magari come migliaia di altri proletari di quella generazione avranno avuto anche loro una lambretta ( o forse una vespa ). O magari anche la 600...
curiosità x curiosità: la lambretta era costruita nello stabilimento milanese che oggi si chiama INNSE nel quartiere milanese di Lambrate - da cui il nome.
Credo che un leader comunista, soprattutto se a capo di un partito/azienda qual è LC che ottiene le sue entrate in larga parte grazie a lavoratori volontari, debba dare
conto del proprio livello di vita a quel proletariato che si propone di rappresentare.
Fosse uno stalinista potrei non trovarci niente di strano. Ma da un leader della sinistra comunista che prende posizione contro le classi sfruttatrici dei Paesi capitalisti dell'est stalinista pretendo una diversa linea di comportamento.
Comunque anche anche io attendo riscontri e prove da parte dell'utente spartaco o da altri compagni. Faccio notare come in rete ho trovato interventi in cui ex militanti di LC parlano di quadri al volante di auto di grossa cilindrata.
Ritengo che LC debba essere più trasparente. Renderci conto (soprattutto ai suoi lavoratori volontari) dei suoi bilanci. Diversamente ognuno sarà autorizzato a pensar male. Qualcuno disse che a pensar male si fa peccato ma, a volte, ci si azzecca. E non vorrei che questa sia una di quelle volte :))
Il nostro giudizio negativo su lotta comunista va ben al di là di un eventuale lambretta. Diciamo che le auto di grossa cilindrata sarebbero solo la nota ciliegina sulla torta.
Più interessante il fatto che in questi giorni alla SPX di Sala Baganza (Parma) è in corso una dura lotta operaia contro i licenziamenti e i lottisti non si sono mai fatti vedere (pur avendo una sede a Parma), mentre non mancano mai di fronte all'università a pubblicizzare corsi di marxismo, manco fossero un circolo culturale invece che un'organizzazione politica.
Ma basta parlare di LC, parliamo di lotta di classe...
Ho posto la domanda perchè mi interessava sapere se LC rende pubblici i propri bilanci. Immagino che autori di libri come Cervetto e La Barbera intaschino qualcosa perchè anche il lavoro intellettuale va retribuito...in maniera adeguata però, e tenendo presente che LC è divenuta una importante casa editrice grazie, soprattutto, al lavoro gratuito e disinteressato di centinaia di ragazzi.
Dal momento che LC fa entrismo nel sindacato (alla cui utilità non credo nella maniera più assoluta) vorrei sarere se firma accordi al ribasso (e mi pare che sia qualcosa di verificabile) o se è nel sindacato per altri scopi.
i bilanci di Lc sono segreti tanto quanto quelli della Santa Sede...
anche - ed è questa la cosa grave - x coloro i quali quei soldi li portano con la propria attività politica.
sarebbe interessante se qualche compagno giovane e meno giovane iniziasse a chiedere conto - a 4occhi, nn certo su un forum pubblico - ai propri responsabili delle spese e delle entrate. Di poterle vedere e discutere cioè.
è una delle tante cose che differenzia lc da tutte le altre organizzazioni della fu sx comunista e proletarie in genere che hanno nella trasparenza dei bilanci x i militanti un punto fermo e magari talvolta pubblicano anche sulla stampa quanto incassato in occaisone di pubbliche sottoscrizioni.
p.s. voglio spezzare una lancia in favore di lc: gli stipendi erano e credo siano ancora agganciati a quello dei metalmeccanici. E lo stipendio è uguale x tutti i militanti, eccetto gli scatti d'anzianità. Per cui - ripeto - nn vedo nulla di politicamente esecrabile se un militante di detta organizzazione possieda un veicolo uguale a molti altri proletari
Ho posto la domanda perchè un anno fa avrei dovuto partecipare ad una delle loro conferenze e ho avuto modo di conoscerli. Arrivato nel circolo operaio (tutti in giacca-e-cravatta come si conviene ad ogni officina che si rispetti) e, dopo che alcuni capi hanno invitato una giovane compagna a "spiegarmi come funziona la cosa", mi hanno insistentemente chiesto di fare assieme a loro vendita porta-a-porta e vendere le loro riviste davanti all'Università.
Alla mia domanda, ma se non sono convinto delle vostre idee perchè dovrei vendere i vostri giornali, mi è stato risposto che anche loro hanno cominciato come me ma poi hanno...dovrei dire cominciato a "credere" ed "avere fede" ?.
Ho descritto quell'episodio per mostrare la semplicità di rapporti tra compagni di allora. Semplicità terminata con la creazione di quel mostro che è lotta comunista.
Cervetto cercava seguaci andando da tizio e caio alla fine degli anni 50 prospettando il nuovo partito leninista.
Non mi convinse, un guazzabuglio di idee cementate dall'anarchica "volontà" degenerata presto nello scimiottare lo stalinismo.
Per la cronaca, venne da me, mi propose il partito nuovo e gli dissi si no e lo accompagnai alla stazione in lambretta, tutto qui.
Dopo Azione Comunista aderii a programma comunista
Chiudiamo il discorso della lambretta e apriamo quello della lotta di classe. Cominciando dallo sciopero di venerdì: tutti in piazza contro gli attacchi padronali, oltre il sindacalismo, per l'autorganizzazione delle lotte.
