You are here
Home ›Bush a Roma - Il volto di sempre dell'Imperialismo
Sessant'anni fa i "liberatori" americani occupavano Roma, tappa di avvicinamento all'obiettivo strategico finale: l'occupazione almeno dell'Europa occidentale contro i concorrenti capitalismi nazista e di stato russo. Sono ancora qui, per prevenire che il capitalismo europeo metta in discussione l'egemonia mondiale del loro imperialismo. Come? Con le munitissime basi militari e con la guerra.
È dal 1991 che gli Usa sono praticamente in guerra permanente. Negli ultimi due anni il fenomeno si è drammaticamente aggravato.
Hanno cominciato con l'Afghanistan, poi si sono dedicati ad attaccare e invadere l'Iraq. La "guerra al terrorismo" è la scusa ideologica, visto che quasi tutte le iniziative politico-militari degli Usa (e di Israele) altro non fanno che alimentare il terrorismo stesso. E l'uso sistematico della tortura è parte integrante di queste iniziative.
Le ragioni vere - taciute anche dagli oppositori diplomatici degli Usa (stato francese e stato tedesco, per esempio) - sono molto concrete:
- assicurarsi il controllo esclusivo delle fonti e delle vie di comunicazioni del petrolio - con qualche briciola lasciata ai clienti alleati, almeno per ora, come l'Italia con la sua ENI;
- mantenere il ruolo del dollaro quale unico mezzo di pagamento internazionale per le transazioni petrolifere e delle materie prime di importanza strategica, oggi minacciato dall'Euro e da quanti come Saddam, sono pronti a sostituire i dollari con gli Euro - questa è la condizione dell'enorme rendita finanziaria ricavata dagli Usa che li rende capaci di reggere la molto precaria condizione economica interna;
- installare proprie basi militari in una zona generalmente strategica anche dal punto di vista geo-politico, e immediatamente tali da assediare l'arci-nemico Iran, compreso fra Iraq e Afghanistan.
E non va neppure dimenticato che la piccola, e del tutto effimera, ripresa della produzione americana è indotta proprio dalla guerra.
Perché gli oppositori, finti pacifisti, parlano di tutt'altro? Perché farebbero loro ciò che fanno gli Usa, se solo potessero. Ecco perché l'odiosa bugia della "lotta al terrorismo" viene sostenuta e utilizzata ovunque.
Il terrorismo - la cui vittima principale è il proletariato - è diventato un'arma della guerra interimperialistica, ma è diventato anche l'ideologico specchietto per allodole, mediante il quale allineare i proletari sui fronti, ancora mutevoli e incerti, della guerra imperialista.
La seconda guerra imperialista mondiale ce l'hanno spacciata come la lotta della democrazia e del socialismo contro il nazifascismo, e viceversa. Ora anche l'Italia è già di fatto impegnata in azioni belliche, giustificate in nome della "lotta al terrorismo". E anche lo stato italiano (tutto: governo e opposizione) è impegnato nella campagna ideologica dell'anti-terrorismo, nel mentre stesso appoggia tutte le azioni che alimentano il terreno di coltura del terrorismo, fatto di miseria e disperazione di intere popolazioni nel mondo. Si distrugge prima un paese, poi lo si occupa, la sua popolazione è trattata da massa di minorati, e alla fine si chiamano terroristi tutti coloro che in un modo o nell'altro si oppongono a tutto ciò, anche se col terrorismo non c'entrano nulla. E la campagna ideologica è talmente compatta e forte, che molti proletari dei paesi metropolitani ci cadono. È così evitata, almeno per ora, la saldatura in una prospettiva rivoluzionaria fra le lotte proletarie, che pure iniziano a manifestarsi, nei paesi metropolitani con le spinte anti-imperialiste delle masse diseredate nei paesi periferici. Queste sono infatti gettate in braccio ai più retrogradi e reazionari integralismi religiosi, astutamente utilizzati dalle borghesie periferiche per mantenere nella soggezione dell'ignoranza e della fedeltà le loro masse povere.
Gli internazionalisti lanciano l'appello a non cadere nelle trappole delle borghesie in guerra tra loro.
Contro lo stato capitalista e la sua guerra; contro il terrorismo e contro la guerra in nome dell'antiterrorismo; per la ripresa della lotta autonoma del proletariato; per l'unità internazionale del proletariato contro il capitale, lavorare per la costruzione del partito internazionale del proletariato.
PCIntInizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Anti-CPE movement in France
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.