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Home ›Corona o non, il virus è sempre il capitalismo.
Dopo due anni e mezzo, facciamo il punto della situazione sul Covid-19 (o sulla Covid-19 maschile o femminile sono entrambi corretti; dipende se ci riferiamo al virus o alla malattia. Infatti il (la) Covid è l'acronimo di COronaVirus Disease-malattia. Chiudiamo subito la parentesi su questa disgressione civettuola.). Innanzitutto ribadiamo con forza le nostre posizioni, nelle sue linee fondamentali e generali, espresse nel documento del partito del 14 novembre 2021.
Da allora è passata molta acqua sotto i ponti che le alluvioni sembrano rigagnoli. Lo sconquasso del “mondo libero”, della lucente società borghese, come al solito, non ci fa mancare niente, e con sua grande bontade ci ha regalato una bella guerra alle porte dell'Europa, lo scintillio, si fa per dire, si è trasformato in lamiere contorte e arrugginite, ai milioni di morti per Covid o per capitalismo, fate voi, si sono aggiunte le decine di migliaia di morti “per guerra”, che pur sempre di capitalismo-imperialismo si tratta. In un caso o nell'altro la povera gente non ha più lacrime per piangere; in un caso o nell'altro la ricca gente festeggia fregandosi le mani per i lauti guadagni presenti e futuri. (Soprattutto le Big pharma, e i sempre mansueti produttori di morte/armi).
Cominciamo con l'ultima delle polemiche messe in campo dal bollettino dei no-vax, La Verità, (leggasi La Menzogna, come tutta la stampa borghese d'altronde), che spara in prima pagina la scoperta del secolo, “Scoprono che il Covid si può curare due anni e oltre 175 mila morti dopo”. (La Verità 27/08/2022). La “rabbia” che li assale sono i 175 mila morti, italiani naturalmente, anche se, a parte i loro amici e parenti, non gliene frega niente. Dimenticano di aggiungere a questa triste lista, i milioni di morti, ufficiali, nel mondo 6,9 ad oggi, (ma secondo l'OMS le morti, dirette o indirette per Covid dall'inizio della pandemia al 31/12/2021 erano 15 milioni avverso le cifre ufficiali che stimavano i morti in 5,4 milioni. ilsole24ore.com 5 maggio 2022) oltre l'angusto confine nazionale. Ciò che conta sono i morti targati tricolore, gli altri che si fottano, se poi sono ancora “negri”, brutti, sporchi e cattivi che si fottano doppiamente.
Prima di andare avanti premettiamo che le nostre posizioni e le nostre critiche alla società borghese in riferimento alla sua gestione pandemica - va da sé che lo scopo ultimo dei comunisti è la “formazione del proletariato in classe e l'abbattimento del dominio della borghesia e la conquista del potere politico...” (Marx/Engels Il Manifesto) - e alle sue responsabilità, nascono dalle osservazioni e dalla letteratura prodotta dalla bolgia intellettualoide borghese in questi due anni e mezzo di pandemia, con al seguito scienziati che al pari dei pennivendoli potrebbero tranquillamente chiamarsi scienziavendoli, che in tutta scienza e coscienza, hanno sempre messo al primo posto il portafoglio. Poi certo in mezzo al branco di assassini, nascono anche gli Albert Sabin che rinunciano ai brevetti (rinunciò al brevetto del vaccino sulla poliomelite), non spostando di una virgola l'impalcatura sociale capitalista. Non abbiamo pertanto la pretesa di porci su un piano “strettamente scientifico-medico”. Non abbiamo né gli strumenti né le conoscenze per poterlo fare. Possiamo però sottolineare con forza lo slogan del nostro documento del 2021*:* Il Virus è il capitalismo.
La cura a cui fa riferimento La Verità è uno “studio” dell'Istituto Mario Negri e dell'ospedale di Bergamo Papa Giovanni XXIII che dimostra l'efficacia degli antinfiammatori nella prevenzione dei ricoveri da Covid, presentata come una clamorosa scoperta. Qui le balle o fake news, fate voi, sono come le ciliegie, una tira via l'altra .
- Lo “studio” di cui si parla è una review, cosa ben diversa, è cioè una revisione/narrazione. Ovvero è la summa di una serie di studi fatti in passato da altri scienziati basati su statistiche originali che dimostravano l'efficacia dei FANS, punto.
- Sulla riduzione delle ospedalizzazioni del 90% e sulla drastica diminuzione dei decessi, secondo la solita Menzogna, non possiamo far altro che ricordare che l'articolo in questione (pubblicato su Lancet Infectious Diseases e non su Lancet rivista dello stesso gruppo ma ben più autorevole) al riguardo di ospedalizzazioni ecc., non dice niente di niente.