Mi capita spesso di incrociare forum, blog in cui si parla di partiti comunisti rivoluzionari.Di solito i nomi sono per la maggiore lotta comunista, battaglia comunista, programma, scintilla, e via così.Leggo sempre uno zelante lavoro di discredito e calunnia (sì, a volte calunnia) nei confronti di lotta comunista, la quale a differenza degli altri non va in giro ad aprire siti per diffamare il loro partito.Epiteti, quanti ne vogliamo. Da opportunisti a falsari, da ricchi a truffatori, a ottocenteschi.Il tutto, per inciso, senza mai fornire argomentazioni valide.Non riuscendo nell’intento di demolizione, poichè accecati dalla frustrazione, a quel punto si cercano di passare ad altri mezzi. E’ un comportamento umano.Ma non ho alcuna intenzione di portare avanti questa tifoseria, mi limiterò ad un’osservazione generale.Mi riferisco alla vulgata populista e piccolo borghese, eterno vizio di tanti comunisti: “alcuni hanno persino la grossa cilindrata”. Ho parlato a nome dei comunisti, poiché molti di essi agiscono così nelle migliori intenzioni.Dicono: così non va bene, non vi comportate “da proletari”.Problema magicamente risolto indirizzando la scelta verso un’utilitaria. (?)Se questa si chiama logica; e se solo avessero studiato Marx, Engels, Lenin, prima di fare chiasso, di tutto questo potremmo fare a meno.Marx, senza cadere nel moralismo, nei Manoscritti economico-filosofici del ’44, fu abbastanza chiaro. Nella società in cui viviamo, diceva, la merce è qualcosa che rende l’uomo schiavo, indipendentemente dall’utilità reale che essa costituisce per lui, poiché diventa uno strumento di relazione con i suoi simili e con se stesso.Rendere l’uomo schiavo, asservito alla merce, non vuol dire: l’uomo è una cosa, ma noi comunisti siamo un’altra razza. “Nella società in cui viviamo”, non è un discorso idealistico: vuol dire che qui ed ora ci siamo noi tutti, uomini, che come tali, rispondiamo agli impulsi che riceviamo. Nel Manifesto: “non è una questione di ascetismo, o di buonismo”.Allora un individuo che vive in una società capitalista, dove qualsiasi aspetto del reale è subordinato al capitale, presumibilmente dirà: “Voglio quel telefono”. La scoperta dell’ovvio.“Il comunismo è un movimento reale” non significa che è qualcosa che nasce dalla mia volontà -e per contentare gli estimatori della miseria- non nascerà mai dalla mia zelante abnegazione. Poiché questo discorso è viziato di idealismo, estraneo al materialismo.Se così fosse, per non avere la coscienza macchiata, da domani non dovremmo andare al supermercato: perché compriamo i fagioli e la coccola, sfruttando persino il cassiere. E per carità non facciamo benzina, giacchè nel prezzo complessivo dobbiamo contare i morti causati dalla guerra in Iraq. Potremmo aggiornare facilmente la lista ognuno per suo conto.Evidentemente, più che essere marxisti, ci basta essere furiosi, modaioli, paraculi.Se qualcuno ha colto le ultime mie definizioni come insulti chiedo anticipatamente scusa.Sapete, ai tempi del Pci, nel mio paese, c’era un assessore buffo. Costui si vergognava di farsi vedere in giro con i maglioni di lana. Voi direte: è un pazzo. Nient’affatto: è solo una delle figure tristi cadute trappola della mistificazione e del luogo comune. Ci ha sprecato una vita, senza mai darsi pena di riflettere, di studiare. Per studiare non intendo iscriversi all’università: bastano anche discorsi seri, affrontati con la giusta disposizione.La chiamarono presa di coscienza: da non confondere con altre bassezze dello spirito umano.Ancora Marx: il comunismo non è concepibile senza che prima la storia non sia progredita attraverso una forma di produzione sociale qual è il capitalismo.Engels era figlio di un ricco industriale. Con buoni margini di probabilità, noi tutti che stiamo a parlottare dei nemici di classe (che “hanno più soldi”), non saremmo qui a discutere di marxismo.Dal momento che piuttosto difficilmente il figlio di un bracciante avrebbe potuto usufruire di studi superiori, di monitorare i fenomeni socio-economici da vicino, e di scriverne. Immaginate quel figlio che un giorno si alza e comincia a scrivere “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato”. Ha dell’inverosimile.Quello che non si è ancora compreso è che comunismo scientifico non è una bandiera, un atto di fede, la voglia di cambiamento. Esso analizza le tendenze in atto nella società, individua dinamiche reiterate, senza cadere nel giudizio morale. Per quello bastano le parrocchie, o gli strumenti di cui la politica borghese dispone.Ecco, infine, la polvere negli occhi: abbiamo un compito storico davanti a noi, e stiamo dissertando se Cervetto girava in Lambretta.Alcool denaturato.
su Lotta comunista abbiamo già detto di tuttto e di più:, quindi la cosa è piuttosto noiosa. E poi, chi sarebbero i paraculi? Specifica, perché se ti riferisci a chi ti sta ospitando, puoi anche continuare a gironzolare in giro, ma non su questo sito.
Chi se ne importa della lambretta. "Lotta comunista" è un disastro comunque, abbiamo spiegato il nostro punto di vista a riguardo in mille modi e ci piacerebbe parlare d'altro. E' possibile?
Smirnov, leggi bene quello che ho scritto: non ho argomentato su questo o quel partito politico. Ma sul marxismo, e sulla confusione, sulla vulgata popolare, figlia della pochezza d'intelletto. Più dedita all'immediato, al tutto e subito.
