la differenza principale è che nel socialismo pur esistendo forme di capitalismo è finalizato al comunismo grazie al conttrollo di 1 partito comunista separato dallo stato mentre nel capitalismo di stato si identificano e per di + viene presentato come comunismo gia realizato questo anche da parte dei troskisti
veramente io credo che possiamo essere piu precisi. Se identifichiamo, come identifichiamo, socialismo e dittatura del proletariato allora parliamo di una formazione sociale di transizione nella quale la produzione come tutto il resto viene organizzata dai consigli dei lavoratori si centralizzano eleggendo i loro delegati revocabili e con paga operaia.
Il partito agisce all'interno di questo sistema come portatore del programma rivoluzionario combattendo nelle assemblee per farlo accettare al resto della classe organizzata.
Possiamo dire che nel socialismo si attua la ditttatura proletaria col preciso compito di reprimere e spezzare la resistenza capitalista eborghese all'instaurarsi del nuovo modo di produzione.
Il capitalismo di stato al contrario non e che una forma di capitalismo nel quale gli strati superiori della burocrazia che esercitano il controllo e la direzione dei mezzi di produzione sono la nuova classe capitalista che fonda la sua posizione di privilegio sullo sfruttamenmto operaio.
In realta non ha senso parlare di un partito comunista nei paesi a capitalismo di stato perche se in questi paesi esistesse un partito rivoluzionario questo sarebbe costretto szsenza dubbio alla clandestinita come nelle migliori dittature.
Ovviamente i partiti che in quei paesi si definivano comunisti non erano altro che il partito che organizzava e difendeva gli interessi della classe dominante.
[quote="lotusflower"]veramente io credo che possiamo essere piu precisi. Se identifichiamo, come identifichiamo, socialismo e dittatura del proletariato allora parliamo di una formazione sociale di transizione nella quale la produzione come tutto il resto viene organizzata dai consigli dei lavoratori si centralizzano eleggendo i loro delegati revocabili e con paga operaia.
Il partito agisce all'interno di questo sistema come portatore del programma rivoluzionario combattendo nelle assemblee per farlo accettare al resto della classe organizzata.
Possiamo dire che nel socialismo si attua la ditttatura proletaria col preciso compito di reprimere e spezzare la resistenza capitalista eborghese all'instaurarsi del nuovo modo di produzione.
Il capitalismo di stato al contrario non e che una forma di capitalismo nel quale gli strati superiori della burocrazia che esercitano il controllo e la direzione dei mezzi di produzione sono la nuova classe capitalista che fonda la sua posizione di privilegio sullo sfruttamenmto operaio.
In realta non ha senso parlare di un partito comunista nei paesi a capitalismo di stato perche se in questi paesi esistesse un partito rivoluzionario questo sarebbe costretto szsenza dubbio alla clandestinita come nelle migliori dittature.
Ovviamente i partiti che in quei paesi si definivano comunisti non erano altro che il partito che organizzava e difendeva gli interessi della classe dominante.[/quote]ovviamente io parlavo di partiti che si definivano comunisti non che lo erano veramente per il resto sonodaccordo mi deviscusare ma sono ancora 1 dilettante nell esprimere i concetti anche se sono laureato
[quote="Anonymous"]Come vi ponete ne confronti dell 'International Socialists e l' SWP Britannico? Anche loro sostengono la tesi del capitaliso di Stato in Russia....
Saluti
www.comunismodalbasso.com[/quote]
ma quali conseguenze politiche ne traggono? E quando si sarebbe imposto il capitalismo di stato e perché? Detto così, non significa molto. Seguire i meandri delle numerosissime sette trotskyste è un po' difficile. Ti chiedo, per cortesia, e se ne hai voglia, di spiegare un po' l'indirizzo politico. Anche i consigliaristi sostengono (o stenevano, visto che non ce ne sono praticamente più) correttamente che l'URSS era un paese a capitalismo di stato, ma la prassi politica è diversa da quella degli internazionalisti. Ciao e grazie.
