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Home ›Gli studenti di Ostia ancora in lotta!
Dopo l’Enriques, occupano stamane a Ostia gli studenti del liceo classico “Anco Marzio”, dell’ITIS “Faraday”, dell’ITIS “Toscanelli”, del liceo scientifico “Labriola”. Ormai, in migliaia, quindi tutta una generazione di studenti ostiensi è in stato di agitazione. Sono state bloccate per alcune ore via Cristoforo Colombo, all’altezza dell’EUR, e via Tuscolana, sebbene il XIII municipio, quello di Ostia e dintorni, sia indubbiamente quello più combattivo.
E’ evidente oggi che il movimento studentesco, che è cresciuto nelle aule dell’Enriques Occupato durante le festività, attraversa quasi tutte le strutture scolastiche del territorio, e quindi esprime il disagio e la rabbia di una generazione intera di studenti. Durante le festività l’Enriques Occupato ha ospitato diversi momenti assembleari, in cui gli studenti e i giovani di Ostia hanno potuto riconoscere nei problemi particolari legati alle loro singole sedi, nei racconti di ordinaria precarietà occupazionale, nei momenti di studio ed approfondimento, il disagio e il bisogno di lottare di una intera generazione.
Questa maturazione e questa forza si è espressa finalmente anche nelle altre scuole, con una rottura con certe strutture frenanti, quali i Giovani Democratici che, come noto, mettono in primo piano la difesa della legalità borghese.
Durante il ponte noi internazionalisti abbiamo tenuto un corso di marxismo all’Enriques Occupato, in cui si è cercato di affrontare due nodi a nostro parere cruciali: il fatto che il capitalismo non è sempre esistito e che entrando in crisi, pone in essere le condizioni per il suo superamento; il fatto che il superamento del capitalismo presuppone l’affermazione di condizioni rivoluzionarie, e che innescandosi non sfociano in rivoluzione, senza un forte indirizzo rivoluzionario in grado di incidere sugli eventi; quindi come si lavora per il rafforzamento dell’indirizzo rivoluzionario fin da ora.
All’Enriques Occupato, il finesettimana si è svolta una assemblea che ha ospitato un centinaio di delegati dalle scuole di tutta Italia. Gli studenti hanno ribadito la necessità di superare la logica studentista, per cercare un confronto con i lavoratori, i precari, i disoccupati.
Ora ci appelliamo agli studenti di Ostia, e a tutti gli studenti in mobilitazione, perché sia non solo annunciato, ma compiuto un passo in avanti.
Studenti! La vostra lotta, contro il disegno di legge ex-Aprea, contro i tagli del Governo all’istruzione, non può esprimersi rincorrendo una serie di date. La vostra lotta deve assumere una logica a lungo termine, perché nessuna singola manifestazione studentesca, lo sappiamo, potrà contenere l’aggressione del governo! Solo una lotta dura e duratura, che sappia abbracciare gli interessi di tutti i lavoratori, precari, disoccupati, potrà opporsi seriamente al Governo.
Il passo in avanti, la lotta che vada al dilà degli studenti, deve darsi delle scadenze e degli obiettivi, perché all’aggressione a 360° portata avanti dal Governo, si risponda come una componente della classe sfruttata! Come fare? Noi internazionalisti vi suggeriamo di promuovere la lotta fra le masse proletarie di Ostia, per iniziare, una assemblea pubblica in una delle scuole occupate in cui iniziare a preparare il terreno per uno scontro generalizzato contro i tagli e l’attacco del Governo dei Tecnici che rappresentano le istanze di conservazione del capitalismo in crisi. Siamo disposti a sostenervi nei limiti delle nostre forze in questo lavoro. Questo potrebbe diventare un primo passo verso una nuova unità fra lavoratori, disoccupati e studenti. Non giriamoci attorno. Sappiamo che una lotta vera contro la legge ex-Aprea, o diventa una lotta contro tutta la logica del governo dei tagli, nonché una lotta contro la logica del profitto e il capitalismo, o è destinata alla sconfitta, perché le forze dei soli studenti non possono fermare il disegno di rapina del Governo.
A Ostia, voi studenti, siete stati i primi a reagire contro il Governo: avete quindi una responsabilità, quella di unirvi alle masse sfruttate, anche se ancora stentano a scendere sul terreno di una ripresa della lotta di classe. Tutta Ostia vi guarda, in quanto costituite a tutti gli effetti un primo momento di rottura, giacché le masse lavoratrici stentano ancora a reagire. Continuate la lotta! Non chiudetevi nelle vostre scuole! State nel tessuto sociale con chiunque intenda impugnare la lotta contro la logica del profitto e del capitale! Penetrate nella società con entusiasmo e determinazione, generalizzate la ribellione, per dare forza alla lotta di classe contro i padroni e i loro governi o altrimenti resterete isolati, e quindi sconfitti.
Sia il vostro motto lo stesso di tutta la storia della lotta di classe, aldilà dei confini nazionali, per un mondo libero dal giogo capitalista: “Da ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni!”
Giovani del Partito Comunista Internazionalista
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