- Come si evince da tutto ciò (vedere anche Domani del 02/09/2022), non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Già in aprile del 2021 una circolare del ministero indicava nelle linee guida per le cure domiciliari, paracetamolo e FANS. Nell'ottobre del 2021 l'Istituto M. Negri faceva riferimento ai farmaci antinfiammatori i suddetti FANS (acronimo di Farmaci antinfiammatori non steroidei: Ibuprofene, Nimesulide. Aspirina ecc.), basta semplicemente andare a vedere il sito dell'Istituto M. Negri. La Verità, a riprova che loro vedono lungo, ricorda che all'epoca intervistò il direttore dell'Istituto Giuseppe Remuzzi che annunciò in quell'intervista che le “evidenze” a favore degli antinfiammatori “sono tante”.
Ma già nel 2020 il bollettino no vax raccontò di casi (uno!) di guarigione con antinfiammatori, i precursori della scienza, ancora prima che scoppiasse la pandemia, sapevano già ogni cosa. Al confronto il profeta Isaia è un pigmeo del futuro che verrà. En passant, vogliamo ricordare che in passato il prof. Remuzzi (vedere il quotidiano Domani del 02/09/2022) aveva strizzato di soppiatto l'occhio agli “scettici” del mondo di destra. Risulta anche strano il suo silenzio rispetto al gran polverone sollevato dai giornaloni, compreso il Corriere della Sera, sulla questione degli antinfiammatori. Anche se da scienziato e ricercatore non può certo non riconoscere la fondamentale importanza dei vaccini. Ricordiamo anche le sue dichiarazioni al Corriere.it a proposito delle “ondate”, che dicevano: “La fase epidemica in Italia è sostanzialmente finita. Il che non vuol dire che non ce ne sarà un'altra, ma che è improprio parlare di seconda ondata”. Per uno scienziato non c'è male. Si vede che ha la scienza nella testa ma il cuore batte a destra, e questo lo frega.
Tutto 'sto casino per dire che i vaccini, sostanzialmente, non servono a niente. E qui si staglia in tutta la sua magnificenza il volto dei NO VAX (maiuscolo). Infatti sempre “La Verità” si guarda bene dal segnalare che, sempre sul sito dell'Istituto M. Negri, c'è anche scritto: “I laboratori di tutto il mondo continuano la ricerca di nuovi rimedi per combattere il Covid-19. Al momento l’unico vero strumento per la prevenzione del Covid-19 è la vaccinazione, capace di prevenire la forma grave della malattia e il decesso. Resta però necessario l’impegno nell’individuare cure efficaci a cui poter ricorrere nel caso si contraesse l’infezione.” (Ottobre 2021). Sempre G. Remuzzi in un'intervista al Fatto Quotidiano del 28/08/2022 afferma “...il vaccino è stato un miracolo della medicina moderna”. Lasciamo perdere l'enfasi sul “miracolo”, soprattutto perché l'unico miracolo che interessa alla medicina moderna sono i forzieri pieni di dollari. La Verità, questa specie di giornale portavoce dei no vax, è stato semplicemente preso ad esempio di ciò che è il movimento reazionario antivaccini. Falsari di notizie, spesso già false. I Robin Hood delle “libertà” sociali e individuali, quelli che stanno sempre dalla parte dei padroni e dei potenti, quelli che storicamente si sono specializzati nel leccare il culo a coloro che delle cosiddette libertà borghesi ne facevano e ne fanno, alla bisogna, carta straccia.
Cure domiciliari
Per quanto concerne le terapie/cure domiciliari dei pazienti Covid, non bisogna essere dei luminari in medicina per capir*e* che esse vanno periodicamente aggiornate. Per produrre nuove cure servono prove e sperimentazioni, non casi singoli di successo, né tantomeno esperienze personali. Le cure di oggi sono il risultato di una lunga fase di studio di laboratori in tutto il mondo non l'intervento del deus ex machina. L'enfasi sollevata sulla validità delle cure domiciliari dalla eterogenea massa (antropomorfa?) di no vax, la prevenzione della malattia è argomento che non li riguarda, era sbagliata in origine per l'uso di farmaci cassati già nei primi mesi dall'insorgere della pandemia da tutti gli istituti di ricerca, OMS, AIFA EMA ecc. e non solo per il loro alto sapere, ma per il nome di questi farmaci (idrossiclorochina, invermectina, zitromax un antibatterico che c'entra come i cavoli a merenda e tanta vitamina D).
