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Home ›Anche la carneficina in Medio Oriente ci avvicina alla guerra imperialista generalizzata
I*l macello in corso in Medio Oriente* è un altro tassello della nuova fase di contrapposizione armata tra opposti imperialismi, apertasi con la guerra in Ucraina. In questo scenario, disegnato dallo scontro fra le grandi potenze imperialiste, si accelera la corsa verso la barbarie di una guerra generalizzata. Da un lato Nato-USA-GB-Europa, dall’altro Russia-Cina-Iran. E' vero in Ucraina, è vero in Medio Oriente, è vero in altri teatri di guerra.
La crisi strutturale del capitale è all'origine della crisi bellica, economica, ambientale, che si sommano andando a peggiorare sensibilmente le condizioni di vita di miliardi di persone nel pianeta.
Democrazia, interesse nazionale e dei popoli, pace da difendere con le armi, difesa di “valori” etico-religiosi: *sono tutte* ipocrisie per mascherare i veri interessi che muovono i predoni imperialisti in lotta tra di loro; a pagare sono i civili, in primo luogo il proletariato e le masse diseredate.
Hamas, organizzazione borghese fondata sul fondamentalismo islamista, per natura ferocemente anticomunista e antiproletario, sapeva benissimo che l'attacco del 7 ottobre avrebbe scatenato la reazione furibonda della borghesia israeliana, che ha trasformato Gaza in un tritacarne, esasperando la violenza da sempre esercitata contro il proletariato e gli strati più poveri della popolazione palestinese. Ma né all'una né all'altra importa nulla delle sofferenze della “gente comune”, del proletariato: carne da sfruttare in tempo di pace, carne da cannone per le loro guerre.
I massacratori Hamas e Israele non agiscono solo per difendere i propri interessi di classe sfruttatrice: dietro di loro ci sono, rispettivamente, l'imperialismo russo-cinese-iraniano e quello “Occidentale”.
I filo-nazionalisti, comunque si presentino, agiscono per coinvolgere la classe lavoratrice nella guerra; le cosiddette lotte dei popoli oppressi sono strumenti di borghesie locali, a loro volta articolazioni degli schieramenti imperialisti contrapposti, per i quali il proletariato e i diseredati sono chiamati a versare il sangue.
I rivoluzionari internazionalisti affermano invece che la guerra imperialista deve essere disertata, che nella guerra la classe lavoratrice e i suoi figli hanno tutto da perdere e niente da guadagnare. L’unica vera alternativa è alimentare la lotta di classe, agitare la necessità di costruire gli strumenti per un'alternativa al sistema, fondata sugli interessi generali e internazionali della classe lavoratrice. Le nostre armi sono la coscienza di classe, le lotte proletarie, gli organismi che da esse nascono e gli strumenti politici indispensabili per il superamento di questa società fondata sullo sfruttamento e la morte: il partito internazionale della rivoluzione proletaria_._
Bisogna lottare per la guerra di classe, per la costruzione rivoluzionaria di un’alternativa di sistema:
- Contro il capitalismo, l'imperialismo e tutti i nazionalismi. Nessun sostegno a capitali nazionali, "mali minori" o Stati in formazione, che sarebbero solo nuove gabbie per il proletariato, uno strumento che una frazione della borghesia mondiale si dà per opprimere il “proprio” proletariato, senza condividere il frutto dell'oppressione e dello sfruttamento con altre frazioni della stessa borghesia internazionale.
- Per una società in cui gli Stati, il lavoro salariato, la proprietà privata, il denaro e la produzione per il profitto siano soppressi e sostituiti da un mondo di produttori liberamente associati, nel rispetto dell'ecosistema.
- Contro gli attacchi economici e politici che le guerre attuali, e quelle a venire, scateneranno sulla classe salariata: l'economia condizionata dalla guerra, con l'inasprimento dell'inflazione pagata dai proletari, ne è una prova.
- Per la lotta auto-organizzata della classe operaia, per la formazione di comitati di sciopero/lotta indipendenti, assemblee di massa e consigli operai.
- Contro l'oppressione e lo sfruttamento, per l'unità della classe operaia, contro e oltre le divisioni fomentate dalla classe che sfrutta, opprime e massacra: la borghesia internazionale e le sue articolazioni locali.
PCInt.-Battaglia comunista, della Tendenza Comunista Internazionalista
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