... "Chi se ne importa della lambretta" diceva Gek; aggiungo un chi se ne importa dei bilanci (fra l'altro è un bel metro di paragone la Chiesa in quanto a trasparenza ... Sindona, Calvi, la Franklin' Bank, la CEI, le Edizioni Paoline, le Opere Pie ... dicono niente in materia di non-trasparenza?). Basterebbe poi un ragioniere qualunque per falsificare un bilancio, non è prendendo a prestito indici di camere di commercio che si è al riparo da "accuse".
Ma chi se ne importa non era eccessivo, era fondamentale: chi se ne importa.
Di fronte ai cataclismi mondiali alcuni preferiscono dilettarsi su temi affatto fondamentali per i lavoratori quali lambrette e piccoli e miseri bilanci di case editrici; beati loro, e beata libertà di pensiero (ma la libertà non è coscienza della necessità soleva ripetere Cervetto? Strano perchè non mi paiono necessarie per i lavoratori queste libertà). Saluti leninisti
Fino a prova contraria, la discussione è stata aperta e portata avanti in questa direzione, fatta eccezione di Gek, da simpatizzanti/militanti del vostro partito.
Il contenuto ha rispettato abbondantemente le intenzioni noiose e prive di utilità.
Ci sono un pò di idee confuse.
Il proletariato lavora, paga le tasse, percepisce uno stipendio. Diglielo, Proletario.
Ti sbagli, compagno Gianfranco, a noi di Battaglia non frega proprio niente della lambretta di Cervetto. LC è comunque un disastro totale. Se volete parliamo di quando a Genova hanno minacciato un nostro compagno (andandolo a trovare sul luogo di lavoro in tre, due scagnozzi e un "capo") perché a una riuonione aveva invitato un esponente di Pagine marxiste, uno dei tanti gruppi fuoriusciti da LC (Prospettiva marxista, L'Internazionale di Livorno, Inchiesta operaia di Torino, ecc.).
Oppure volete parlare del ruolo deleterio e opportunista di LC nelle fabbriche? Per noi è un invito a nozze. Altrimenti, per piacere, parliamo della crisi che morde e di lotta di classe, e non del gossip di LC.
Gianfranco, se con "vostro partito" intendi affiliarmi a Battaglia Comunista, mi spiace deluderti comunicandoti che non sono nè un simpatizzante nè, tantomeno, un militante di questo partito. Il mio intervento, unico in questa fesseria, voleva proprio spronare a farla finita con queste stronzate che non si addicono a nessun individuo che si professi comunista. Ho fatto quel riferimento ironico alla Chiesa perchè l'intervento dell'utente "achille campanile" (presumo simpatizzante di Lotta Comunista o sostenitore, non lo so, eventualmente lo preciserà lui stesso) recava come titolo "I bilanci di LC sono segreti come quelli della Santa Sede", e continuo (sono ostinato, tanto peggio per i fatti) a ritenerlo una pessima pietra di paragone. Non avevo altre intenzioni; non serve polemizzare su Lotta Comunista (o su qualsiasi altro movimento) tirando in ballo baggianate di questo genere (piuttosto mi associo all'appello di Gek: reputo interessante una discussione sulle basi pratiche e anche teoriche, perchè no? di Lotta Comunista; anzi aggiungo questo: ritengo sia inutile proporre la solita critica ad un movimento, è più corretto prendere questi movimenti come cartina di tornasole mostrare così quale sia la corretta politica comunista, il tutto accompagnato da un'autocritica dell'organizzazione a cui si appartiene. Penso sia opportuno affrontare i nodi fondamentali del comunismo, perchè chiunque ritenga di aver già detto tutto, dovrebbe essere preso a calci nel culo e sbattutto fuori dalla porta di qualsiasi circoletto di provincia).
Il proletariato lavora, paga le tasse, percepisce uno stipendio. Diglielo, Proletario.
Non riesco a non fare della facile ironia, è più forte di me; anzi non è ironia, è cinismo. Il proletariato fa tutte quelle cose che hai detto Gianfranco, e anche di più, molte di più; si "dimentica" sempre di fare l'unica cosa che lo qualifica come proletariato in sè e per sè: la lotta di classe, tutto il resto lo qualifica solamente come forza-lavoro da sfruttare. Non a caso ho scelto come pseudonimo "Proletario", fin quando si penserà che i proletari sono quelli che lavorano e sudano, si rimarrà entro i confini della legalità borghese; invece no, i proletari nel senso pieno sono solo i proletari rivoluzionari, altrimenti non sono nulla.
