Con gli operai della TnT - Per l'alternativa rivoluzionaria al capitalismo

Questa notte un numerosissimo picchetto di operai della logistica aderenti al SiCobas e altrettanto numerosi compagni presenti a sostegno della vertenza in corso davanti all'hub di Peschiera Borromeo dell'americana Fedex TNT, sono stati attaccati e letteralmente massacrati durante le cariche di polizia che hanno sfondato il presidio dei lavoratori.

Al di là del merito della vertenza, tanta violenza messa in campo esprime la chiara volontà di porre un terreno di deterrenza e impraticabilità alle forme della protesta e della lotta operaia.

Nulla viene dal caso.

Le lotte nella logistica, per le loro caratteristiche, nel tempo sono state la cartina di tornasole su cui leggere l'intervento della borghesia e dei suoi corpi armati contro la mobilitazione operaia e proletaria. Siamo in una fase in cui si gettano le basi per l'ulteriore offensiva della borghesia contro la classe lavoratrice e proletaria, su tutti i piani e aspetti della vita e del lavoro.

Queste modalità di intervento anti-operaio devono essere propedeutiche per l'oggi e sopratutto per il domani quando le aggressioni ai lavoratori si moltiplicheranno in ragione di un paventato aumento della crisi economica. Mentre il sistema può tranquillamente digerire le manifestazioni “antirazziste” di opinione e inginocchiarsi perfino nelle sedi istituzionali verso un qualcosa che è lontano - ma il suo fantasma va esorcizzato fin da ora - o assistere compiaciuto alle pantomime fasciste compatibili con la necessità di conservazione del sistema, ciò non deve accadere per gli interessi proletari e operai in una fase in cui ogni termine di mediazione va sempre più cancellandosi e l'asticella delle compatibilità capitalistiche va facendosi via via più stringente.

La crisi della borghesia richiede un controllo ferreo dei fattori di produzione e della forza-lavoro - da sottoporre al massimo grado di sfruttamento - così come un più serrato controllo sociale sulla vita del proletariato.

La nostra solidarietà ai lavoratori della TNT è un primo momento necessario e doveroso.

Ma la fase che ci aspetta pone sul tappeto l'enorme gravità della situazione sociale di cui il massacro degli operai della TnT è solo l'antefatto.

La difesa della lotta operaia passa solo attraverso lo sviluppo e l'unità della stessa: questo concetto chiaro e improrogabile oggi si fa avanti dentro le contraddizioni dell'arretramento complessivo della nostra classe e dell'offensiva borghese.

La fase stessa del lockdown che abbiamo alle spalle ha posto con forza l'inconciliabilità della crisi di questo sistema con gli interessi generali di donne e uomini e dell'ambiente sempre più devastato con le logiche del profitto. Per questo, oggi più di ieri il punto di riunificazione necessario delle spinte della lotta di classe e di avanguardia non può semplicemente essere la sommatoria di parole d'ordine di un programma riformista, diversamente declinato, ma un anticapitalismo che sappia costruire nella classe gli strumenti della propria indipendenza per l'alternativa al sistema capitalistico.

Solidarietà con i lavoratori della TnT,
contro l'offensiva borghese,
per l'alternativa rivoluzionaria al capitalismo.

Giovedì, June 11, 2020