You are here
Home ›Dedicato a quei compagni/e confusi che vedono l'imperialismo da un occhio solo (e non sono pochi)
Cerchiamo di essere chiari. La guerra imperialista viene sempre combattuta su due fronti, uno aggredisce e, per forza di cose, l'altro viene aggredito. La posizione corretta per i marxisti è quella di non schierarsi nemmeno con la parte aggredita, fermo restando che l'unico vero “aggredito” è il proletariato di entrambi i fronti costretto a fare da carne da cannone. Poi, vai a sapere chi è l’aggredito. L'Ucraina perché attaccata o la Russia che attacca perché minacciata nei suoi interessi economici e ai suoi confini, dall'imperialismo avversario o in questo caso dall’imperialismo americano attraverso la Nato ?
Un comunista degno di tale nome non può assolutamente dire al proletariato ucraino di schierarsi con la sua borghesia nazionale – fiancheggiata da nazisti, è bene ricordarlo, se no è inutile anche criticare quei compagni che contro il green pass dividevano le piazze con Forza Nuova – per la difesa della patria, anche perché in quanto comunisti di difendere patrie ne faremmo volentieri a meno, visto che la società che vorremmo costruire non ne contempla l'esistenza. D'altro canto, il discorso inverso va fatto a tutti quelli che, in nome della denazificazione prospettata da uno che in realtà i nazi-populisti di tutta Europa li paga da sempre, da Alba Dorata a Marine Le Pen, appoggiano il fronte imperialista opposto: lo stesso di quelli che stanno compiendo massacri bestiali in terra ucraina, per quanto questi sostengano di continuo che sono tutte fake news occidentali. Parentesi: se è per questo ci sono nazisti che anche oggi dopo quasi 80 anni sostengono ancora che perfino la Shoah sia una fake news, quindi la negazione dei crimini di guerra da parte di chi li ha compiuti e dei suoi sostenitori, è roba vecchia come il cucco. Inoltre, a parte le stragi al fronte, Putin è responsabile della repressione del dissenso interno contro la guerra da lui stesso voluta: che tra l'altro, visto che lui si giustifica con la denazificazione e la difesa dei confini dalla minaccia della Nato, non è nemmeno la prima. In Cecenia cosa c'era da denazificare, quando invece mandava i soldati russi ad ammazzare e a farsi ammazzare per il petrolio? In Georgia i nazisti dov'erano? E in Siria, dove le bombe intelligenti russe, oltre a colpire le postazioni dell'Isis, falcidiavano la popolazione civile? I tre scontri citati sono stati scontri indiretti tra lui, in quanto rappresentante della borghesia russa (non cadiamo nella trappola della personalizzazione), e gli USA, ma non esiste neanche lontanamente che in nome di un antimperialismo a senso unico i comunisti appoggino chiunque purché nemico dell'America. È un errore già fatto da molti di loro in passato, per quanto chiamarli comunisti sia un complimento, errore - non da poco - che li ha portati ad appoggiare macellai del calibro di Khomeini, Milosevic e Saddam. Quindi bisogna partire da qualche presupposto necessario:
- La guerra la dichiarano i padroni, e la combattono e ci muoiono i proletari.
- Di chi aggredisce e di chi viene aggredito i comunisti se ne devono disinteressare. Ad essere aggredito, più che un fronte imperialista dei due in campo, è il proletariato di entrambi i fronti.
- L'antimperialismo è antimperialismo a 360 gradi e oltre all'esistenza del tentacolo più forte della piovra imperialista mondiale (quello americano), ne prevede altri più o meno forti come quello europeo, per ora costretto a prostrarsi di fronte all'alleato ma non sempre volentieri, quello russo e il più forte di tutti, quello cinese. A uno sguardo più attento, il vero scontro non è tra Washington e Mosca, ma tra Washington e Pechino. Basta pensare agli accordi commerciali tra i due paesi "eurasiatici" e alle manovre militari congiunte di qualche mese fa tra le forze armate russe e cinesi. Il fatto che la Cina, per ora, non applichi alle sue politiche imperialiste l'uso della forza militare non significa niente. L'esportazione di capitali sotto forma di imprese e infrastrutture e la conseguente dominazione economica, hanno messo un continente come l'Africa praticamente ai suoi piedi e sono già di per sé imperialismo.
- La denazificazione putiniana è una menzogna gigantesca: i nazisti Putin li pagava e loro ricambiano con affetto. Di nazisti, per quanto contino meno che tra le forze ucraine, ne combattono anche coi russi in Ucraina e in Donbass. Se poi guardiamo in casa nostra, a Trieste ad esempio, Tuiach – leader di Forza Nuova molto attivo contro il green pass – il primo giorno di guerra se ne andava in giro per la città con la bandiera russa sulle spalle.
- L'unico modo per fermare la guerra imperialista ricade sulle spalle del proletariato, al fronte e a casa. Al fronte già sappiamo come, in casa con scioperi, con il blocco della produzione bellica e degli altri settori per non lasciare a scioperare soltanto gli operai delle fabbriche di armi e infine, come hanno fatto già in Grecia o a Pisa, impedendo alle armi stesse di salire su un aereo e arrivare nel teatro di guerra, camuffate magari da aiuti umanitari. Fermo restando che ci si sbarazzerà definitivamente delle guerre col crollo per mano dei lavoratori della società capitalista che le scatena.
Questo, almeno per un internazionalista, è essere comunisti. Il resto è accodarsi alla propaganda bellica da una parte e dall'altra, e portare acqua al mulino della guerra.
IBInizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Anti-CPE movement in France
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.