Aggiornamento sulla situazione in Wisconsin

Con 18 voti a favore e 1 contrario, la sera del 9 marzo il senato dello Stato del Wisconsin ha approvato una legge che elimina il diritto alla contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici. La legge è stata approvata aggirando i vincoli di quorum, dopo essere stata separata dalla più ampia legge finanziaria di austerità, tutt'ora in corso di approvazione. La contrattazione collettiva cesserà definitivamente verso la fine della settimana, quando il governatore firmerà la riforma. La parte della legge 11 relativa alle misure di austerità sarà approvata separatamente a stretto giro. Questo è un attacco diretto contro ogni lavoratore nello stato e una una testa d'ariete usata dai padroni nella loro lotta per comprimere il costo del lavoro a livello nazionale. Si tratta inoltre di un ulteriore inasprimento della lotta per il potere tra le varie fazioni della borghesia, Repubblicani e Democratici, in quanto la distruzione dei sindacati nel settore pubblico distruggerà la base di finanziamento per le campagne elettorali del Partito Democratico, ora all'opposizione.

Ai lavoratori le nuove norme impongono un grosso taglio salariale, un massiccio taglio ai servizi sociali e il licenziamento aperto di più di 20'000 lavoratori, che vedranno il proprio lavoro privatizzato o eliminato. Già ora ci sono 4'000 posti di lavoro vacanti nei servizi assistenziali dello stato che non saranno mai coperti. Molti lavoratori statali che si avvicinano all'età pensionabile stanno andando in pensione en masse, prima che le misure di austerità entrino in vigore.

La radice di questa crisi è nel calo delle entrate dello stato. Il calo è di duplice natura:

  1. prima di tutto, il governo federale si è rifiutato di sostenere gli stati, impegnandosi invece in spese militari senza fine;
  2. inoltre, la struttura fiscale statale non permette di aumentare le tasse per i ricchi e quindi si basa sulle tasse prelevate direttamente dalle buste paga dei lavoratori, sulle imposte immobiliari sulle case dei lavoratori, sulle lotterie create per fregare i poveri e spingerli a comprare biglietti, sulle imposte indirette punitive soprattutto per i più poveri.

Quindi, la crisi delle entrate statali, basate principalmente sulle tasse pagate dei lavoratori, si spiega con il crollo del valore degli immobili e dei salari dei lavoratori. Gli Stati Uniti hanno una religione basata sul “diritto” alla proprietà privata, che interpretata correttamente significa diritto della classe capitalista di privare i lavoratori della loro ricchezza e della loro proprietà. Le crisi economiche capitalistiche non sono atti di natura che devono essere accettati come si accetta il fatto che un tornado si è scatenato su una cittadina. C'è una causa, e la causa è la caduta del saggio del profitto in tutto il mondo. È una crisi esacerbata dalla tendenza alla guerra imperialista generalizzata.

Il WEAC, il sindacato degli insegnanti, ha detto agli insegnanti di continuare ad andare al lavoro e riservare i picchetti solo per il fine settimana. Il sindacato cerca di prevenire un altro sciopero a gatto selvaggio degli insegnanti della scuola pubblica. Nelle proteste c'è stato un contributo massiccio e in gran parte spontaneo degli studenti delle scuole superiori e delle università. La federazione regionale dei sindacati, la South Central Labor Federation, ha dato formalmente l'okay alla possibilità di uno sciopero generale con i loro 97 sindacati membri, mentre i dirigenti tentavano di neutralizzare le spinte dei lavoratori per entrare in sciopero. Decine di migliaia di lavoratori affollano le strade da oltre tre settimane. La prima protesta cominciò con circa 20'000 persone e il numero crebbe presto fino a 50-100 mila lavoratori. Quando fu approvata la legge che termina la contrattazione collettiva, i lavoratori urlavano slogan incitanti allo sciopero generale. Le teste più fredde che tentavano di mantenere il controllo della situazione sono riuscite a deviare questo sentimento.

