Qualche giorno fa ci è arrivata la notizia dell’ennesimo caso di repressione dello stato per conto dei padroni: Fulvio Di Giorgio, militante del SI Cobas, è stato condannato a 4 mesi (con la condizionale) di carcere per resistenza a pubblico ufficiale. La condanna è legata alla partecipazione, insieme ai lavoratori delle cooperative, ad un picchetto durante uno sciopero nel 2009, intrapreso dagli operai per difendere il salario, il posto di lavoro e la dignità elementare di essere umano - in questa società sempre subordinata alla leggi del profitto - in un settore di lavoro dove la dittatura padronale, oltre ai lavoratori, si mette sotto i piedi la stessa legalità borghese.

Tenendo ferme le posizioni che ci hanno sempre contraddistinti sulla questione sindacale, non possiamo che esprimere tutta la nostra solidarietà di classe per un compagno che conosciamo bene e che si è sempre distinto per la determinazione nel portare avanti le lotte a difesa del proletariato, contro i sempre più frequenti ed infami attacchi del capitale. A Fulvio, dunque, va la nostra solidarietà, così come a tutte le vittime della repressione borghese.