Ragazzi, scusate. Ho l'eta' giusta che mi permette di parlare della vita politica di fine anni '60, tutti gli anni '70 e via discorrendo, per vissuto e non per raccontato. Ma non mi spiego questo vostro modo di fare se non con un'intimo complesso d'inferiorita'. Perchè tanto parlare di baggianate senza senso ? Avete una storia , una tradizione un vissuto tutto vostro costruito da uomini come Damen che nessun comunista serio può negare. Ma seriamente, ce lo vedete Damen che parla di queste cazzate qua'. Avete da difendere e da sviluppare un'eredita storica invidiabile. Che c'entrano queste beghe da cortile ? E veramente considerate scontri fisici quelli da voi descritti ? Ci siamo dimendicati di quello che succedeva all'interno della cosidetta sinistra italiana in quegli anni? Non nascondo la mia vicinanza ideale a Lotta Comunista, ma come potrei non provare interesse per il lavoro di Battaglia? Come potrei dimenticare o non onorare la sua storia e i suoi uomini? I bilanci, i ragionieri, le lambrette ma saranno cazzi loro o no? Se dovranno rispondere risponderanno ai loro militanti, ai loro simpatizzanti, che c'entrate voi? A proletario dico che io sono simpatizzante della Rivoluzione Proletaria Mondiale prima di tutto, non nascondo le mie simpatie ma non dimentico la storia. Ho fatto quello che ho potuto con i miei limiti e con i mezzi che ho. Permettimi , però, di dire che debbo rispondere solo alla mia coscienza e tante volte ti assicuro che è difficile fare i conti con essa. La bastarda è il peggior giudice che mi poteva capitare, ed è sempre lì a criticarmi, ma tant'è che mi ci dovrò abituare. A prescindere come diceva Toto' Auguri per il proseguo del vostro lavoro e "cristianamente" vi invito a guardare prima la trave.......... e poi, magari, la pagliuzza........ Saluti Comunisti.
Permettimi , però, di dire che debbo rispondere solo alla mia coscienza e tante volte ti assicuro che è difficile fare i conti con essa. La bastarda è il peggior giudice che mi poteva capitare, ed è sempre lì a criticarmi, ma tant’è che mi ci dovrò abituare.
Non per essere preciso, ma a certe cose ci tengo, sarò vecchio ma sono rimasto a quando si soppesavano le parole perchè veicoli delle cose reali. Questa frase è però tutto tranne che comunismo, in quanto elogio del soggettivismo piccolo-borghese, che deve affidare alla critica della propria coscienza le proprie azioni perchè se le affidasse alla critica della realtà, queste risulterebbero perennemente fuori tempo massimo in quanto conseguenza di una coscienza (e conoscenza) distorta della realtà, coscienza a sua volta determinata dall'accoglimento della propria posizione di classe, classe "anti-storica" ormai, mantenuta in vita solo per corrompere il proletariato e fare da area di consumo improduttivo quando le esigenze della sovrapproduzione lo impongono. Scusa ma non mi sento di poter accogliere questi romanticismi, nessun uomo può affidarsi alla propria coscienza, nessuno, tranne i romantici appunto, i quali non capiscono la determinazione materiale della propria coscienza (base del marxismo? direi di sì); quale uomo del capitalismo può affidare le proprie azioni alla critica di una coscienza (la propria) forgiata dal sistema dell'ingiustizia totale? Come può la tua coscienza (plasmata da un mondo alla rovescia) essere la guida per le azioni rivoluzionarie? E' francamente un'utopia a buon mercato.
Io molto più banalmente mi affido alla critica del movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti, è la critica più severe in quanto becchina di tutti i residui borghesi presenti in ogni uomo di questo tempo. Solo affidandosi al futuro si può criticare il presente (Come l'anatomia dell'uomo è la chiave dell'anatomia della scimmia ... così l'anatomia della moderna società borghese è la chiave per i modi di produzione che l'hanno preceduta ... diceva il barbone, e mai viceversa, aggiungeva). Sottovaluti il salto che avverrà con l'uomo nuovo, non fa per te (e per noi) il comunismo, perciò non lo puoi raggiungere con critiche di coscienza.
Io , molto piu' semplicemente, vivo le contraddizioni del mondo reale. E da un pò ho smesso di pensare a fare il maestro, morirò scolaro, con tante insufficenze e qualche generoso 6 che una volta si chiamava politico.
Io vado in giro con un Renault twingo...secondo te sono abbastanza proletario per i gusti del PCint? O devo fare voto di povertà come San Francesco d'Assisi per purificarmi dalle tentazioni della società borghese? che tristezza compagni..questi pregiudizi intrisi di morale cattolica sono lontani anni luce dal marxismo.
Breve puntualizzazione. I commenti degli "editor" sono attribuibili a compagni di Battaglia Comunista. Gli altri, no. Non mi sembra che qualcuno di Battaglia abbia qui sindacato sul livello di agiatezza o sfiga proletaria di tale o tal'altro militante di Lotta o altre organizzazioni.
Passiamo ad altro per favore... che qui la discussione diventa davvero deprimente.
beh sinceramente proprio nn
beh sinceramente proprio nn saprei....
e fatico a vederne l'aspetto di interesse :)
magari come migliaia di altri proletari di quella generazione avranno avuto anche loro una lambretta ( o forse una vespa ). O magari anche la 600...
curiosità x curiosità: la lambretta era costruita nello stabilimento milanese che oggi si chiama INNSE nel quartiere milanese di Lambrate - da cui il nome.
Saluti
Credo che un leader
Credo che un leader comunista, soprattutto se a capo di un partito/azienda qual è LC che ottiene le sue entrate in larga parte grazie a lavoratori volontari, debba dare
conto del proprio livello di vita a quel proletariato che si propone di rappresentare.
Fosse uno stalinista potrei non trovarci niente di strano. Ma da un leader della sinistra comunista che prende posizione contro le classi sfruttatrici dei Paesi capitalisti dell'est stalinista pretendo una diversa linea di comportamento.
Comunque anche anche io attendo riscontri e prove da parte dell'utente spartaco o da altri compagni. Faccio notare come in rete ho trovato interventi in cui ex militanti di LC parlano di quadri al volante di auto di grossa cilindrata.
