Solidarietà agli operai della Sabiem

Esprimiamo la nostra piena solidarietà agli operai della Sabiem che hanno rifiutato l'accordo sindacal-padronale.

L'intesa prevedeva per i 61 in mobilità un percorso di orientamento e formazione da parte di centri per l'impiego o agenzie interinali. In caso di rifiuto del percorso offerto i lavoratori riceveranno 10'000 euro, se non sarà trovato loro un lavoro 25'000 euro, se non accetteranno il lavoro che gli viene proposto... niente. Il fatto è che dopo decenni passati in fonderia, in mezzo all'amianto, il posto di lavoro gli è stato sì offerto....ma in cantiere, cioè a fare il muratore, e con contratti assolutamente non chiari e da definire!

Gli operai Sabiem, dopo due anni di presa in giro da parte del padrone (Fochi), dei politici locali e del sindacato (Fiom in testa), hanno definitivamente perso il loro posto, la loro fabbrica è ormai stata smantellata, e avrebbero più che diritto quantomeno ad un prepensionamento, dopo decenni buttati a far fare profitti ad un aguzzino e a rovinarsi la salute.

Ma in questo sistema, ormai in aperta recessione, in Italia come nel resto del mondo, i diritti degli operai e dei proletari semplicemente non esistono!

L'unica soluzione per vivere diventa - per sempre più operai cassintegrati, precari e occupati - pretendere, lottare, organizzarsi fuori dai sindacati e dai partiti istituzionali; significa contribuire a rafforzare l'organizzazione rivoluzionaria, indispensabile collettore e guida politica di tutta la classe.

Per resistere oggi, per prendere il potere domani. L'alternativa per tutti i proletari è soccombere!