Il capitalismo garantisce solo se stesso

L'epidemia del coronavirus ha inceppato ma non fermato la macchina capitalista, funzionale a spremere profitto.

Incurante del contagio la classe padronale e capitalistica ha comandato migliaia di operai e lavoratori al proprio posto di produzione.

Per la nostra classe se già in generale il rischio della salute e della nocività sono stati una costante, di fronte all'impellenza di ieri e di oggi di tenere aperte o far riprendere al più presto le produzioni, non esiste quarantena e garanzie di sorta.

Il listino dei morti operai e dei contagiati è sbiadito dietro al velo dell' ipocrisia di un pezzo di tela a coprire la bocca.

Vita e Profitto entrano in un contrasto drammatico.

Mentre la classe operaia qui e ora lotta per le sue garanzie, la borghesia qui e ora gioca le sue carte per l'oggi ma sopratutto per il domani:

L'economia di guerra diventa la sua prospettiva di sopravvivenza, ogni fattore economico, sociale, lavorativo, deve essere piegato a questo imperativo.

Una nuova fase, ancora peggiore delle precedenti, di austerità e sacrifici viene costruendosi nelle intenzioni della borghesia.

Se oggi per i lavoratori ci sono solo le briciole del fiume di soldi stanziato per banche e imprese, già all'alba ci saranno solo “lacrime e sangue”.

Lottare oggi sui singoli aspetti della nostra condizione lavorativa e di vita significa capire, oggi come non mai, che questa crisi non è solo sanitaria, ma sopratutto del sistema: quello capitalistico, che non conosce garanzie di sorta ma solo il proprio istinto predatorio e parassitario verso l'umanità e l'ambiente.

  • Il virus è il capitalismo !!
  • Il capitalismo non può che rialzarsi, camminando sui morti!!!
  • Occorre organizzarsi e lottare per resistere

e difendersi sui nostri bisogni

  • Occorre organizzarsi per costruire il percorso rivoluzionario di alternativa a questa società decadente.
Domenica, April 26, 2020