Davvero simpatici questi supereroi delle libertà universali: avversano i vaccini per gli effetti avversi e si fanno avvelenare con farmaci che in quanto a effetti avversi, non sono secondi a nessuno, anzi! Invitiamo per brevità a vedere cosa sono quei baci di dama sia sul sito dell'AIFA, dell'EMA che su quello di Nature ( nature.com) ecc. Ma è sufficiente leggersi anche solo il cosiddetto “bugiardino”, per saltare sulla sedia. Chi è stato curato a domicilio ed è guarito è stato fortunato. Sottolineiamo inoltre che alla fase di cura è sempre meglio non arrivarci, perché ciò presuppone la malattia, che è sempre bene evitare, per le sue conseguenze (Long Covid), e per i farmaci che bisogna prendere che non sono certo caramelle, e che hanno effetti collaterali ben superiori al vaccino compresi anche quelli a mRNA. “L’Istituto Mario Negri chiarisce i dubbi degli scettici: 'Nessun evento avverso con comparsa a distanza di tempo è stato segnalato a più di 6 mesi dall’avvio della vaccinazione degli adulti a livello globale. Questo permette di considerare i vaccini sicuri, rendendo alquanto implausibile questa eventualità'”. (scienze.fanpage.it)
I vaccini a mRNA messaggero, sono quelli che hanno suscitato le maggiori proteste, polemiche e manifestazioni. Sembrava quasi di essere tornati ai tempi del luddismo quando nei primi decenni dell'ottocento gli operai si rivoltavano contro le nuove macchine industriali. La differenza però è che i no vax, in generale, sono in doppiopetto, in camicia nera, spesso professoroni, Nobel tipo Montagnier, quello della “memoria dell'acqua” e delle apparizioni divine, l'eroe dei no vax, con tutto il codazzo di bottegai di piccola e media borghesia dei giornaloni fedeli alla linea, sempre rigorosamente nera o bianca, dipende dagli interessi in gioco, e dei peggiori reazionari. La crème, l'intellighenzia. Nel XIX secolo era il proletariato in prima linea che, con poderosi scioperi si rivoltava - “sbagliando” e non poteva essere altrimenti, si era agli albori di una nuova organizzazione sociale e del lavoro. La rivoluzione industriale, le nuove tecnologie, le nuove macchine erano ovviamente finalizzate ad estorcere il massimo di plusvalore, e tutto ciò veniva fatto nel modo più brutale possibile. Ogni minima goccia di sangue (reale e non figurato) alimentava i profitti dei padroni. “I suoi sacerdoti, privi di umanità, assetati di sangue, colmi di superbia e furore, guidano - o vergogna! - la sua mano gigantesca e convertono il suo sangue in oro” (Edward P. Mead, da: La situazione della classe operaia in Inghilterra Ed. Riuniti pag. 249, di F. Engels). La sua, del proletariato, era una giusta ribellione contro il nuovo Moloch. Gli Schiavi bianchi, white slaves, come venivano chiamati dalla cloaca borghese cominciarono le battaglie per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro.
Questi vaccini, dicevamo, non sono saltati fuori dal cilindro del prestigiatore, sono il risultato di decenni di studio, con una sterzata nell'ultimo decennio: “Per avere un vaccino efficace anche solo qualche anno fa ci volevano fra i 15 e i 10 anni, solo 4 per quello della parotite, averlo in soli 11 mesi per Covid-19 è stato semplicemente fantastico. O no? Anche perché questo risultato non viene dal nulla ma da quasi dieci anni di ricerche sull’mRNA con buona pace di chi casomai pensasse che si sono fatte le cose troppo in fretta.” (Intervista di Remuzzi sul Foglio del 12/11/2021)
Potremmo andare avanti a citare decine di esempi di baggianate e “studi”, per sputtanare i vaccini, mai sottoposti a revisione (Peer Review) che vengono pubblicati su riviste pseudo scientifiche, tipo quella specie di “studio” sulle alterazioni del sangue a causa del vaccino pubblicato su “Disinfection” (ved.open.online). E con ciò auspicheremmo un vaccino che faccia alterare i coglioni del proletariato per farla finita con questo merdaio borghese. I vaccini, come ogni acquisizione in tutti gli altri campi del sapere, sono i risultati di secoli di lavoro di studio di ricerca sociale e investimenti (quindi di miliardi e miliardi prelevati dalle tasche dei lavoratori), solo che i beneficiari, in termini di profitti stratosferici, sono i padroni del vapore, le Big Pharma nella fattispecie. Il proletariato le masse diseredate devono ergersi contro questo stato di cose vigenti e far piazza pulita di questi parassiti, becchini del mondo.