Ritengo che LC debba essere più trasparente. Renderci conto (soprattutto ai suoi lavoratori volontari) dei suoi bilanci. Diversamente ognuno sarà autorizzato a pensar male. Qualcuno disse che a pensar male si fa peccato ma, a volte, ci si azzecca. E non vorrei che questa sia una di quelle volte :))
io so che cervetto quando è
io so che cervetto quando è morto lavorava come tennico della caldaia dell' ospedale di savona, questo non si concilia molto con l' avere molti soldi
Il nostro giudizio negativo
Il nostro giudizio negativo su lotta comunista va ben al di là di un eventuale lambretta. Diciamo che le auto di grossa cilindrata sarebbero solo la nota ciliegina sulla torta.
Più interessante il fatto che in questi giorni alla SPX di Sala Baganza (Parma) è in corso una dura lotta operaia contro i licenziamenti e i lottisti non si sono mai fatti vedere (pur avendo una sede a Parma), mentre non mancano mai di fronte all'università a pubblicizzare corsi di marxismo, manco fossero un circolo culturale invece che un'organizzazione politica.
Ma basta parlare di LC, parliamo di lotta di classe...
Ho posto la domanda perchè mi
Ho posto la domanda perchè mi interessava sapere se LC rende pubblici i propri bilanci. Immagino che autori di libri come Cervetto e La Barbera intaschino qualcosa perchè anche il lavoro intellettuale va retribuito...in maniera adeguata però, e tenendo presente che LC è divenuta una importante casa editrice grazie, soprattutto, al lavoro gratuito e disinteressato di centinaia di ragazzi.
Dal momento che LC fa entrismo nel sindacato (alla cui utilità non credo nella maniera più assoluta) vorrei sarere se firma accordi al ribasso (e mi pare che sia qualcosa di verificabile) o se è nel sindacato per altri scopi.
i bilanci di Lc sono segreti
i bilanci di Lc sono segreti tanto quanto quelli della Santa Sede...
anche - ed è questa la cosa grave - x coloro i quali quei soldi li portano con la propria attività politica.
sarebbe interessante se qualche compagno giovane e meno giovane iniziasse a chiedere conto - a 4occhi, nn certo su un forum pubblico - ai propri responsabili delle spese e delle entrate. Di poterle vedere e discutere cioè.
è una delle tante cose che differenzia lc da tutte le altre organizzazioni della fu sx comunista e proletarie in genere che hanno nella trasparenza dei bilanci x i militanti un punto fermo e magari talvolta pubblicano anche sulla stampa quanto incassato in occaisone di pubbliche sottoscrizioni.
p.s. voglio spezzare una lancia in favore di lc: gli stipendi erano e credo siano ancora agganciati a quello dei metalmeccanici. E lo stipendio è uguale x tutti i militanti, eccetto gli scatti d'anzianità. Per cui - ripeto - nn vedo nulla di politicamente esecrabile se un militante di detta organizzazione possieda un veicolo uguale a molti altri proletari
Ho posto la domanda perchè un
Ho posto la domanda perchè un anno fa avrei dovuto partecipare ad una delle loro conferenze e ho avuto modo di conoscerli. Arrivato nel circolo operaio (tutti in giacca-e-cravatta come si conviene ad ogni officina che si rispetti) e, dopo che alcuni capi hanno invitato una giovane compagna a "spiegarmi come funziona la cosa", mi hanno insistentemente chiesto di fare assieme a loro vendita porta-a-porta e vendere le loro riviste davanti all'Università.
Alla mia domanda, ma se non sono convinto delle vostre idee perchè dovrei vendere i vostri giornali, mi è stato risposto che anche loro hanno cominciato come me ma poi hanno...dovrei dire cominciato a "credere" ed "avere fede" ?.
beh la tua descrizione è
beh la tua descrizione è meglio, nel senso di più esemplificativa, di tante discussioni chilometriche...
//:)//
precisazione
precisazione
Ho descritto quell'episodio per mostrare la semplicità di rapporti tra compagni di allora. Semplicità terminata con la creazione di quel mostro che è lotta comunista.
Cervetto cercava seguaci andando da tizio e caio alla fine degli anni 50 prospettando il nuovo partito leninista.
Non mi convinse, un guazzabuglio di idee cementate dall'anarchica "volontà" degenerata presto nello scimiottare lo stalinismo.
Per la cronaca, venne da me, mi propose il partito nuovo e gli dissi si no e lo accompagnai alla stazione in lambretta, tutto qui.
Dopo Azione Comunista aderii a programma comunista
Chiudiamo il discorso della
Chiudiamo il discorso della lambretta e apriamo quello della lotta di classe. Cominciando dallo sciopero di venerdì: tutti in piazza contro gli attacchi padronali, oltre il sindacalismo, per l'autorganizzazione delle lotte.
