Leggende e realtà (e una rettifica)

Un articolo, “Revisionismo di destra e di ‘sinistra’”, pubblicato sul nostro sito ai primi dell’anno, ha provocato la reazione da parte di “Programma” a causa della errata virgolettatura (nell’articolo citato) di una frase che veniva poi attribuita, altrettanto erroneamente, ad un vecchio articolo dello stesso “Programma”. Da ciò l'aspra critica a noi rivolta, definiti i “battaglini”, ritenendoci autori di un “livoroso e calunnioso attacco” che ai programmisti attribuirebbe, così scrivono, “posizioni contigue al revisionismo e negazionismo”. Questo pur ammettendo che il nostro articolo “non si discosta da quanto abbiamo sempre sostenuto contro le dinamiche dell’imperialismo dominante”.

Precisiamo: sia nel passato sia nell’articolo in questione non vi è stata alcuna manipolazione e/o alterazione intenzionali, e soprattutto non è stato mai detto da alcuno di noi che i programmisti (e lo stesso Bordiga) abbiano sostenuto il negazionismo. Né tanto meno nessuno di noi ha mai inteso cimentarsi in un esercizio di attacco a “Programma” con quel fine. Abbiamo semmai registrato un certo consenso “negazionista” da parte di alcuni elementi (come per esempio il gruppo “La vecchia talpa” con alla guida Pierre Guillaume) a loro dire “vicini” al pensiero di Bordiga che – lo ripetiamo – non fu invece affatto un “negazionista”. Anche se – questo va detto – certe sue “simpatie” per una vittoria del blocco imperialista nazi-fascista lasciarono perplessi molti compagni... Ad ogni modo, è per noi importante che nessuna “leggenda”, né da una parte né dall’altra, possa oscurare o mistificare il tragico snodarsi di accadimenti nei quali il capitalismo sotto ogni bandiera ci mostra il suo vero volto terrificante, grondando sangue da ogni suo poro.

Tutto il nostro articolo testimonia quanto sopra detto, attribuendo la responsabilità dello sterminio di milioni di esseri umani non unicamente al nazismo ma all’intera borghesia internazionale. La quale ebbe modo di offrirci, prima-durante-dopo, una lunga serie di imprese criminose di varia natura, ancora oggi all’ordine del giorno. Inoltre va precisato che nell’articolo, a proposito della tematica di un “revisionismo storico” riguardante quello “olocaustico”, il nostro commento critico era centrato sul libro di Paul Rassinier (Ed. Graphos 1996): “Menzogna di Ulisse”. Un autore vantante, appunto, un passato nella “sinistra” ufficiale e nella “resistenza francese della prima ora”, e fra i primi a mettere in dubbio la veridicità dell’Olocausto (che noi preferiamo chiamare Shoah, termine ebraico che significa “distruzione”) e della esistenza delle camere a gas.

E da lì (da quella... “sinistra”, semmai) che prenderà corpo la tesi (ambiguamente accarezzata da altri e poi cavalcata da altri ancora, questa volta a “destra”…) di una tendenziale montatura costruita da un imperialismo a danno di un altro, con l’intento di criminalizzare l’uno e glorificare l’altro, impedendo al popolo tedesco di rialzare la testa.

Ci scusiamo, dunque, con Programma e con chi ci legge per il lapsus commesso, non avendo chiarito meglio una questione che fu al centro di una diatriba (in verità una delle tante) intercorsa anni fa tra i programmisti e un gruppo dei suoi tanti fuoriusciti. Per una banale svista, di cui ci rammarichiamo, abbiamo attribuito a Programma una frase contenuta, invece, in un documento redatto da uno di quei gruppi (1), duramente polemico con l'organizzazione originaria. Questo non vuol essere una giustificazione, ma la spiegazione di uno spiacevolissimo incidente.

Concludendo: la nostra denuncia è sempre stata diretta, a chiare lettere, contro una comune responsabilità del capitale in una guerra scatenata da contrapposti interessi di blocchi imperialistici, entrambi portatori di atrocità e di bestiali fenomeni di criminalità contro l’intera umanità. Da contrastare entrambi e non tifando, sotto sotto, per l’uno o per l’altro, in solitaria attesa del domani...

(1) sinistracomunistainternaz.it

Domenica, July 9, 2017