Varianti e brevetti
“Il brevetto è il titolo giuridico che assicura il monopolio sullo sfruttamento commerciale di un nuovo farmaco e consente a chi lo detiene di avere un enorme potere nel fissare i prezzi...” (I padroni del vaccino Ediz. Piemme) e tutto ciò che ne consegue. A regolare il loro rilascio è il TRIPS, un trattato internazionale sulla proprietà intellettuale firmato nel 1994 da quasi tutti i paesi del mondo. Va sottolineato che prima di questo trattato, in molti paesi, i farmaci non erano coperti da brevetti. Lo sviluppo civile dell'orbe terracaqueo non smette di stupire, sono i regali dell'evoluzione capitalistica. I nuovi Don Chisciotte, (pacifisti, ambientalisti, progressisti e sinistri vari), insorgono contro le industrie farmaceutiche e sognano un mondo senza brevetti, la Nuova Gerusalemme, lasciando inalterata la struttura capitalista sulla quale poggia anche il più invisibile movimento economico-sociale borghese.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla vergognosa prassi della socializzazione degli investimenti (Moderna 1 miliardo di dollari dal governo USA, con 4,9 miliardi di pre-acquisto; AstraZeneca 300 milioni di sterline; BioNTech 445 milioni di euro a fondo perduto dal governo tedesco; la lista continua con lo stesso andazzo.). Queste risorse, nel caso di AstraZeneca e Moderna hanno coperto quasi il 100% dei costi di ricerca e sviluppo, come pure, nel caso dei test clinici di Pfizer-BioNTech. (I padroni del vaccino Ed. Piemme). A tutto ciò bisogna aggiungere le montagne di investimenti, sempre pubblici, nei centri di ricerca e università. I profitti ovviamente sono rigorosamente privati.
Le case farmaceutiche non fanno più ricerca innovativa, per loro è solo una questione finanziaria, una partita di giro, un affare. E che sia un grande affare lo dicono le cifre. Nel solo 2021 Pfizer ha incassato 37 miliardi, si prevedono per il 2022 vendite record di 54 miliardi di dollari, The Guardian ne parla come di "uno dei prodotti più lucrativi della storia dell'umanità". Anche Moderna ovviamente non scherza, infatti ha triplicato i suoi guadagni. Senza voler fare del complottismo, e sapendo benissimo che gli unici battiti del cuore borghese sono indissolubilmente legati al dio denaro, non ci sarebbe da stupirsi se, fiutando affari di tal fatta, questa feccia sociale e antistorica non ci farebbe un pensierino a “elargire” qualche piccolo batterio o virus che sia, pro domo sua. A tal proposito, gli ultimi studi escludono i complotti di laboratorio e confermano (semplificando), il cosiddetto “salto di specie”, il cui epicentro è stato il mercato di Wuhan. (Ved. www.infodata.ilsole24ore.com del 27/07/2022).
“Circa il 70% delle malattie infettive emergenti negli esseri umani sono di origine zoonotica. E questo dipende in larga parte dal quadro globale e climatico incontrollato” . (M. Rita Gismondo, Direttrice di microbiologia e virologia del “Sacco” di Milano. Il Fatto Q. del 13/08/2022). Solo brevemente ricordiamo che mentre le grancasse dei governi mondiali con tutto il seguito di ambientalisti, verdi, gialli e arcobaleno, fanno le loro elucubrazioni di rito per un ambiente sano e pulito (ma quando mai!), gli ingranaggi del modo di produzione capitalista viaggiano senza sosta verso un ulteriore cambiamento climatico che la guerra Russia/Ucraina ha reso ancora più drammatico. “Nel 2021 le principali economie hanno aumentato drasticamente il sostegno alla produzione e al consumo di carbone, petrolio e gas naturale: il sostegno pubblico complessivo ai combustibili fossili in 51 Paesi del mondo è quasi raddoppiato passando da 362,4 miliardi di dollari nel 2020 a 697,2 nel 2021.” (Il Manifesto 3 settembre 2022). “Il troppo caldo sta soffocando la vita nel mare. La crisi climatica espone mari ed ecosistemi costieri a condizioni mai verificatesi negli ultimi 11 mila anni...” (Manifesto 9/6/2022). Tutti parametri che dalla guerra in poi sono peggiorati ulteriormente...