Sinceramente non ho letto il libro di Cliff (se non sbaglio) sul capitalismo di stato in russia, ma chiedendo a dei compagni, qui in Inghilterra la defomazione Trotskista del marxismo e un problema piu sostanzioso che non da noi in Italia, mi spiegavano che in realta lui non e stato ingrado di individuare quali erano i rapporti di produzione di tipo capitalistico in russia ed in ultima istanza non ha fatto una vera e propria analisi del modo di produzione capitalistico statale russo ma ha semplicemente utilizzato quella definizione senza riuscire a riempirla di significatao. Risultato la tattica e la strategia della sua organizzazione sono rimaste completamente nel capo del trotskismo senza riuscire ad evolversi verso una posizione di tipo marxista. Ora i Trzkisti si scaglieranno contro questa interpretazione ma questo e quello che ho capito io. Bisognerebbe andare a rileggersi i testi in proposito di ognuna delle 1000 frazioni tritskiste per riuscire ad entrare nello specifico delle diverse sfumature ma io e un lavoro che ho sempre cercato di evitare... Mi sa che mi tocchera pero.
PermalinkSubmitted by Anonymous (not verified) on Sun, 2005-07-31 10:10
capitalismo di stato
la discussione sul capitalismo di stato in urss è particolarmente importante, soprattutto se si pensa a quelle tendenze trotkiste che parlano di stati operai degenerati/deformati riferendosi ai paesi dell'ex blocco imperialista che aveva nell'urss il suo centro. quando parliamo di capitalismo di stato, non intendiamo assolutamente fare alcuna distinzione tra questo e il capitalismo di mercato. Non nel senso che non ci appaiano evidenti alcune anche importanti caratteristiche sovrastrutturali che li distinguono come la pianificazione centralizzata o l'abolizione formale della proprietà privata. ma questi elementi di per sè non significano socialismo. nel regime sovietico rimasero intatti tutti i rapporti di produzione tipici del capitlismo. il lavoro salariato non scomparve ma anzi fu spinto in certi casi come all'epoca dello stakanovismo verso livelli estremi di sfruttamento. il proletariato continuò ad esistere come classe sfruttata e senza alcun potere politico, senza avere alcun peso in quella pianificazione centralizzata che alcuni vedono quasi come sinonimo di socialismo. il potere economico e politico rimase saldmente nelle mani di quella classe sociale che alcuni troskisti chiamano escrescenza burocratica e che noi conseguentemente alla nostra analisi chiamiamo borghesia di stato. non è necessario perchè esista il capitalismo che esistano dei singoli capitalisti individuali, già gli enormi oligopoli che da più di un secolo caratterizzano la storia del capitalismo ci fanno capire come questo possa essere avvenuto anche in urss. con la fine formale della proprietà privata andò progressivamente costituendosi un unico capitale centrale gestito dall'apparato statale che sfruttuava la classe operai sovietica e i cui profitti venivano divisi tra i componenti di questa nuova classe borghese che non era formalmente proprietaria dei mezzi di produzione ma che di fatto ne deteneva il controllo avendo il cntrollo esclusivo dello stato ( mentre il proletariato non aveva nessun potere reale). la proprietà privata era scomparsa per legge ma nella sostanza rimaneva nelle mani di pochi, la borghesia di stato, che la esercitavano grazie al controllo esclusivo che avevano dello stato che era l'unico apparente poprietario.
da queste onsiderazioni deriva anche la spiegazione della politica interna repressiva (nei confronti del proletariato)e della politica imperialista compiute dal regime staliniano e da quelli che gli sono succeduti.
