Beati i poveri “possidenti”...

Nel nostro Bel Paese, i cui tesori sono pubblicizzati da apposito spot del Silvio nazionale, i contratti di locazione, riguardanti il 47% delle più lussuose e invidiate ville nelle migliori località del turismo privilegiato, risultano intestati a nullatenenti, a pensionati prestanome o a società di comodo. Lo stesso per il 64% degli yacht e barche da sogno circolanti sui mari italici. Sono dati dell’Associazione Contribuenti Italiani su un’evasione fiscale che tocca livelli record. E mentre il proletariato, i lavoratori, i giovani e i pensionati sono quotidianamente alle prese con condizioni di lavoro e di vita sempre più difficili, una consolazione può venir loro nell’apprendere che gli aumenti - nel primo semestre 2010 - verificatisi nelle spese in beni di lusso (come auto di grossa cilindrata, yacht, gioielli, oggetti d’arte, eccetera) hanno avuto una crescita di ben il 4,8%!

Nel frattempo ci informano (dati Istat) che tre milioni e mezzo di italiani (compresi solo 337mila stranieri clandestini) lavorano in nero, in bestiali condizioni di lavoro necessarie per dar vigore all’economia sommersa che, nel 2008, valeva tra i 255 e i 275 miliardi di euro, rappresentando tra il 16,3% e il 17,5% del Pil.

… e i comitati di celebrazioni borghesi

Con le misure da “lacrime e sangue” studiate da Tremonti & C, la riduzione degli “sprechi” - quando riguardano spese “caritatevoli” ma… improduttive come molte di quelle fino a qualche anno fa iscritte a vanto del welfare state - sarebbe diventata la parola d’ordine della classe dirigente borghese (il vero “cancro da estirpare”, come dice Silvio a proposito della magistratura…). Detto fatto, in occasione del centenario di Confindustria, ecco pronto un contributo statale di 120mila euro. Il Comitato per le celebrazioni, presieduto dalla Marcegaglia, è stato subito ammesso al finanziamento per “ricorrenze di rilevanza nazionale”. In aiuto, forse, agli sponsor fra cui figurano Intesa, Sanpaolo, Pirelli, Eni, Enel... A questo punto, si potevano forse negare fondi pubblici al Comitato per il centenario di Amintore Fanfani, il famoso “cavallo di razza” democristiano, presieduto dall’ex presidente della Rai, Ettore Bernabei? Ecco subito pronti 60.000 euro, che si aggiungono ai 275 mila già ottenuti dal 2008. (dal settimanale l’Espresso)

DC