Cento anni dopo... ancora bolscevichi

Cosa è stata la rivoluzione?

Nell’Ottobre del 1917 la classe lavoratrice di un paese imperialista per la prima, e per ora unica, volta nella storia prese il potere politico nelle proprie mani. Nel cuore della prima guerra mondiale il proletariato russo, guidato dal Partito Bolscevico, dimostrò al mondo intero che il capitalismo poteva essere rovesciato, che una rivoluzione mondiale era possibile.

La libertà cominciò a scorrere viva nelle strade. Tutto sarebbe stato dei lavoratori. Non più sfruttati e non più sfruttatori ma la piena uguaglianza economica e sociale. La produzione sarebbe finalmente stata indirizzata a soddisfare i bisogni collettivi - non più a produrre profitto per pochi sfruttando e condannando alla miseria le grandi masse, come del resto accade tutt’oggi.

Perchè è stata sconfitta?

La Rivoluzione Russa venne subito e con estrema chiarezza vista come la prima tappa di una rivoluzione mondiale: o il fuoco della rivoluzione sarebbe divampato nel mondo, a partire dall’Europa, o la rivoluzione sarebbe stata dapprima accerchiata e poi sconfitta.

Questo era chiaro a tutti, questo è quanto accadde.

I giovani partiti rivoluzionari d’occidente ed oriente erano troppo giovani ed inesperti per guidare le rivoluzioni nei propri paesi. Negli anni che vanno dalla repressione della rivoluzione spartachista tedesca del 1919 alla repressione della rivoluzione cinese del 1927 il movimento proletario internazionale subì una lunga serie di sconfitte che condannarono la Rivoluzione Russa all’isolamento. Questo mentre all’interno affrontava prima una violentissima guerra civile contro le potenze imperialiste del mondo intero, coalizzate contro la rivoluzione che le minacciava, e poi condizioni economiche che definire drammatiche è troppo poco.

La rivoluzione si accartocciò su se stessa. Stalin fu l’interprete di un processo controrivoluzionario che portò la Russia a ridefinirsi (contrabbandando il capitalismo di stato come socialismo in un solo paese), tale passaggio fu definitivamente sancito dalla sua partecipazione come predone imperialista tra predoni imperialisti alla Seconda Guerra Mondiale.

Perchè la rivoluzione è a tutt’oggi attuale e necessaria?

Perché oggi come allora il capitalismo è morte, miseria e distruzione. Il sistema del profitto e dello sfruttamento marcia a tappe forzate verso la barbarie, la guerra, la distruzione ecosistemica.

Il proletariato, la moderna classe dei lavoratori, dei disoccupati, degli sfruttati, è e rimane l’unico soggetto che possa rovesciare una volta e per tutte il sistema, aprendo le porte ad un nuovo ordine sociale fondato sulla rottura tra capitale e forza lavoro, sulla parità economica e sociale, sulla comunanza dei mezzi di produzione, sul soddisfacimento dei bisogni collettivi nel rispetto dell’ambiente.

La crisi spinge sempre più in basso le condizioni proletarie e presto nuove esperienze di lotta emergeranno.

Ma ogni rivolta è destinata ad esaurirsi nel sistema se non trova al proprio interno una guida autenticamente rivoluzionaria e internazionalista. Per questo, noi che riteniamo di essere uno dei nuclei del futuro partito rivoluzionario, affermiamo che l’unico modo per raccogliere il testimone della Rivoluzione Russa e con esso per dare una nuova prospettiva di speranza e lotta alle nuove generazioni, è abbracciare la militanza internazionalista, operare concretamente per costruire le condizioni affinché le prossime sollevazioni non siano il preludio di nuove sconfitte ma l’alba di un mondo finalmente nuovo.

Il mondo sarà nostro, di tutti noi sfruttati, se solo avremo la capacità di prendercelo.

La rivoluzione è possibile, il comunismo è necessario.

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Martedì, November 7, 2017