Re:Russia e capitalismo di stato
Re:Russia e capitalismo di stato
la differenza principale è che nel socialismo pur esistendo forme di capitalismo è finalizato al comunismo grazie al conttrollo di 1 partito comunista separato dallo stato mentre nel capitalismo di stato si identificano e per di + viene presentato come comunismo gia realizato questo anche da parte dei troskisti
Re:Russia e capitalismo di stato
Re:Russia e capitalismo di stato
veramente io credo che possiamo essere piu precisi. Se identifichiamo, come identifichiamo, socialismo e dittatura del proletariato allora parliamo di una formazione sociale di transizione nella quale la produzione come tutto il resto viene organizzata dai consigli dei lavoratori si centralizzano eleggendo i loro delegati revocabili e con paga operaia.
Il partito agisce all'interno di questo sistema come portatore del programma rivoluzionario combattendo nelle assemblee per farlo accettare al resto della classe organizzata.
Possiamo dire che nel socialismo si attua la ditttatura proletaria col preciso compito di reprimere e spezzare la resistenza capitalista eborghese all'instaurarsi del nuovo modo di produzione.
Il capitalismo di stato al contrario non e che una forma di capitalismo nel quale gli strati superiori della burocrazia che esercitano il controllo e la direzione dei mezzi di produzione sono la nuova classe capitalista che fonda la sua posizione di privilegio sullo sfruttamenmto operaio.
In realta non ha senso parlare di un partito comunista nei paesi a capitalismo di stato perche se in questi paesi esistesse un partito rivoluzionario questo sarebbe costretto szsenza dubbio alla clandestinita come nelle migliori dittature.
Ovviamente i partiti che in quei paesi si definivano comunisti non erano altro che il partito che organizzava e difendeva gli interessi della classe dominante.
Tony Cliff
Tony Cliff
Come vi ponete ne confronti dell 'International Socialists e l' SWP Britannico? Anche loro sostengono la tesi del capitaliso di Stato in Russia....
Saluti
www.comunismodalbasso.com
Re:Russia e capitalismo di stato
Re:Russia e capitalismo di stato
[quote="lotusflower"]veramente io credo che possiamo essere piu precisi. Se identifichiamo, come identifichiamo, socialismo e dittatura del proletariato allora parliamo di una formazione sociale di transizione nella quale la produzione come tutto il resto viene organizzata dai consigli dei lavoratori si centralizzano eleggendo i loro delegati revocabili e con paga operaia.
Il partito agisce all'interno di questo sistema come portatore del programma rivoluzionario combattendo nelle assemblee per farlo accettare al resto della classe organizzata.
Possiamo dire che nel socialismo si attua la ditttatura proletaria col preciso compito di reprimere e spezzare la resistenza capitalista eborghese all'instaurarsi del nuovo modo di produzione.
Il capitalismo di stato al contrario non e che una forma di capitalismo nel quale gli strati superiori della burocrazia che esercitano il controllo e la direzione dei mezzi di produzione sono la nuova classe capitalista che fonda la sua posizione di privilegio sullo sfruttamenmto operaio.
In realta non ha senso parlare di un partito comunista nei paesi a capitalismo di stato perche se in questi paesi esistesse un partito rivoluzionario questo sarebbe costretto szsenza dubbio alla clandestinita come nelle migliori dittature.
Ovviamente i partiti che in quei paesi si definivano comunisti non erano altro che il partito che organizzava e difendeva gli interessi della classe dominante.[/quote]ovviamente io parlavo di partiti che si definivano comunisti non che lo erano veramente per il resto sonodaccordo mi deviscusare ma sono ancora 1 dilettante nell esprimere i concetti anche se sono laureato
Re: Tony Cliff
Re: Tony Cliff
[quote="Anonymous"]Come vi ponete ne confronti dell 'International Socialists e l' SWP Britannico? Anche loro sostengono la tesi del capitaliso di Stato in Russia....
Saluti
www.comunismodalbasso.com[/quote]
ma quali conseguenze politiche ne traggono? E quando si sarebbe imposto il capitalismo di stato e perché? Detto così, non significa molto. Seguire i meandri delle numerosissime sette trotskyste è un po' difficile. Ti chiedo, per cortesia, e se ne hai voglia, di spiegare un po' l'indirizzo politico. Anche i consigliaristi sostengono (o stenevano, visto che non ce ne sono praticamente più) correttamente che l'URSS era un paese a capitalismo di stato, ma la prassi politica è diversa da quella degli internazionalisti. Ciao e grazie.