Ma veniamo alle varianti. Come tutti i virus, anche il SARS CoV-2 tende a mutare continuamente, e ha a disposizione, per la mancata o irrisoria distribuzione dei vaccini nei paesi della “periferia” del mondo - in Africa, ad agosto 2022, i vaccinati erano di poco superiori al 20% - un serbatoio di replicazione su miliardi di esseri umani, che con la globalizzazione vede lo spostamento giornaliero di milioni di persone da un continente all'altro. Infatti vi è una stretta correlazione tra vaccini (ovvero no-vaccini) e varianti. A Manaus in Amazzonia nel febbraio del 2021 scoppia una epidemia devastante, gli studiosi pensavano, sbagliando, si fosse raggiunta l'immunità di gregge, e invece in una ci città di un milione di abitanti si contavano 500 morti al giorno. Si scoprì la variante di Manaus o Brasiliana, rinominata variante Gamma, che si estese in tutto il Brasile: il numero di morti arrivò fino a 5.000 al giorno. Poi fu la volta dell'India - oltre un miliardo di persone, la maggioranza delle quali senza copertura sanitaria - con i morti lasciati sui marciapiedi... variante Delta che è più contagiosa di tutte quelle precedenti, compresa Gamma, Per finire col Sudafrica, variante Omicron (vedere I padroni del vaccino) di cui la 5 è la “ la più diffusiva tra tutte le varianti finora individuate, fa del Sars-CoV-2 attuale il virus più contagioso nella storia della Medicina” (M.T. Island, Il Sole 24 ore plus, 7 luglio 2022). Sorvoliamo sulla variante Centaurus di cui si sa ancora poco, se non che anche questa ha la sua origine in India, tanto per cambiare.
Riaffermando quindi la nostra critica radicale alla borghesia, a quasi un anno di distanza dal nostro documento riconfermiamo con forza che “la vaccinazione è una pratica da condividere e diffondere come primario presidio di salute pubblica.” I vaccini hanno comunque dimostrato di funzionare bene facendo quello per cui sono stati pensati, ovvero impedire rischi clinici importanti e quindi ospedalizzazioni e decessi, ovviamente con percentuali irrisorie rispetto a chi non si è vaccinato. Vedere per esempio il report dell'ISS pubblicato il 1° luglio 2022 “che fotografa in modo molto chiaro la situazione: 'a fronte di un rischio di infezione ormai sovrapponibile tra vaccinati e non vaccinati, i non vaccinati continuano ad avere un rischio di ospedalizzazione 3,7 volte superiore rispetto ai vaccinati con terza dose booster; di ricovero in terapia intensiva 4 volte superiore; di decesso 7 volte superiore' ”. (M.T. Island, Il Sole 24 ore plus, 21 luglio 2022).
Certo, poi è ancora tutto in essere il problema di una campagna vaccinale ogni 3/4 mesi, perché porrebbe grosse questioni dal punto di vista della risposta immunitaria. Infatti di fronte a un “bombardamento” di anticorpi ci si potrebbe trovare di fronte ad un “exhaustion” , “Lo sfinimento del sistema immunitario”, come affermano diversi scienziati tra cui Marion Gruber e Phillip Krause (I padroni del vaccino) della FDA (Food and drug administration), freschi dimissionari -5 settembre 2022- in polemica con la Casa Bianca che vuole scavalcare le autorità sanitarie. Segnaliamo l'ultima novità, in riferimento ai vaccini, che arriva dalla Cina. Il vaccino Spray, in una fase già abbastanza avanzata di studio. È un vaccino a vettore virale. Il metodo è lo stesso usato con i vaccini AstraZeneca. Questa grande rincorsa a nuovi vaccini è dovuta anche al fatto che i loro (dei cinesi) vaccini (Sinovac in primis) si sono dimostrati meno efficaci di quelli utilizzati in Occidente. Ancora oggi in Cina ci sono diverse città in lockdown, 313 milioni di cinesi. (Il Manifesto del 7 settembre 2022)
La gestione borghese della pandemia ha messo in evidenza che la borghesia non è andata al di là del vaccino, la cosa più semplice, ma soprattutto più redditizia per lei, riuscendo a rendere difficile tutta la sua organizzazione. Come scordare il generalissimo Figliuolo, sì quello che andava in giro sempre con la divisa mimetica per non farsi riconoscere, che forse a mala pena era capace di organizzare un campo di boy-scout a patto che fossero in tre: lui, Renzi e il magnifico Draghi. Il tempo passa, ma ciò che denunciavamo a novembre dello scorso anno possiamo riproporlo, paro paro, anche oggi. Se qualcosa è cambiato, è solo in peggio. Sui trasporti è rimasto tutto immutato; tracciamento, tamponi (che la stragrande maggioranza dei professionisti, lavoratori autonomi ecc., pur sapendo di essere positivi, non fa per evitare le quarantene); sulla scuola poi, la “situazione è grave ma non seria” come avrebbe detto Ennio Flaiano. In sintesi le direttive dell'ISS e del MIUR: continuano le classi pollaio come se niente fosse successo e contemporaneamente, liberi tutti, via le mascherine. Sulla ventilazione e purificazione dell'aria, pensiamo che nemmeno Totò avrebbe raggiunto così elevati livelli di comicità, “la migliore prevenzione possibile è aprire le finestre”, ovviamente batteri e virus non appena vedono aprirsi le finestre vanno subitamente a prendersi una boccata d'aria. Senza vergogna insistono con le loro minchiate: “si raccomanda che l'utilizzo di dispositivi aggiuntivi di sanificazione, purificazione e ventilazione sia preso in considerazione solo una volta che le misure sopra indicate in modo esemplificativo siano state identificate e intraprese, e ciononostante, sia dimostrato che la qualità dell'aria non sia adeguata”.
