Le visite al sito, vistosamente salite a più di 5 mila, sommano, oltre alla maggioranza di “navigatori” seri, che spesso entrano in contatto con l’organizzazione per interessanti dibattiti e scambi di idee, anche alcuni inevitabili imbecilli.

Riportiamo a titolo d’esempio della imbecillità, un recente commento trasmessici dal sito da parte di un visitatore che si dice anarchico (è il guaio dei compagni anarchici, la possibilità che qualunque fesso possa fregiarsi dell’etichetta) “siete dei revisionisti traditori della classe operaia al servizio del capitale internazionale, cascami ideologici del capitalismo di stato, espressione marcescente delle teorie liquidazioniste di Karl Kautsky e dei social-traditori Noskiani assassini di Rosa Luxemburg.” È chiaro che il navigatore in questione si comporta in rete come il tipico accanito dello zapping televisivo, che crede di aver capito tutto di una trasmissione nelle frazioni di secondo che trascorrono nel passaggio sul telecomando da un tasto all’altro. Da cosa abbia tratto le ragioni di tutti gli insulti è un mistero, visto che ciò che egli ci lancia come insulto sono esattamente gli attributi delle forze politiche che noi da sempre combattiamo, anche con tutti gli scritti e documenti presenti sul sito. Ma tant’è.

Vaglielo a dire, al fesso, che siamo noi stati i primi a pubblicare La Rivoluzione russa di Rosa Luxemburg nei lontani anni 60, ben prima delle sconce “rivalutazioni” di Rosa in chiave socialdemocratica, o che siamo stati i primi a bollare di capitalismo di stato l’esperienza stalinista, quando tutti (e diciamo tutti, anarchici compresi) vedevano nell’URSS il socialismo.