Terrorismo di stato

Volantino nazionale sull'omicido D'Antona

L'omicidio D'Antona e la ricomparsa delle Brigate Rosse per la borghesia italiana sono il cacio sui maccheroni.

Negli ultimi vent'anni la borghesia internazionale ha assestato colpi durissimi alla classe operaia senza incontrare alcuna seria reazione: milioni di disoccupati, diminuzione radicale del salario reale, precarizzazione del lavoro, intensificazione dei ritmi e dello sfruttamento, sono passati senza che la classe operaia, abbandonata anche dalle forze riformiste, fosse in grado di minimamente contrastare gli attacchi.

A settembre si prospetta in Italia un nuovo giro di vite, ancora su pensioni e sanità. Il contratto metalmeccanici si profila come il peggiore degli ultimi anni. Il Piano per il lavoro, approvato sull'onda dell'omicidio D'Antona, darà ulteriore impulso ai processi di precarizzazione del rapporto di lavoro e di totale e formale subordinazione del lavoro alla dinamica e agli interessi dell'impresa. *In breve, la borghesia italiana si appresta ad assestare altre legnate che in condizioni normali, dopo le legnate già subite, potrebbero innescare prime forme di difesa da parte dei lavoratori e a movimenti "rivendicativi" che oggi il capitale italiano non può e non vuole affrontare.

Di più, la guerra del Kosovo sta ridisegnando gli equilibri est - ovest, Europa - Usa,*

È una partita importante che si gioca sul petrolio del Mar Caspio, ma che coinvolge anche i rapporti economici e finanziari di tre aree. L'Italia ne è partecipe a pieno titolo ma ha avuto il torto, per questioni di equilibrio politico interno, di assumere una posizione ambigua nei confronti della Nato e degli Usa. Se dovesse partire l'azione militare via terra con tutti i rischi che comporta, il compattamento all'interno della Nato deve essere assoluto, senza sbavature, altrimenti il precario equilibrio su cui si regge l'alleanza tra Usa e Europa potrebbe essere incrinato.

Questo è il quadro in cui è stato determinato l'omicidio D'Antona e il riapparire della stella a cinque punte. *

Come è possibile credere, come fan finta di credere tutti i politici borghesi, tutti i pennivendoli e mezzibusti, che le Br sorgano genuine da ambienti radicali ed estremisticamente idioti della società?*

Le abilità organizzative dispiegate nell'omicidio D'Antona sono in violenta contraddizione con il cretinismo politico che sarebbe alla base di una simile iniziativa da parte di estremisti radicali.

È molto più probabile che le BR, morte dopo il torbido episodio Moro, inquinate di servizi segreti più o meno "deviati", nazionali ed esteri, risorgano ora ad opera degli stessi.

Di fatto i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la caccia alle streghe nei confronti di chi si schiera decisamente contro la guerra e di chi obietta, più o meno pesantemente, alle linee politiche di una pretesa sinistra politica e sindacale.

Vogliono evitare che l'ira e la reazione di lotta dei lavoratori si coaguli attorno alle opposizioni sociali e politiche, vogliono decapitare preventivamente i processi di ripresa della ripresa di una coscienza di classe e rivoluzionaria. E come ieri hanno messo le bombe e gestito le stragi in nome degli "opposti estremismi", per combattere la guerra fredda, mentre contemporaneamente cominciavano i primi violenti attacchi contro il proletariato e il cosiddetto stato sociale, oggi rimettono in campo il terrorismo per combattere la loro lotta contro la classe operaia. Hanno fatto strame della loro Costituzione per intervenire nei Balcani e fanno strame della loro legalità per tenere soggiogata la classe operaia.

Evitare la trappola!

Avanti con la riorganizzazione della classe operaia fuori e contro le compatibilità capitaliste.

Avanti con la dura battaglia teorica, politica e organizzativa per la costruzione del Partito Internazionale del Proletariato, verso l'abolizione del lavoro salariato, verso il comunismo.

PCInt