Mi capita spesso di
Mi capita spesso di incrociare forum, blog in cui si parla di partiti comunisti rivoluzionari.Di solito i nomi sono per la maggiore lotta comunista, battaglia comunista, programma, scintilla, e via così.Leggo sempre uno zelante lavoro di discredito e calunnia (sì, a volte calunnia) nei confronti di lotta comunista, la quale a differenza degli altri non va in giro ad aprire siti per diffamare il loro partito.Epiteti, quanti ne vogliamo. Da opportunisti a falsari, da ricchi a truffatori, a ottocenteschi.Il tutto, per inciso, senza mai fornire argomentazioni valide.Non riuscendo nell’intento di demolizione, poichè accecati dalla frustrazione, a quel punto si cercano di passare ad altri mezzi. E’ un comportamento umano.Ma non ho alcuna intenzione di portare avanti questa tifoseria, mi limiterò ad un’osservazione generale.Mi riferisco alla vulgata populista e piccolo borghese, eterno vizio di tanti comunisti: “alcuni hanno persino la grossa cilindrata”. Ho parlato a nome dei comunisti, poiché molti di essi agiscono così nelle migliori intenzioni.Dicono: così non va bene, non vi comportate “da proletari”.Problema magicamente risolto indirizzando la scelta verso un’utilitaria. (?)Se questa si chiama logica; e se solo avessero studiato Marx, Engels, Lenin, prima di fare chiasso, di tutto questo potremmo fare a meno.Marx, senza cadere nel moralismo, nei Manoscritti economico-filosofici del ’44, fu abbastanza chiaro. Nella società in cui viviamo, diceva, la merce è qualcosa che rende l’uomo schiavo, indipendentemente dall’utilità reale che essa costituisce per lui, poiché diventa uno strumento di relazione con i suoi simili e con se stesso.Rendere l’uomo schiavo, asservito alla merce, non vuol dire: l’uomo è una cosa, ma noi comunisti siamo un’altra razza. “Nella società in cui viviamo”, non è un discorso idealistico: vuol dire che qui ed ora ci siamo noi tutti, uomini, che come tali, rispondiamo agli impulsi che riceviamo. Nel Manifesto: “non è una questione di ascetismo, o di buonismo”.Allora un individuo che vive in una società capitalista, dove qualsiasi aspetto del reale è subordinato al capitale, presumibilmente dirà: “Voglio quel telefono”. La scoperta dell’ovvio.“Il comunismo è un movimento reale” non significa che è qualcosa che nasce dalla mia volontà -e per contentare gli estimatori della miseria- non nascerà mai dalla mia zelante abnegazione. Poiché questo discorso è viziato di idealismo, estraneo al materialismo.Se così fosse, per non avere la coscienza macchiata, da domani non dovremmo andare al supermercato: perché compriamo i fagioli e la coccola, sfruttando persino il cassiere. E per carità non facciamo benzina, giacchè nel prezzo complessivo dobbiamo contare i morti causati dalla guerra in Iraq. Potremmo aggiornare facilmente la lista ognuno per suo conto.Evidentemente, più che essere marxisti, ci basta essere furiosi, modaioli, paraculi.Se qualcuno ha colto le ultime mie definizioni come insulti chiedo anticipatamente scusa.Sapete, ai tempi del Pci, nel mio paese, c’era un assessore buffo. Costui si vergognava di farsi vedere in giro con i maglioni di lana. Voi direte: è un pazzo. Nient’affatto: è solo una delle figure tristi cadute trappola della mistificazione e del luogo comune. Ci ha sprecato una vita, senza mai darsi pena di riflettere, di studiare. Per studiare non intendo iscriversi all’università: bastano anche discorsi seri, affrontati con la giusta disposizione.La chiamarono presa di coscienza: da non confondere con altre bassezze dello spirito umano.Ancora Marx: il comunismo non è concepibile senza che prima la storia non sia progredita attraverso una forma di produzione sociale qual è il capitalismo.Engels era figlio di un ricco industriale. Con buoni margini di probabilità, noi tutti che stiamo a parlottare dei nemici di classe (che “hanno più soldi”), non saremmo qui a discutere di marxismo.Dal momento che piuttosto difficilmente il figlio di un bracciante avrebbe potuto usufruire di studi superiori, di monitorare i fenomeni socio-economici da vicino, e di scriverne. Immaginate quel figlio che un giorno si alza e comincia a scrivere “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato”. Ha dell’inverosimile.Quello che non si è ancora compreso è che comunismo scientifico non è una bandiera, un atto di fede, la voglia di cambiamento. Esso analizza le tendenze in atto nella società, individua dinamiche reiterate, senza cadere nel giudizio morale. Per quello bastano le parrocchie, o gli strumenti di cui la politica borghese dispone.Ecco, infine, la polvere negli occhi: abbiamo un compito storico davanti a noi, e stiamo dissertando se Cervetto girava in Lambretta.Alcool denaturato.
Gianfranco, su Lotta
Gianfranco,
su Lotta comunista abbiamo già detto di tuttto e di più:, quindi la cosa è piuttosto noiosa. E poi, chi sarebbero i paraculi? Specifica, perché se ti riferisci a chi ti sta ospitando, puoi anche continuare a gironzolare in giro, ma non su questo sito.
Smirnov
Chi se ne importa della
Chi se ne importa della lambretta. "Lotta comunista" è un disastro comunque, abbiamo spiegato il nostro punto di vista a riguardo in mille modi e ci piacerebbe parlare d'altro. E' possibile?
Non equivocate: come avevo
Non equivocate: come avevo detto non sono un provocatore.
Rispetto il vostro spazio, e non intendo parlare ancora in merito alla questione.
