You are here
Home ›Rivolte nel Regno Unito: la destra razzista al servizio del capitalismo
Dopo gli orrendi attacchi con il coltello a una classe di danza per bambini a Southport, sono scoppiati disordini e incendi dolosi che hanno preso di mira le zone di residenza dei musulmani e i luoghi di accoglienza degli immigrati. Indubbiamente sono alimentati da voci e appelli di "vendetta" provenienti dall'estrema destra organizzata del capitalismo che, a dire il vero, non è esattamente un elemento marginale nella Gran Bretagna post-industriale, post-Brexit e degradata.
L'insulare propaganda razzista che ha portato alla Brexit è stata integrata da costanti messaggi sul fatto che la Gran Bretagna è inondata da persone che arrivano con i barconi, mentre politici mainstream come Suella Braverman ("ora comandano gli islamisti, gli estremisti e gli antisemiti" - Daily Telegraph) fanno sembrare Enoch Powell [politico della destra conservatrice, razzista e antimmigrati], un moderato perfettamente ragionevole. In mezzo a tutti i discorsi sull'invio dei richiedenti asilo (dipinti come "scrocconi indesiderati") in un campo di "trattamento" molto ben attrezzato in Ruanda, il Brexit Party è risorto come Reform Party sulla stessa piattaforma anti-immigrati e ha raccolto 4 milioni di voti alle recenti elezioni, molti dei quali nelle città post-industriali dell'Inghilterra settentrionale. La situazione è una polveriera a cui basta una scintilla per incendiarla.
Da decenni ormai la quota riservata alla classe lavoratrice sul reddito nazionale è in calo. Ora l'inflazione sta riducendo i salari reali. I lavoratori devono fare i conti con la disoccupazione e la sottoccupazione, il lavoro precario senza ferie, il collasso dei servizi sociali, la mancanza di una casa che colpisce almeno 300.000 persone nel Paese, il servizio sanitario nazionale al collasso, gli edifici scolastici fatiscenti e la fuga degli insegnanti da un lavoro impossibile, ecc. Le aziende di servizi pubblici - in particolare quelle dell'energia e dell'acqua - usano il nostro denaro per speculare sulle borse e sui mercati monetari e rastrellare dividendi colossali per i loro ricchi investitori privati, ignorando i fiumi inquinati, l'acqua infetta e le tubature che perdono, per non parlare delle persone che non possono permettersi di accendere il gas e soffrono di ipotermia. Tutto questo porta a una situazione in cui 3,12 milioni di persone ricorrono alle banche alimentari almeno una volta alla settimana: molta di quella gente lavora ma non riesce ad arrivare a fine mese. L'ala destra della classe capitalista, come i resti della EDL[English Defence League], finge che tutte queste cose siano causate da immigrati, rifugiati, richiedenti asilo e musulmani. La politica dell'identità è il nome del loro gioco.
Questo è stato il carburante utilizzato dai "social media" per alimentare le fiamme.
La classe capitalista nel suo complesso sta cercando di abbassare i salari. Nel 2023 le statistiche nazionali hanno mostrato che 685.000 immigrati sono arrivati nel Regno Unito, più del doppio rispetto al 2016, l'anno del referendum sulla Brexit, quando la cifra era di 311.000 persone. Questo aumento è avvenuto nonostante tutta la retorica contraria. Cameron, ad esempio, nel 2010, quando l'immigrazione netta era di 252.000 persone, aveva promesso di ridurre l'immigrazione a "decine di migliaia, senza se e senza ma". Finora non è successo e i padroni hanno continuato a usare i lavoratori immigrati per fare i lavori schifosi che i lavoratori britannici non vogliono fare per salari bassissimi, e in generale per tenere bassi i salari. La Brexit ha frenato in modo significativo l'immigrazione europea, causando una carenza di manodopera per molte aziende e istituzioni britanniche, per cui la manodopera a basso costo è ora sempre più ricercata nel sud-est asiatico e altrove. Il rimpatrio di tutti gli immigrati sarebbe un disastro per il capitalismo britannico e provocherebbe il collasso di interi settori, non ultimo il servizio sanitario nazionale. Attualmente, le richieste di visto per l'ingresso in Gran Bretagna da parte di operatori sanitari e sociali sono in calo, come parte di una diminuzione generale, che comprende anche un calo del 15% del numero di studenti. Tuttavia, la classe capitalista vuole anche mantenere la classe operaia divisa e mantenere la questione dell'immigrazione in sospeso è un modo molto semplice per farlo.
Nel contmpo è anche un modo economico per nascondere le vere cause dell'attuale crisi di cui tutti soffriamo. Così, la sinistra capitalista e la destra portano avanti un obiettivo comune, quello di sfruttare la classe operaia e dividerla.