Questi signori vivono in un altro mondo. Già ad agosto del 2020 si parlava dell'importanza della ventilazione e purificazione dell'aria, nel dicembre del 2021 (RaiNews 26/12/2021) l'OMS ammoniva: “per arginare il virus, implementare l'uso della ventilazione negli ambienti chiusi”. Ovviamente per ambienti chiusi si intendono tutti: dagli uffici pubblici ai supermercati, teatri, cinema ecc. Con l'inizio dell'anno scolastico e con il liberi tutti questi geni parlano di aprire le finestre, poi siccome c'è anche il problema della crisi energetica arriverà qualche altro campione a dire di chiuderle. Non bisogna certo essere degli esperti per capire che se apri le finestre, i tecnici parlano di almeno 6 volte all'ora, l'ambiente si raffredda e i termosifoni devono girare a palla, mandando a quel paese il risparmio energetico varato dal governo a seguito della chiusura dei rubinetti da parte della Russia. A quel paese della gogna eterna bisognerebbe mandarci questi somari, chiedendo scusa ai somari.
I virus come il Covid, detti anche “airborne” (cioè a trasmissione aerea) vengono liberati nell'aria attraverso l'areosol fisiologico di droplet, “essi restano vitali e in sospensione nell’aria indoor per un certo periodo di tempo che dipende dal tasso di umidità relativa e dalla ventilazione... e arrivano anche molto lontano (10/12 metri)”, come spiega il professor Alessandro Miani presidente di SIMA (Società italiana di medicina ambientale). Sempre il professor Miani spiega chiaramente l'importanza di monitorare continuamente la CO2, (diossido di carbonio, meglio conosciuta come anidride carbonica), per fare ciò vi è un dispositivo smart ampiamente collaudato. “Quando espiriamo liberiamo CO2 al pari di un aerosol di goccioline che, se siamo infetti, possono contenere il virus”. ( Miani, Rainews.it del 26/12/2021) Quando l'ambiente è saturo di CO2 l'aria è, diciamo così, “sporca”, da qui l'importanza della VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) per mantenere i livelli di CO2 sicuri.
Bisogna perciò ventilare l'ambiente e la sola apertura di porte e finestre non è sufficiente. Sempre da studi del Sima, si sa che “l'inquinamento atmosferico complessivo negli ambienti chiusi è 5 volte superiore a quello esterno”. (ohga.it 12/08/2022). Addirittura si arriva all'incredibile cifra di “36.000 morti all'anno negli edifici chiusi, case, uffici, mezzi di trasporto, scuole ecc.”, dovuti alla cattiva qualità dell'aria. (Ibidem). Insomma tutti gli studi in tutto il mondo dicono chiaramente che la VMC e la purificazione dell'aria sono in grado di risolvere il problema degli inquinanti all'interno degli spazi chiusi. Vi sono “dispositivi, stand alone, in grado di trattenere ed eliminare nanoparticelle fino a venti volte più piccole di Sars-CoV-2”. (Ibidem) E questi borghesi straccioni che fanno pur di non scucire neanche un dollaro d'argento, in inutili spese e destinare tutto alla produzione di profitto? riaprono le scuole con le classi sovraffollate, senza mascherine, al freddo e al gelo, manco fossimo a Betlemme. Identico discorso per i trasporti pubblici.