Smirnov, leggi bene quello
Smirnov, leggi bene quello che ho scritto: non ho argomentato su questo o quel partito politico. Ma sul marxismo, e sulla confusione, sulla vulgata popolare, figlia della pochezza d'intelletto. Più dedita all'immediato, al tutto e subito.
i bilanci di Lc sono segreti tanto quanto quelli della Santa Sed
i bilanci di Lc sono segreti tanto quanto quelli della Santa Sed
Dénomination EDITIONS SCIENCE MARXISTE Adresse du siège 10 Rue Lavoisier 93100 MONTREUIL Direction / Contrôle Gerant Vito CAPUZZONI Identité / Activité Forme juridique SARL Capital 46 656 Euros Immatriculation 07/1997 Activité (APE) 5814Z - Édition de revues et périodiques Etablissements 1 Procédure collective récente non éléments financiers Exercices clos le 31/12/2008 31/12/2007 31/12/2006 Chiffre d'affaires 75 594 € 74 471 € 16 300 € E.B.E. 13.72 % -3.94 % -137.93 % Résultat net 2 257 € 752 € -8 275 € Dernières annonces Bodacc 12/08/2009 Avis de dépôt des comptes des sociétés 26/06/2008 Dépôt des comptes annuels 26/10/2007 Dépôt des comptes annuels 17/01/2007 Dépôt des comptes annuels
Che poi sarebbe
Che poi sarebbe questo...
?
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Chi se ne ...
Chi se ne ...
... "Chi se ne importa della lambretta" diceva Gek; aggiungo un chi se ne importa dei bilanci (fra l'altro è un bel metro di paragone la Chiesa in quanto a trasparenza ... Sindona, Calvi, la Franklin' Bank, la CEI, le Edizioni Paoline, le Opere Pie ... dicono niente in materia di non-trasparenza?). Basterebbe poi un ragioniere qualunque per falsificare un bilancio, non è prendendo a prestito indici di camere di commercio che si è al riparo da "accuse".
Ma chi se ne importa non era eccessivo, era fondamentale: chi se ne importa.
Di fronte ai cataclismi mondiali alcuni preferiscono dilettarsi su temi affatto fondamentali per i lavoratori quali lambrette e piccoli e miseri bilanci di case editrici; beati loro, e beata libertà di pensiero (ma la libertà non è coscienza della necessità soleva ripetere Cervetto? Strano perchè non mi paiono necessarie per i lavoratori queste libertà). Saluti leninisti
Fino a prova contraria, la
Fino a prova contraria, la discussione è stata aperta e portata avanti in questa direzione, fatta eccezione di Gek, da simpatizzanti/militanti del vostro partito.
Il contenuto ha rispettato abbondantemente le intenzioni noiose e prive di utilità.
Ci sono un pò di idee confuse.
Il proletariato lavora, paga le tasse, percepisce uno stipendio. Diglielo, Proletario.
Le solite critiche sterili..
Ti sbagli, compagno
Ti sbagli, compagno Gianfranco, a noi di Battaglia non frega proprio niente della lambretta di Cervetto. LC è comunque un disastro totale. Se volete parliamo di quando a Genova hanno minacciato un nostro compagno (andandolo a trovare sul luogo di lavoro in tre, due scagnozzi e un "capo") perché a una riuonione aveva invitato un esponente di Pagine marxiste, uno dei tanti gruppi fuoriusciti da LC (Prospettiva marxista, L'Internazionale di Livorno, Inchiesta operaia di Torino, ecc.).
Oppure volete parlare del ruolo deleterio e opportunista di LC nelle fabbriche? Per noi è un invito a nozze. Altrimenti, per piacere, parliamo della crisi che morde e di lotta di classe, e non del gossip di LC.
Precisazioni dovute
Precisazioni dovute
Gianfranco, se con "vostro partito" intendi affiliarmi a Battaglia Comunista, mi spiace deluderti comunicandoti che non sono nè un simpatizzante nè, tantomeno, un militante di questo partito. Il mio intervento, unico in questa fesseria, voleva proprio spronare a farla finita con queste stronzate che non si addicono a nessun individuo che si professi comunista. Ho fatto quel riferimento ironico alla Chiesa perchè l'intervento dell'utente "achille campanile" (presumo simpatizzante di Lotta Comunista o sostenitore, non lo so, eventualmente lo preciserà lui stesso) recava come titolo "I bilanci di LC sono segreti come quelli della Santa Sede", e continuo (sono ostinato, tanto peggio per i fatti) a ritenerlo una pessima pietra di paragone. Non avevo altre intenzioni; non serve polemizzare su Lotta Comunista (o su qualsiasi altro movimento) tirando in ballo baggianate di questo genere (piuttosto mi associo all'appello di Gek: reputo interessante una discussione sulle basi pratiche e anche teoriche, perchè no? di Lotta Comunista; anzi aggiungo questo: ritengo sia inutile proporre la solita critica ad un movimento, è più corretto prendere questi movimenti come cartina di tornasole mostrare così quale sia la corretta politica comunista, il tutto accompagnato da un'autocritica dell'organizzazione a cui si appartiene. Penso sia opportuno affrontare i nodi fondamentali del comunismo, perchè chiunque ritenga di aver già detto tutto, dovrebbe essere preso a calci nel culo e sbattutto fuori dalla porta di qualsiasi circoletto di provincia).
Non riesco a non fare della facile ironia, è più forte di me; anzi non è ironia, è cinismo. Il proletariato fa tutte quelle cose che hai detto Gianfranco, e anche di più, molte di più; si "dimentica" sempre di fare l'unica cosa che lo qualifica come proletariato in sè e per sè: la lotta di classe, tutto il resto lo qualifica solamente come forza-lavoro da sfruttare. Non a caso ho scelto come pseudonimo "Proletario", fin quando si penserà che i proletari sono quelli che lavorano e sudano, si rimarrà entro i confini della legalità borghese; invece no, i proletari nel senso pieno sono solo i proletari rivoluzionari, altrimenti non sono nulla.
