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Home ›USA: due anni di scioperi
Gli ultimi due anni hanno visto un aumento del numero di scioperi negli Stati Uniti, aumento che arriva in un momento in cui tale numero era a un minimo storico. Anni di salari compressi, combinati con la frammentazione della forza lavoro e il relativo declino dell'industria hanno prodotto condizioni sfavorevoli per gli scioperi. Gli agenti attivi nella soppressione della lotta li ritroviamo anche all'interno del sindacalismo. Negli Stati Uniti, questi sono l'AFL-CIO e il Partito Democratico. Parte del motivo per cui il numero di scioperi è a una sola cifra all'anno è l'ostruzione attiva da parte dei sindacati, che fanno accordi con i capitalisti evitando le lotte. Questo peggiora la situazione dei sindacati perché senza scioperi non c'è alcuna minaccia per i capitalisti e nessuna ragione per fare un accordo con una forza che non appare pericolosa. Le condizioni attuali non sono comunque condizioni permanenti e le forze politiche tradizionali possono contenere le agitazioni attraverso i mezzi politici standard solo fino a un certo punto.
Accanto alla carenza di manodopera infatti ci sono tendopoli piene di lavoratori che probabilmente non rientreranno presto nella forza lavoro attiva. Più di cento milioni di adulti in età lavorativa non sono più occupati, per scelta o altro.(1) Ci sono molte ragioni per cui i lavoratori sono arrivati a un punto di rottura con i padroni. Mentre un numero enorme di lavoratori sono disoccupati, quelli che lavorano affrontano regimi di super-lavoro, austerità e limitata libertà di movimento o di riunione.
Nei media oggi la borghesia sembra prestare un po' più attenzione agli scioperi che negli anni passati. Questo è un fenomeno insolito, dato che le lotte sindacali sono tra le notizie meno coperte nella sfera dei media statunitensi. Questa attenzione ha in parte a che fare con la fazione democratica che ha ancora bisogno che i lavoratori continuino a votare per loro. Sono disposti a qualsiasi cosa pur di assicurarsi che il loro gregge non si allontani. Solo in rari casi i lavoratori si ribellano ai capi del sindacato e al partito al potere che li controlla. E' infatti un apparato dotato di grande esperienza nel prendere il controllo delle lotte sociali.
Nel 2020, ci sono state circa otto interruzioni del lavoro nelle grandi aziende. Il 2021 ha visto questi numeri salire alla fine di ottobre a 19. Ci sono stati scioperi nell'istruzione, nella sanità, nell'industria mineraria, nella cantieristica navale e nella produzione alimentare. Al momento in cui scriviamo, i più grandi scioperi degli ultimi due anni sono stati al cantiere navale Bath Iron Works nel Maine e lo sciopero alla John Deere.
Le questioni relative allo sciopero alla Bath Iron Works riguardavano le proteste per una dozzina di concessioni fatte e che comportavano modifiche all'anzianità e l'assunzione di "subappaltatori". Hanno scioperato 4.300 membri della International Association of Machinists and Aerospace Workers (IAM) Local S6. Bath Iron Works impiega circa 6.800 lavoratori in uno dei più grandi cantieri navali degli Stati Uniti. Dopo un mese di sciopero, lo IAM ha negoziato un accordo con minime concessioni sulle ferie pagate e i sistemi di "premio", senza affrontare le questioni centrali riguardanti l'anzianità e i subappalti.
Più recentemente i lavoratori della John Deere, circa 10.000 sparsi in 14 diversi stabilimenti in Iowa, Illinois, Kansas, Georgia e Colorado, hanno iniziato uno dei più grandi scioperi degli ultimi due anni. Al centro del la lotta c'era la scala salariale a più livelli dell'azienda e il sistema di aumenti salariali legati alle prestazioni. I lavoratori devono infatti aumentare continuamente la loro produzione e trovare nuovi modi per produrre di più se vogliono ottenere aumenti salariali. Non riuscire ad aumentare la produzione può portare a perdite nella paga. I nuovi assunti nel livello basso vedrebbero i loro piani pensionistici sostituiti con un più rischioso schema 401k (2).
Un lavoratore, citato nel Guardian, ha descritto il loro sciopero come la "...sommatoria di anni di movimento salariale negativo e probabilmente sarebbe avvenuto in occasione dell'ultimo contratto se non ci fossero stati i licenziamenti"(3).
Il primo contratto è stato presentato ai lavoratori nel solito stile della United Auto Workers (UAW), sotto forma di un riassunto del contratto, il cui testo completo di solito non viene condiviso con i lavoratori. I lavoratori hanno votato contro la prima offerta di contratto, cosa normale viste le tattiche usate dall'UAW quando vogliono forzare i lavoratori ad accettare un contratto. Con diversi piccoli aggiustamenti, l'UAW è riuscita a far passare l'offerta finale (che era quasi identica alla prima offerta). Il modus operandi dell'UAW è che "se i lavoratori non accettano al primo tentativo, prova e riprova ancora".