Re:Russia e capitalismo di stato
Re:Russia e capitalismo di stato
Ma io veramente chiedevo a voi perchè non li conosco e non so dove siano....
Re:Russia e capitalismo di stato
Re:Russia e capitalismo di stato
Sinceramente non ho letto il libro di Cliff (se non sbaglio) sul capitalismo di stato in russia, ma chiedendo a dei compagni, qui in Inghilterra la defomazione Trotskista del marxismo e un problema piu sostanzioso che non da noi in Italia, mi spiegavano che in realta lui non e stato ingrado di individuare quali erano i rapporti di produzione di tipo capitalistico in russia ed in ultima istanza non ha fatto una vera e propria analisi del modo di produzione capitalistico statale russo ma ha semplicemente utilizzato quella definizione senza riuscire a riempirla di significatao. Risultato la tattica e la strategia della sua organizzazione sono rimaste completamente nel capo del trotskismo senza riuscire ad evolversi verso una posizione di tipo marxista. Ora i Trzkisti si scaglieranno contro questa interpretazione ma questo e quello che ho capito io. Bisognerebbe andare a rileggersi i testi in proposito di ognuna delle 1000 frazioni tritskiste per riuscire ad entrare nello specifico delle diverse sfumature ma io e un lavoro che ho sempre cercato di evitare... Mi sa che mi tocchera pero.
Salut
capitalismo di stato
capitalismo di stato
la discussione sul capitalismo di stato in urss è particolarmente importante, soprattutto se si pensa a quelle tendenze trotkiste che parlano di stati operai degenerati/deformati riferendosi ai paesi dell'ex blocco imperialista che aveva nell'urss il suo centro. quando parliamo di capitalismo di stato, non intendiamo assolutamente fare alcuna distinzione tra questo e il capitalismo di mercato. Non nel senso che non ci appaiano evidenti alcune anche importanti caratteristiche sovrastrutturali che li distinguono come la pianificazione centralizzata o l'abolizione formale della proprietà privata. ma questi elementi di per sè non significano socialismo. nel regime sovietico rimasero intatti tutti i rapporti di produzione tipici del capitlismo. il lavoro salariato non scomparve ma anzi fu spinto in certi casi come all'epoca dello stakanovismo verso livelli estremi di sfruttamento. il proletariato continuò ad esistere come classe sfruttata e senza alcun potere politico, senza avere alcun peso in quella pianificazione centralizzata che alcuni vedono quasi come sinonimo di socialismo. il potere economico e politico rimase saldmente nelle mani di quella classe sociale che alcuni troskisti chiamano escrescenza burocratica e che noi conseguentemente alla nostra analisi chiamiamo borghesia di stato. non è necessario perchè esista il capitalismo che esistano dei singoli capitalisti individuali, già gli enormi oligopoli che da più di un secolo caratterizzano la storia del capitalismo ci fanno capire come questo possa essere avvenuto anche in urss. con la fine formale della proprietà privata andò progressivamente costituendosi un unico capitale centrale gestito dall'apparato statale che sfruttuava la classe operai sovietica e i cui profitti venivano divisi tra i componenti di questa nuova classe borghese che non era formalmente proprietaria dei mezzi di produzione ma che di fatto ne deteneva il controllo avendo il cntrollo esclusivo dello stato ( mentre il proletariato non aveva nessun potere reale). la proprietà privata era scomparsa per legge ma nella sostanza rimaneva nelle mani di pochi, la borghesia di stato, che la esercitavano grazie al controllo esclusivo che avevano dello stato che era l'unico apparente poprietario.
da queste onsiderazioni deriva anche la spiegazione della politica interna repressiva (nei confronti del proletariato)e della politica imperialista compiute dal regime staliniano e da quelli che gli sono succeduti.
tommaso