L'ossatura delle proteste è certamente costituita dagli insegnanti e dagli studenti, ma c'è un'enorme solidarietà da ogni settore del pubblico impiego. Enormi contingenti del settore privato, pur inquadrati dai sindacati, si sono mossi in solidarietà. Un movimento di protesta si è successivamente diffuso in tutti gli Stati Uniti, palesemente in difesa della contrattazione collettiva tra il padrone statale e i sindacati, ma sulla base del riconoscimento da parte dei lavoratori di non poter sostenere nessuna ulteriore misura di austerità.

Sabato prossimo, 12 marzo, gli agricoltori muoveranno i loro trattori in convoglio verso la capitale statale per protestare in solidarietà con i sindacati e contro i tagli alle scuole rurali e ai servizi sociali. I tagli all'assicurazione sanitaria statale, “BadgerCare”, escluderanno un enorme numero di poveri dall'accesso alle cure mediche. Ciò avrà un serio impatto anche sugli agricoltori, che devono pagare le proprie assicurazioni e quindi dipendono pesantemente sul programma BadgerCare sostenuto dallo stato, che permette alle persone di pagare di tasca propria tariffe più basse per l'assicurazione sanitaria, rispetto alle offerte delle compagnie private.

I servizi assistenziali dello stato saranno privatizzati. Ogni forma di assistenza potrebbe alla fine essere affidata ad aziende private affinché la amministrino, o più propriamente la svuotino. Tutti gli studenti della scuola pubblica stanno per perdere 500 $ di fondi, per ogni scolaro e per ogni anno. Le “scuole charter” (“autonome”, ma con fondi pubblici) saranno ancora espanse per svuotare ulteriormente le casse pubbliche, riempiendo le mani delle corporazioni private che stanno ora rilevando le scuole pubbliche in tutta la nazione. Non ci sono dati che possano suggerire che le scuole charter abbiano prestazioni affatto diverse dalle scuole pubbliche, perciò non si tratta di avere una istruzione migliore, ma si tratta di un furto capitalista delle entrate pubbliche in nome della “libera impresa” e della “competizione”. Questo rappresenta il ridimensionamento e la dequalificazione della forza lavoro e un enorme attacco ai salari.

Le centrali elettriche gestite dallo stato stanno per essere cedute con contratti senza gara (“no bid”) a compagnie private, come tornaconto ai sostenitori della fazione borghese attualmente al governo. Tra le centrali da privatizzare ce n'è una nucleare e molte altre a carbone. I fondi per i trattamenti delle acque reflue saranno tagliati e l'acqua delle falde non sarà più controllata come in passato per le tossine biologiche e quelle artificiali.

Nonostante le dichiarazioni intransigenti da tipico idiota capitalista, il Governatore Walker ha condotto negoziati con il Partito Democratico sulla questione della contrattazione collettiva, come mostra il rilascio delle sue recenti email ad alcuni dirigenti democratici. Per dare una idea della stupidità e dell'arroganza di un tipico borghese americano, Walker crede onestamente che dio in persona gli dica cosa fare (si vede che dio negli USA è un iper-calvinista destrorso).

I democratici e il loro apparato sindacale sono completamente d'accordo sul sacrificio da imporre ai lavoratori, che possono essere gettati sotto il bus, conservando però una parvenza di contrattazione collettiva, giusto per continuare a finanziare i loro forzieri elettorali e continuare a girare a loro favore i voti durante le campagne elettorali. Quello di cui non si dibatte è la manovra finanziaria di austerità, che i sindacati avrebbero accettato fin dall'inizio della attuale lotta, se solo gli fosse stato permesso di conservare la struttura della contrattazione collettiva per i dipendenti statali. I contratti fissano lo standard per tutti i lavoratori del settore statale, rappresentati e non rappresentati. Il processo di negoziazione dei contratti riguarda circa 175'000 lavoratori in tutto lo stato, la maggior parte dei quali non sono rappresentati da nessun sindacato.