Il contratto include un aumento salariale del 10% distribuito nel corso di sei anni, con ulteriori aumenti salariali del 5% nel 2023 e 2025. Ha lasciato però fuori la sostituzione delle pensioni con i piani 401k per i nuovi assunti e mantiene intatte le scale salariali a più livelli. I lavoratori avrebbero potuto chiedere di più, ma con le vacanze incombenti e il margine di sostegno in calo ad ogni voto di ratifica, il contratto alla fine doveva essere approvato.
Le condizioni di lavoro più vergognose sono state evidenziate dallo sciopero dei lavoratori della Frito-Lay. Nella fabbrica vige un regime di straordinari forzati permanenti in cui gli operai lavorano a volte un mese intero senza un giorno di riposo. Con i salari stagnanti da 15 anni l'unico modo per i lavoratori di ottenere una paga maggiore è fare più straordinari. Il Bakery, Confectionery, Tobacco Workers and Grain Millers International Union (BCTGM) ha negoziato un contratto che mantiene gli straordinari obbligatori, ma ora garantisce un giorno libero a settimana e dà loro un aumento salariale del 4% nei prossimi due anni di contratto.
I lavoratori della Warrior Met Coal di Brookwood, Alabama, sono in sciopero dal 1 aprile 2021. Le rimostranze riguardano salari più alti, una migliore programmazione dei turni e più tempo libero. Nel 2015 la miniera è andata in fallimento ed è stata rilevata dal fondo avvoltoio Blackrock. La miniera produce carbone per la produzione di acciaio. Il fallimento ha visto i lavoratori subire colpi ai salari e la fine delle pensioni. I lavoratori al momento hanno abbassato la testa e incassato in modo da preservare i posti di lavoro. Avendo però salvato l'azienda e la miniera sentivano che gli era dovuto di più. Dopo un lungo sciopero, la United Mine Workers of America (UMWA) sta lavorando per una sconfitta. La compagnia ha recentemente ottenuto un’ordinanza dal tribunale per sgomberare gli ingressi della miniera e per rendere più facile l'entrata e l'uscita dei crumiri. Sono stati riportati tre assalti con autoveicoli contro i lavoratori sulla linea di picchetto che hanno esacerbato la rabbia degli scioperanti creando ulteriori tafferugli intorno all'entrata. Sembra che lo sciopero durerà fino al prossimo anno.
Per la maggior parte degli ultimi quarant'anni difficilmente negli Stati Uniti un contratto sindacale è stato per i lavoratori qualcosa di più che un elenco di concessioni. In alcuni di questi scioperi i padroni hanno dovuto restituire qualche briciola. Anche nell'epoca attuale la classe capitalista ha bisogno della sua macchina sindacale. Gli Stati Uniti hanno uno dei movimenti sindacali più antichi del mondo industrializzato e tuttavia i lavoratori devono ancora lottare per ottenere un giorno libero alla settimana e questo non è dovuto a alla mancanza di propensione alla lotta.
È rincuorante vedere i lavoratori che ricominciano a lottare dopo anni di resa. Nel corso dell'epoca imperialista i sindacati sono diventati sempre più inseparabili dalle strutture di potere con cui contrattano. Man mano che la crisi del capitalismo avanza, le possibilità per i lavoratori di ottenere concessioni o riforme dalla borghesia si restringe, ma non esclude l'occasionale riforma o concessione se questo diventa necessario per il benessere del sistema. Ma nessuna piccola vittoria nelle lotte quotidiane dei lavoratori potrà portare alla rivoluzione. Le strutture del potere capitalista, sotto forma di sindacati, diventano più utili ai capitalisti proprio durante i periodi in cui la crisi si acuisce, la società è sconvolta e i conflitti imperialisti si intensificano.
Se i lavoratori cominciano a staccarsi da queste strutture borghesi di gestione del lavoro, a lottare per una propria consapevole autonomia politica e a non rinunciare a usare lo sciopero come arma, potrebbero tornare ad essere una possente forza sociale. Dato che i padroni devono accumulare capitale, devono anche creare le condizioni che permettano di continuare lo sfruttamento dei lavoratori. L'ordine capitalista è transitorio così che anche le condizioni che danno il potere ai capitalisti alla fine dovranno cambiare.
Con l'intervento coerente delle forze rivoluzionarie ancora sparse e in formazione, i lavoratori possono riprendere le forme organizzative che storicamente si sono dati: assemblee dei lavoratori, comitati di sciopero e consigli dei lavoratori. Le dimensioni e la portata delle forze della repressione statale, agenzie di spionaggio, eserciti e polizia, riflettono il potenziale rivoluzionario della classe.
ASm, Gruppo Operaio Internazionalista, dicembre 2021Articoli precedenti:
- Report from the Kellogg's Workers Strike
- USA: "Striketober", un'ondata di scioperi senza precedenti
(1) BLS. Labor Force Statistics from the Current Population Survey, 2021. bls.gov
(2) Negli Stati Uniti, il piano 401k è un conto pensionistico a contribuzione definita sponsorizzato dal datore di lavoro (…) Il finanziamento viene direttamente dalla busta paga dei dipendenti e può essere compensato dal datore di lavoro. (Wikipedia.org)
(3) Sainato, Micheal. I lavoratori della John Deere scioperano per un trattamento inadeguato. Guardian, 14 ottobre 2021. theguardian.com
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