindi la fase della dittatura "proletaria" che sul piano economico può identificarsi più o meno come "capitalismo di stato" (diverso però da quello "borghese" attuato in quasi tutto il mondo fino a qualche anno fa) il lavoro viene pianificato in base ai beni da produrre e il salario viene sostuito da "buoni di lavoro" che rappresentano una quantità di tempo di lavoro che ognuno ha prestato per lo stato "proletario". Ovviamente anche i prezzi dei beni vengono misurati in tempo-lavoro. Quando poi tutto il sistema socio-economico è stato integrato allora i buoni di lavoro cadono in disuso e si va verso il comunismo pieno.

Questa ora è una sintesi stringata del processo. Non credere però che tutti siano d'accordo su tutto ciò che riguarda questo argomento. Tieni presente che si tratta di un qualcosa che è nel puro campo della teoria. Personalmente non credo tutto questo avverrà mai.

Personalmente credo che il comunismo potrà avverarsi eccome. E' una possibilità, non una certezza. Dipende anche da quanto i compagni sono disposti a lottare, invece di rassegnarsi a questo mondo infame.

Volontarismo?

Questo mi pare un po' "volontarismo" se non sbaglio...

Perché volontarismo?

Dovresti spiegarti un po' meglio, perché detto così non vuol dire nulla, a meno che tu non intenda rimandare il tutto alla pseudo-scienza spacciata da Lotta.

Smirnov

“Dipende anche da quanto i

Dipende anche da quanto i compagni sono disposti a lottare, invece di rassegnarsi a questo mondo infame.

Se questo non è volontarismo cos'è? Ero rimasto al fatto che le rivoluzioni si dirigono ma non si fanno. Storia superata?

Una rivoluzione è certamente

> Una rivoluzione è certamente la cosa più autoritaria che ci sia: è l'atto per il quale una parte della popolazione impone //la sua volontà// all'altra parte per mezzo di fucili, baionette e cannoni.

Non si parla di volontà delle avanguardie, che da sole non faranno mai la rivoluzione, ma dovranno impegnarsi e prepararsi per dirigerla, quando la classe si troverà nelle condizioni oggettive e soggettive per compierla. La rivoluzione comunista è compito e scelta, atto di necessità e volontà, dell'intera classe proletaria (e naturalmente anche della sua parte più cosciente).

Sono costretto a ribadire l'ovvio, ma questo, Peppe, (avrai notato...) è un sito di comunisti rivoluzionari. Noi //vogliamo// costruire il partito rivoluzionario, e lo stiamo facendo, perché riteniamo esso sia uno dei fattori determinanti per l'organizzazione e la direzione verso la vittoria di qualsiasi rivoluzione proletaria per il comunismo - senza garanzia di successo, intendiamoci, parliamo di condizioni necessarie. Ma il punto è che chi non intende impegnarsi sul programma rivoluzionario, è nel posto sbagliato.

PD? PDL? Sindacato? Peppe, se non vedi alternative a questa società, accomodati pure tra le folte schiere dei sostenitori della borghesia. Riformisti o reazionari che siano. Vedi tu. Non so cosa cerchi qui.

Altrimenti, se ho capito male, scusami... ma spiegati meglio!