Il capitalismo deve essere rovesciato
La radice di tutti i problemi che dobbiamo affrontare, dal crollo del tenore di vita che ha contribuito a queste rivolte, alle guerre attuali e alla crisi climatica, è la crisi del capitalismo stesso... ovunque. Questa crisi è iniziata negli anni '70, quando la classe operaia mondiale ha dovuto affrontare attacchi crescenti ai salari, ai posti di lavoro e alle condizioni di lavoro. Non c'è mai stato un attimo di tregua, perché i padroni affamati di profitto cercano di sfruttare la manodopera più economica che riescono a trovare. I lavoratori migranti sono sempre stati abituati a fare i lavori che gli altri non vogliono fare e i padroni e i politici senza scrupoli (cioè la classe dirigente) hanno giocato la carta della razza quando gli faceva comodo. Oggi, però, ci troviamo in una situazione più sporca, molto più brutta, in cui le condizioni di vita e di lavoro, per non parlare della coesione stessa dei lavoratori come classe, sono sotto attacco e a coloro che traggono profitto da questo sistema in decomposizione fa comodo che le persone che sfruttano si rivoltino l'una contro l'altra.
Non si tratta solo di un problema di "piccoli inglesi" bigotti. In tutto il mondo i lavoratori vengono manipolati per rivoltarsi l'uno contro l'altro, mentre la spinta al profitto del capitalismo alimenta la crisi economica mondiale, la catastrofe ambientale, le guerre barbariche e la colossale disuguaglianza di ricchezza. Tutto questo ha inevitabilmente portato a un aumento della migrazione, che razzisti ignoranti e politici spietati dicono essere il problema. Ma il vero problema è il capitalismo e lo spietato sacrificio di tutto ciò che è umano a beneficio di pochi e sempre più ricchi. E' intollerabile che qualcuno sul pianeta soffra la fame o viva senza i beni di prima necessità. La risposta è quella di convertire la produzione per soddisfare direttamente i bisogni umani. Solo il rovesciamento del sistema capitalista può raggiungere questo obiettivo. E solo quando la classe operaia si unirà per affrontare il suo nemico comune.
Ciò significa che la classe operaia mondiale deve assumere il controllo politico della società, socializzare la produzione su scala globale e riorientare la produzione verso i bisogni dell'umanità. Attualmente il nostro lavoro produce tutta la ricchezza reale della società, ma accumula solo fortune private per una manciata di capitalisti. Questi ultimi, a loro volta, si proteggono sviando la nostra rabbia per i problemi sociali da loro stessi e dal loro sistema e trasformandola in battaglie tra lavoratori autoctoni e immigrati, compresi quelli che fuggono dalla violenza delle guerre del capitalismo. Da qui le rivolte. Esiste un'alternativa all'odio e al razzismo del capitalismo. Si tratta di una società in cui tutti fanno parte di una comunità mondiale di produttori senza confini, senza Stati, che garantisce che nessuno sia privo dei bisogni primari della vita - un mondo in cui decidiamo il nostro futuro nei nostri organismi elettivi revocabili.
Il primo passo è capire che i nostri veri nemici sono i nostri sfruttatori: la classe capitalista che trae profitto dal lavoro che facciamo per loro. Solo la ripresa della lotta di classe generalizzata contro di essi e il loro sistema creerà la base politica per il rovesciamento del loro dominio. In questo processo i lavoratori devono organizzare le proprie lotte (non lasciandole al cosiddetto "movimento operaio") e agire politicamente per proprio conto. Ciò significa una nuova organizzazione politica: non un altro partito da unire al circo elettorale dei capitalisti, ma un partito con un vero programma anticapitalista, l'abolizione del sistema dei salari e dei profitti a favore di una comunità senza Stato e senza frontiere in cui siamo noi a decidere cosa e come produrre per soddisfare direttamente i bisogni umani. Un obiettivo così monumentale non può essere raggiunto in un solo Paese. Il capitalismo è globale e sfrutta una classe operaia globale. La CWO fa parte della Tendenza Comunista Internazionalista dedicata alla costruzione di un partito mondiale inedito: un partito dedicato al rovesciamento del capitalismo prima che distrugga la maggior parte di noi. Questi sono i passi indispensabili per la nostra emancipazione ed è a questo che noi internazionalisti ci dedichiamo. Se tutto questo ha senso, contattateci.
Il razzismo non sarà sconfitto da appelli alla legge e all'ordine, ma lavorando insieme per creare un mondo migliore in cui far crescere i nostri figli. Poiché il capitalismo non ci offre alcun futuro, non abbiamo altra scelta se non quella di unirci per sbarazzarci innanzitutto dell'attuale marcio sistema.
CWO-Organizzazione Comunista dei Lavoratori
9 agosto 2024
Inizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Anti-CPE movement in France
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.