Sanità
Fiore all'occhiello della Repubblica italiana sorta dalla Resistenza, la sanità italiana non ha eguali al mondo. Ma è proprio così? Questa leggenda, purtroppo per i proletari, ha contagiato più del Covid. Basta una semplice disamina del carrozzone per rendersene conto. Prima di tutto non si può capire il disastro attuale se esso viene isolato dal contesto economico capitalista. La crisi della caduta tendenziale del saggio di profitto, con le sue tendenze e controtendenze, ha la necessità vitale di tagliare il monte salari rispetto al capitale costante. Il salario che viene aggredito maggiormente tra quello “diretto” e “indiretto”, è soprattutto il secondo, in quanto, in una certa misura, “ improduttivo”. Esso viene utilizzato per pagare diversi servizi e per il cosiddetto Welfare State, tra i quali rientra (oltre le pensioni ecc.) il SSN (Servizio Sanitario Nazionale). Soprattutto a partire dalla crisi dei subprime in avanti che, ovviamente, rientra in ciò che abbiamo appena detto, oltre alla bolla speculativa finanziaria, è scoppiata anche la bolla, per i tagliatori di teste, del welfare. Armati di cesoia han dato inizio a tagli strutturali.
Alcuni numeri rendono bene l'idea: In 10 anni (2007/2017) sono stati chiusi 200 ospedali, tagliati 70.000 posti letto (Salute S.p.A. Chiarelettere), il quotidianosanità.it parla di 45.000 posti; ridotto di 10.000 unità il personale medico e di 11.000 quello infermieristico. Il Sole24 ore del 4 settembre riporta le stime dei medici ospedalieri (Anaao) e degli infermieri (Fnopi): mancano 80.000 tra medici e infermieri. Vi sono due ostacoli però che impediscono di far fronte a questo fabbisogno: la mancanza di operatori già formati, ma soprattutto il tetto di spesa del personale che non deve superare il costo del 2004 a cui sottrarre l'1,4%. Il* bilancio *come regolatore dell'”azienda salute”. Tutti questi numeri sono per difetto. Elisabetta Papini candidata per Sinistra Italiana in una intervista a “Il Manifesto” del 28/08/2022, dichiara che, secondo gli ordini, mancano 63.000 infermieri e 40.000 medici. Tutti numeri diversi ma che evidenziano la mancanza di decine di migliaia di operatori.
Nel 2006 il saldo del SSN, era negativo per 6 miliardi; nel 2016 si era scesi a 976 milioni, raggiungendo quasi il pareggio di bilancio. La spesa per il personale è scesa, dal 2010 al 2016, del 6%. Gli investimenti nella sanità pubblica: dal 2001 al 2008 si registra un aumento del 14,8%; dal 2009 al 2017 c'è una striminzita crescita dello 0,6% (1) . A riprova dello stretto legame crisi/welfare. Nel senso che il secondo da elemosina, diventa elemosina dell'elemosina. Dopo lo tsunami del Covid, chiunque si aspetterebbe un intervento massiccio sul martoriato corpo della sanità. Invece chiunque perderebbe la scommessa. Dopo un momentaneo aumento della spesa di 6 miliardi nel 2021, per ovvie ragioni, si va di nuovo contro “la perduta gente”. Il banchiere dei banchieri rimette i conti in ordine e la spesa sanitaria, Covid o non Covid rientra nei binari delle compatibilità borghesi passando dal 6,6% del Pil nel 2023, al 6,2% del 2025. Ricordiamo che gli anni intorno al 2010 la spesa sanitaria rispetto al Pil viaggiava intorno al 7,3%. Ci fermiamo qui con i numeri, anche perché la Caporetto della sanità, appare sufficientemente chiara.
Naturalmente vogliamo sottolineare quella che è la strategia della borghesia di fronte a un bocconcino così appetitoso. La sanità è oramai un affare troppo grande per non curarlo con tutto il necessario “amore”. La sua privatizzazione viaggia speditamente verso uno splendido avvenire. E qui sono di nuovo le cifre (pardon) a dirci quanto questa privatizzazione sia importante: le spese per la cura e l'assistenza sanitaria diretta e intermediata (da fondi, casse sanitarie ecc.) nel 2019 sono arrivate alla considerevole cifra di oltre 45 miliardi di euro. (itinerariprevidenziali.it). Pensate: più di un terzo della spesa statale per il carrozzone sanità.
