Il blocco e le restrizioni causate dal Covid hanno prodotto una situazione piuttosto insolita per la TCI. Abbiamo quasi interrotto gli incontri faccia a faccia, anche se siamo riusciti a partecipare a vari cortei, presidi, manifestazioni e abbiamo avuto un piccolo numero di incontri in luoghi differenti – sempre con il rispetto del criterio del distanziamento fisico. Abbiamo ridotto le nostre pubblicazioni fisiche, perché al momento non abbiamo molte opportunità di distribuirle - anche se, ancora una volta, siamo riusciti a intervenire con volantini e documenti in alcuni scioperi, come quello della scuola, cortei, come quello di Modena contro la repressione, etc. diffondendo materiale come il volantino prodotto congiuntamente dai compagni dell'Internationalist Workers' Group e Klasbatalo in Nord America in risposta all'omicidio di George Floyd e all'ondata di proteste scatenate da esso.

La riduzione delle opportunità di incontri fisici aveva portato a un aumento della nostra attività online. Internet è naturalmente uno strumento di comunicazione molto utile. Permette alle organizzazioni rivoluzionarie di entrare in contatto con persone che si trovano in luoghi dove non ci sono militanti. Abbiamo tenuto più incontri su internet, il che ha permesso ai compagni di diversi paesi e regioni di interagire in un modo che non è possibile con gli incontri fisici. Ci siamo anche concentrati a pubblicare più del solito sul sito web e a cercare di condividere i nostri contenuti, compresi alcuni scritti da simpatizzanti, sui social media. Ora stiamo avviando l’esperienza delle assemblee pubbliche su Zoom.

Naturalmente, molti dei nostri simpatizzanti e dei nostri contatti, e le persone che non conosciamo che leggono ciò che pubblichiamo, hanno trascorso più tempo su internet a causa delle restrizioni di Covid, leggendo, pensando e discutendo l'analisi dell'ICT.

Forse è su aspetti della situazione mondiale che la gente cerca prospettive, sia che si tratti della responsabilità del capitalismo per l'ascesa di virus come il Covid e la catastrofe ecologica che sta devastando il pianeta; sia che si tratti delle conseguenze sociali ed economiche per un'economia capitalista globale in profonda crisi economica e appesantita dal debito; le guerre per procura imperialiste che continuano in concomitanza con il minaccioso inasprimento della rivalità tra la perdurante superpotenza statunitense e la crescente sfida della Cina; o semplicemente la prospettiva in declino per i lavoratori salariati del mondo e per la maggioranza dell'umanità, che di per sé indica la necessità che il sistema capitalistico del profitto sia sostituito da una comunità mondiale che decida da sola cosa e come produrre sulla base del bisogno sociale e dell'impatto sull'ambiente in generale. Questo, naturalmente, non può essere fatto senza una rivoluzione politica e sociale e senza un'organizzazione rivoluzionaria in grado di esercitare una chiara guida politica e pratica. Questo è ciò a cui la TCI sta lavorando.

Ed è per questo che, al di là del crescente numero di lettori di internet, negli ultimi mesi siamo stati incoraggiati da un numero crescente di persone che ci hanno contattato per discutere, per aiutare e per unirsi alle organizzazioni che compongono la TCI. Quest'ultima è una decisione importante: come dice la frase famosa: "è un piccolo passo per l'individuo", ma alla fine porterà a "un salto gigantesco per l'umanità".

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Pubblichiamo in una varietà di formati. Oltre alle pubblicazioni cartacee delle organizzazioni costitutive dell'ICT, il nostro principale strumento di pubblicazione è il sito web - leftcom.org. Se vi piace la nostra produzione, se leggete i nostri articoli e pensate che stiamo dicendo cose sensate, allora, per favore, considerate la possibilità di aprire un dialogo con noi. Potete contattarci in molti modi diversi via mail, FB, le varie aree del sito dedicate al confronto, etc.