Oggi 15 novembre, durante le 4 ore di sciopero, al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, un lavoratore è caduto dalla scala e si è infortunato gravemente.

Questo episodio è uno dei tanti incidenti sul lavoro che avvengono anche nel settore della cultura, dove a fronte dei tagli sull'organico, e della riduzione dei costi, vengono chiamati dei lavoratori esterni (come nel caso di oggi) spesso costretti a lavorare in sottonumero, plurimansionati e in condizioni di non sicurezza.

Delle condizioni di lavoro in questo settore si sà molto poco, se ne parla solo quando ci scappano i morti (come Matteo e Valentino i due operai che in due occasioni diverse sono morti mentre montavano il palco della Pausini, e come Francesco uno studente operaio morto sotto il crollo del palco di Jovanotti che lavorava per 5 euro all'ora). La tendenza è quella di pagare il personale tecnico specializzato con le paghe dei facchini.

Anche i sindacati hanno bisogno dei palchi dai quali parlare dopo i loro ridicoli e innocui scioperi, ma un sindacato per i facchini dello spettacolo non esiste e non lo vogliamo nemmeno.

Vogliamo semplicemente che i facchini dello spettacolo comincino ad organizzarsi tra loro, facendo assemblee, scioperi, portando allo scoperto e contrastando le porcherie che avvengono nel sommerso quotidiano di questo settore.