Dopo i milioni di morti passati e quelli futuri già messi in conto dal lugubre e vampiresco mondo capitalistico. Dopo i grandi affari delle Big pharma e dintorni che “riprendono” a scazzottarsi per il bottino, come se nulla fosse, basti vedere la causa di Moderna a Pfizer-BioNTech* *per i brevetti sui vaccini contro il Covid. Le disuguaglianze si amplificano come non mai, Oxfam international ancora a maggio di quest'anno denunciava che a seguito della pandemia ogni 30 ore c'è un nuovo miliardario e 1 milione di poveri in più. La festa è ricominciata, come se finora, per il proletariato e per le masse diseredate, si fosse trattato di un déjeuner sur l'herbe.
Ed allora che si alzano al cielo i lai di certa sinistra più o meno radicale e dei soliti pacifisti (o paciocconi). Bisogna applicare l'articolo 32 della costituzione! Quello che tutela (Sic!) la salute. Come l'articolo 1 “L'Italia è una Repubblica...fondata sul lavoro”. Come se le migliori costituzioni del mondo avessero mai impedito al proletariato di essere sfruttato, quando ha la “fortuna” di esserlo, e ai datori di lavoro, come amano chiamarsi, e che Marx giustamente chiamava: “prenditori di lavoro”, di sfruttare e di arricchirsi del lavoro della classe lavoratrice. Come se le migliori costituzioni del mondo impedissero a milioni di persone di continuare a morire di fame o di crepare sotto le bombe del “nemico”, che non è solo quello che ti spara ma anche quello che ti incita a farlo.
E c'è ancora Cappuccetto rosso, Elisabetta Papini quella di Sinistra Italiana, che crede nelle favole e che alla domanda del giornalista del Manifesto su come si finanzia la sanità senza ricorrere al privato risponde giuliva come la vispa Teresa: è facile: “riducendo le spese militari”. Oh, non averci pensato prima! E poi alla Nato chi glielo dice, tu? Mentre siamo nel bel mezzo di una guerra imperialista, e tutti corrono ad armarsi fino ai denti incrementando le spese militari, l'Italia si accinge ad aumentarle a oltre il 2% del Pil (35 miliardi!), nel rispetto degli accordi dell'alleanza di cui fa parte; mentre esplodono le contraddizioni del modo di produzione capitalista, vi è chi auspica, lasciando intatto l'involucro economico e i rapporti di produzione borghesi, una riduzione degli armamenti. Forse se andasse in chiesa a pregare per mettere d'accordo il diavolo e l'acqua santa avrebbe più fortuna.
Il compito dei comunisti oggi è più impegnativo che mai, la lotta di classe vede oggi il capitale più agguerrito che mai pur di contrastare la caduta del profitto di cui si diceva prima, e per fare questo non bada a “spese”. È capace di passare sopra il corpo del cadavere di sua madre, cioè mettere a repentaglio la vita stessa del pianeta. Per questo i rivoluzionari non possono e non debbono permettersi il “lusso” di perdere neanche una goccia della loro energia. La loro salute – come quella del proletariato, del resto - è preziosa, per la responsabilità che ogni comunista deve avere per se stesso e per il mondo futuro. “Sta quindi a noi comunisti internazionalisti presentare un'alternativa praticabile di opposizione generale al sistema” capitalista.
TLNote:
(1) gimbe.org La crisi di sostenibilità del SSN coincide con un prolungato periodo di grave crisi economica durante il quale la curva del finanziamento pubblico si è progressivamente appiattita, in conseguenza di scelte politiche che negli ultimi dieci anni hanno determinato una rilevante contrazione della spesa sanitaria. Nel decennio 2010-2019, il finanziamento pubblico del SSN è aumentato complessivamente di € 8,8 miliardi, crescendo in media dello 0,9% annuo, tasso inferiore a quello dell’inflazione media annua pari a 1,07% . In altre parole, l’incremento del FSN nell’ultimo decennio non è stato neppure sufficiente a mantenere il potere di acquisto.
P.S. The Lancet Covid
“The Lancet Covid commission”, “formata da 28 dei maggiori esperti mondiali in politiche e controllo delle malattie, ha definito la gestione della pandemia un enorme fallimento”. E se lo dicono loro bisogna credergli. A riprova di quanto dicevamo sopra sul numero dei morti, secondo il gruppo di esperti esperti le morti causate dal Covid sono state 17,9 milioni. Non ci soffermiamo ulteriormente sul lungo elenco di bacchettate (Vedere al riguardo repubblica.it del* 15 settembre 2022 e ilfattoquotidiano.it sempre del 15/09), se non per sottolineare ancora una volta il solito vizietto degli esperti, borghesi, che attribuiscono le responsabilità di tutto ciò a una entità astratta: il genere umano. Con un colpo di spugna l'unico responsabile, di questa catastrofe, il capitale e i suoi rapporti di produzione escono di scena con un grande applauso.
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