Gli stessi sindacati hanno accettato i “giorni fulough” nella forma di un mese di riposo forzato a rotazione, per ogni dipendente e per ogni anno. Di per sé, questo è stato un enorme taglio di salario per i lavoratori, che non hanno visto alcuna difesa da parte dei sindacati o dei loro manovratori nel Partito Democratico, quando erano al governo dello stato l'anno scorso. Lo scorso autunno due parlamentari democratici si unirono ai repubblicani per congelare i contratti fino all'entrata in carica di Walker e dei repubblicani.

I sindacati lo scorso autunno avevano offerto allo stato un taglio di salario del 3%, e la rinuncia a 100 mln $ di sussidi. Ciò non era abbastanza per lo stato, che voleva un taglio dei salari di almeno l'8% e la rinuncia a 136 mln di sussidi. Su alcuni lavoratori statali poteva alla fine abbattersi un taglio salariale del 20%, se si includono nel conteggio i maggiori contributi da versare per pensioni e sussidi. Questi tagli colpiranno in modo particolarmente duro gli insegnanti delle scuole pubbliche. Il solito corso degli eventi sarebbe stato per l'entrante governo repubblicano di tornare al tavolo con i sindacati e negoziare una più ampia serie di tagli e concessioni. Il governatore non lo fece, ma piuttosto proseguì nell'intento di distruggere la contrattazione collettiva e attaccare i suoi rivali politici e i lavoratori del settore statale. All'inizio i repubblicani pensavano di poter approvare la legge abrogativa concentrando tutto l'iter in una sola settimana, senza alcun dibattito pubblico e senza ascoltare nessuno. Solo le proteste rallentarono la legge, dando modo alle persone di vedere cosa c'era in questo documento legale di 144 pagine.

Ora è diffuso l'atteggiamento di rabbia, e si discute molto su uno sciopero generale. I dirigenti sindacali non lo vogliono, ma alla fine si voterà nelle sedi locali e ci potrebbe essere uno sciopero di massa in ogni caso. Uno sciopero di massa è la sola risposta rimasta ai lavoratori nello stato.

Il livello di politicizzazione è enormemente aumentato, nello spazio di un solo mese. Anche molti lavoratori che non si curavano di niente a parte le questioni quotidiane ora si sono attivati e provano a modificare il corso degli eventi. Lo fanno però nella sola maniera di cui sono capaci, senza riuscire a liberarsi dunque delle radicate illusioni a riguardo del partito Democratico e dei sindacati. È facile nutrire illusioni nei sindacati, dato che pochi lavoratori sono nei sindacati e pochi hanno una idea di come essi funzionino, anche quando sono membri del sindacato. Gli stessi sindacati non sono in grado di mobilitare il numero di lavoratori che sono scesi in piazza. I sindacati del settore pubblico non hanno i numeri o l'impatto per portare 100'000 lavoratori nelle strade. La risposta è stata messa in campo soprattutto dagli stessi lavoratori, e questo fatto non può essere ignorato, indipendentemente dal controllo dei sindacati e del Partito Democratico. Ora che la legge è stata approvata, lo spirito dei lavoratori e degli studenti in protesta è stato incendiato da un senso di rabbia e tradimento.

Gli accordi di contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici, in Wisconsin, furono messi in atto soprattutto per evitare scioperi e mantenere il governo in funzione. La legge statale del 1971 che consentiva la contrattazione collettiva era stata approvata in seguito ad uno sciopero di massa che aveva coinvolto tutti i postini degli Stati Uniti. Tecnicamente, il processo di contrattazione collettiva è stato un compromesso per gli statali, a cui non era stato concesso il diritto di sciopero, a differenza dei lavoratori del settore privato. Questi “trattati di pace” tra stato e dipendenti pubblici sono ormai diventati un ostacolo per la classe capitalista, che sta tentando di comprimere il costo del lavoro il più possibile.