Saluti leninisti
preciso che neanche gaetaneo
preciso che neanche gaetaneo è di battaglia comunista
giusto x chiarezza: la frase
giusto x chiarezza:
la frase " I BILANCI DI LC SONO SEGRETI TANTO QUANTO QUELLI DELLA CHIESA CATTOLICA" l'avevo scritta io inizialmente.
Con un intento ironico ( almeno nelle mie intenzioni ).
forse è meglio ripostarlo
forse è meglio ripostarlo
Ragazzi, scusate. Ho l'eta' giusta che mi permette di parlare della vita politica di fine anni '60, tutti gli anni '70 e via discorrendo, per vissuto e non per raccontato. Ma non mi spiego questo vostro modo di fare se non con un'intimo complesso d'inferiorita'. Perchè tanto parlare di baggianate senza senso ? Avete una storia , una tradizione un vissuto tutto vostro costruito da uomini come Damen che nessun comunista serio può negare. Ma seriamente, ce lo vedete Damen che parla di queste cazzate qua'. Avete da difendere e da sviluppare un'eredita storica invidiabile. Che c'entrano queste beghe da cortile ? E veramente considerate scontri fisici quelli da voi descritti ? Ci siamo dimendicati di quello che succedeva all'interno della cosidetta sinistra italiana in quegli anni? Non nascondo la mia vicinanza ideale a Lotta Comunista, ma come potrei non provare interesse per il lavoro di Battaglia? Come potrei dimenticare o non onorare la sua storia e i suoi uomini? I bilanci, i ragionieri, le lambrette ma saranno cazzi loro o no? Se dovranno rispondere risponderanno ai loro militanti, ai loro simpatizzanti, che c'entrate voi? A proletario dico che io sono simpatizzante della Rivoluzione Proletaria Mondiale prima di tutto, non nascondo le mie simpatie ma non dimentico la storia. Ho fatto quello che ho potuto con i miei limiti e con i mezzi che ho. Permettimi , però, di dire che debbo rispondere solo alla mia coscienza e tante volte ti assicuro che è difficile fare i conti con essa. La bastarda è il peggior giudice che mi poteva capitare, ed è sempre lì a criticarmi, ma tant'è che mi ci dovrò abituare. A prescindere come diceva Toto' Auguri per il proseguo del vostro lavoro e "cristianamente" vi invito a guardare prima la trave.......... e poi, magari, la pagliuzza........ Saluti Comunisti.
Ma basta, che noia…
Ma basta, che noia…
Ma basta, che noia...
Così per precisare ma senza polemica
Così per precisare ma senza polemica
Non per essere preciso, ma a certe cose ci tengo, sarò vecchio ma sono rimasto a quando si soppesavano le parole perchè veicoli delle cose reali. Questa frase è però tutto tranne che comunismo, in quanto elogio del soggettivismo piccolo-borghese, che deve affidare alla critica della propria coscienza le proprie azioni perchè se le affidasse alla critica della realtà, queste risulterebbero perennemente fuori tempo massimo in quanto conseguenza di una coscienza (e conoscenza) distorta della realtà, coscienza a sua volta determinata dall'accoglimento della propria posizione di classe, classe "anti-storica" ormai, mantenuta in vita solo per corrompere il proletariato e fare da area di consumo improduttivo quando le esigenze della sovrapproduzione lo impongono. Scusa ma non mi sento di poter accogliere questi romanticismi, nessun uomo può affidarsi alla propria coscienza, nessuno, tranne i romantici appunto, i quali non capiscono la determinazione materiale della propria coscienza (base del marxismo? direi di sì); quale uomo del capitalismo può affidare le proprie azioni alla critica di una coscienza (la propria) forgiata dal sistema dell'ingiustizia totale? Come può la tua coscienza (plasmata da un mondo alla rovescia) essere la guida per le azioni rivoluzionarie? E' francamente un'utopia a buon mercato.
Io molto più banalmente mi affido alla critica del movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti, è la critica più severe in quanto becchina di tutti i residui borghesi presenti in ogni uomo di questo tempo. Solo affidandosi al futuro si può criticare il presente (Come l'anatomia dell'uomo è la chiave dell'anatomia della scimmia ... così l'anatomia della moderna società borghese è la chiave per i modi di produzione che l'hanno preceduta ... diceva il barbone, e mai viceversa, aggiungeva). Sottovaluti il salto che avverrà con l'uomo nuovo, non fa per te (e per noi) il comunismo, perciò non lo puoi raggiungere con critiche di coscienza.
Saluti leninisti
Io , molto piu’
Io , molto piu' semplicemente, vivo le contraddizioni del mondo reale. E da un pò ho smesso di pensare a fare il maestro, morirò scolaro, con tante insufficenze e qualche generoso 6 che una volta si chiamava politico.
Io vado in giro con un
Io vado in giro con un Renault twingo...secondo te sono abbastanza proletario per i gusti del PCint? O devo fare voto di povertà come San Francesco d'Assisi per purificarmi dalle tentazioni della società borghese? che tristezza compagni..questi pregiudizi intrisi di morale cattolica sono lontani anni luce dal marxismo.
Breve puntualizzazione. I
Breve puntualizzazione. I commenti degli "editor" sono attribuibili a compagni di Battaglia Comunista. Gli altri, no. Non mi sembra che qualcuno di Battaglia abbia qui sindacato sul livello di agiatezza o sfiga proletaria di tale o tal'altro militante di Lotta o altre organizzazioni.
Passiamo ad altro per favore... che qui la discussione diventa davvero deprimente.