Allora, Dice no Nick: "sul fatto dei bolscevichi stipendiati: nelle condizioni dello zarismo era indispensabile un’organizzazione di quel tipo ceh pure cmq era spesso tutto tranne che super organizzata e perfetta come lo stalinismo ha celebrato nei decenni successivi. Lenin a Zurigo si lamentava spesso che nn si sapeva mai con certezza a quanto ammontavano i fondi reali del partito, sulla regolarità delle quote, il numero dei militanti fidati opp. no etc. etc."

Ti do atto che sei serio perchè riconosci il fatto che ci fossero (e non erano solo 10!) rivoluzionari di professione. Poi c'erano anche dei quadri intermedi,eccetera, quelli addetti alla sicurezza, i tipografi?? stampavano forse la Pravda dalle rotative della borghesia? Dovevano mangiare, sai, questi uomini. Poi c'erano dei militanti ai livelli più bassi....gerarchia...su questo Lenin è stato chiaro: la gerarchia e la disciplina nel partito proletario ci deve essere.

"Lenin a Zurigo si lamentava spesso che non si sapeva mai con certezza a quanto ammontavano i fondi reali del partito, sulla regolarità delle quote, il numero dei militanti fidati opp. no etc. etc." Infatti, mi sembra che nel "che fare?" abbia affrontato il problema e nemmeno in modo tanto colleggiale....i bolscevichi erano un piccolo esercito mobilitato. Un prezzo in questo senso (organizzativo) lo devi pagare, ma non ci sono state altre prese del potere altrettanto efficaci. Tanto era corretta l'analisi di Lenin che egli stesso rinfacciò ai compagni occidentali di avere delle organizzazioni non degne di questo nome, almeno non atte a prendere il potere....perché se siamo onesti il partito comunista è e dev'essere una entità pilitica (non economica) che serve a preparare la presa del potere da parte del proletariato. Quindi tutte le storie sul centralismo democratico si, no, le interpretazioni su di esso mi lasciano perplesso. Il rischio è che siano teorie da citare e basta.

Il PCd'I è un esempio che si può citare per la sua disorganizzazione. Comunque gli stipendiati non erano solo un pugno.

I limiti di BC devono essere superati. Ma deve farlo chi c'è in BC...non si può sperare che arrivi il messia a risolvere i problemi. Altrimenti BC rimarrà sempre un gruppo di amici (anche sinceri comunisti, per carità) e non un partito politico.

In ogni caso, non scagliatevi contro gli altri compagni (LC, ed altri) presumendo di avere una corretta linea politica (anche se solo in teoria...perché, per esempio, i gruppi di fabbrica non esistono.....) in una fase come questa, in cui non solo il capitale si muove per modificare gli assetti sociali ed economici (ecco chi fa veramente la rivoluzione giorno per giorno per i propri interessi di classe!) ma manovre molto pericolose si stanno avendo da parte della destra più estrema. In questa fase cerchiamo di dialogare in maniera critica ma senza farci politicamente la guerra...che non ha senso. Io credo che nemmeno LC sia esente da errori. Devo confessarvi una cosa, però: LC è un'organizzazione discutibile ma seria...BC non è seria. Non arrabbiatevi, lo so che ci mettete l'anima...ma i passi per cambiarla dovete farli voi, soprattutto se siete giovani. Andate oltre le posizioni politiche imparate su Prometeo....

Proprio Mauro soleva sostenere che l'unica fedeltà è quella verso l'ideale e non quella verso il partito.....