I sindacati hanno evitato di parlare di difesa dei lavoratori, deviando i discorsi verso la retorica su un attacco alla "classe media". Questi discorsi sulla democrazia e sulla classe media sono una falsa bandiera che dovrebbe servire a distrarre i lavoratori. In discussione non c'è questa mitica “classe media”, ma piuttosto un attacco all'ultima roccaforte di stabilità nel mondo del lavoro. Per i capi del suo partito politico, il Governatore Walker è un capro espiatorio, un buffone ricco messo a fare il loro sporco lavoro per poi essere scaricato, quando avrà esaurito il suo compito. È lo stesso scopo per cui una volta era stato utilizzato, a sua insaputa, il senatore Joe McCarthy. Quando la borghesia non ebbe più bisogno della sua isterica retorica anti-comunista (arrivò ad accusare l'esercito e il presidente Eisenhower di essere comunista...) la borghesia lo censurò e lo spinse da parte. Molto probabilmente, la carriera politica del governatore Walker finirà nella stessa maniera. Il partito repubblicano vede in questa situazione un mezzo tagliare ai suoi rivali la possibilità di finanziarsi attraverso i sindacati, in modo da assicurarsi la Casa Bianca alle prossime elezioni presidenziali. Questo è il motivo per cui la cancellazione della contrattazione collettiva ha avuto la precedenza rispetto alla legge di bilancio. Quest'ultima non è stata ancora approvata e non ha in realtà bisogno di essere approvata fino al 30 giugno, data che segna la fine dell'attuale ciclo di finanziamenti per lo Stato. La "crisi" del bilancio, dunque, non era affatto pressante come dicevano i governanti.

Un nuovo periodo si sta aprendo negli Stati Uniti e i rivoluzionari devono essere pronti a farsi avanti. Essi non possono relegare ciò che accade come una semplice iniziativa legata al Partito Democratico, ma devono cercare di essere presenti e far sentire la propria voce nel momento in cui i lavoratori stanno diventando politicamente più consapevoli della necessità di lottare e sono pronti a farlo. Che le parole "sciopero generale" vengano ora pronunciate nella terra della pace del lavoro è una cosa straordinaria. Novantasette sezioni locali dei sindacati si incontreranno per decidere quale sia il loro prossimo passo. I dirigenti non vogliono indire uno sciopero, ma preferirebbero piuttosto impelagarsi in sfide legali e proteste pacifiche, per trovare infine un modo per far sembrare la sconfitta accettabile.

È di rilievo il fatto stesso che questa situazione duri da oltre tre settimane, durante i quali i lavoratori hanno marciato, nel brutto tempo e nel gelo del periodo tardo-invernale, per difendere i loro interessi nel solo modo che conoscono. Per difendere i propri interessi, finora sono arrivati ad occupare l'edificio del Campidoglio come forma di protesta. I sindacati ed i loro dirigenti nel Partito Democratico porteranno questa lotta allo sfinimento e alla sconfitta, a meno che i lavoratori non riescano ad imporre la propria volontà sugli avvenimenti attraverso uno sciopero di massa. Ci deve essere uno sciopero; i lavoratori devono sostenere questa parola d'ordine nei luoghi di lavoro, tra i loro colleghi e nelle assemblee locali indette dai sindacati.

Il capitalismo, in 200 anni, è passato dall'essere una forza progressista contro l'ordine feudale ad essere espressione di una classe votata alla promozione del suicidio collettivo di tutto il genere umano. Anche se nella situazione attuale i lavoratori dovessero subire una sconfitta, ciò non segnerebbe la fine delle lotte contro le misure d'austerità imposte dal capitalismo qui negli Stati Uniti. Anzi, sarà solo l'inizio.