Catanzaro - Ritornano i pogrom contro gli zingari e gli stranieri: è una questione di razza o di classe?

Il Circolo Prometeo Sez. F. Maruca organizza un incontro-dibattito. Giovedì 12 Giugno ore 17.30 - via Lazio n. 12 - S, Maria di Catanzaro - mappa: maps.google.com

  • Ci stanno rubando il diritto al cibo
  • Ci stanno avvelenando le falde acquifere
  • Ci stanno devastando l’ambiente
  • Ci fanno vivere tra rifiuti tossici e spazzatura
  • Ci costringono a lavorare di più e guadagnare di meno
  • Ci dicono che dobbiamo avere paura degli stranieri
  • Ci dicono che dobbiamo prendercela con gli immigrati
  • Ci dicono che dobbiamo fare la guerra agli zingari

Tutto questo perché?

Per coprire le malefatte di un sistema ingiusto e antistorico, quello capitalistico, che mostra sempre più chiaramente il suo vero volto fatto di sfruttamento, miseria, emarginazione, imbarbarimento.

Fare la guerra agli emarginati? A tutti quelli relegati ai margini della società? Per che cosa? Per consentire alla borghesia di continuare il suo dominio sulla società intera? Per portare avanti la solita guerra tra poveri?

No!

La lotta va indirizzata contro chi causa la fame, lo sfruttamento, la miseria, l’emarginazione.

Per questo occorre denunciare il carattere strumentale e profondamente razzista che vede sempre più la classe borghese portare avanti la sua offensiva, oggi contro immigrati e zingari, domani contro i lavoratori sempre più precari, i giovani senza alcun futuro, contro tutti quelli che potrebbero ribellarsi a questo stato di cose.

Per questo occorre sempre più operare per costituire una alternativa di classe che sappia mettere all’ordine del giorno il superamento di una società che sta portando l’umanità intera verso una barbarie senza fine, per una società diversa in cui non ci siano più sfruttati, diseredati, emarginati.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero un comunista.
Un giorno vennero a prendere e me e non c’era rimasto nessuno a protestare.

B. Brecht