Animalismo e Vegetarianesimo, cosa ne pensate da un punto di vista marxista?

IDEM

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Rispondo a titolo puramente personale.

L'enorme consumo di carne nel mondo occidentale è dettato e influenzato pesantemente dal profitto e quindi dal sistema capitalista.

Esattamente come l'enorme consumo di svariate risorse naturali, vedi il petrolio, il gas, l'acqua etc etc.

Limitare la propria attività politica a difesa degli animali, per quanto lodevole sul piano "umano", è estremamente parziale e perde di vista il nocciolo del problema.

Diventare vegetariani o addirittura vegani, è una risposta individuale, che forse farà stare qualcuno in pace con la coscienza, ma non sposta di una virgola il vero problema.

Io penso che, soltanto dopo che saremo riusciti a superare il capitalismo, si potranno verificare le condizioni per modificare lo stile di vita dell'intera società, ridurre il consumo di carne, ma non credo che sarà abolito, in fondo l'uomo è onnivoro, e alcuni metabolismi non sopportano di cibarsi unicamente di vegetali.

Diventerà estremamente più facile trattare gli animali destinati a diventare cibo in modo più "umano" senza procurargli inutili sofferenze.

Le galline ovaiole vivono un'esistenza allucinante, chiuse in stie dove non riescono nemmeno a girarsi, obbligate a produrre quante più uova possibile...

Prima dell'avvento del capitalismo, per quanto gli uomini si siano sempre ritenuti superiori agli altri animali, e se ne siano serviti per il lavoro nei campi e per cibarsene, le condizioni di vita degli animali erano molto migliori delle attuali...

Ergo il problema è il capitalismo, non tanto la presunta malvagità umana e le risposte individuali non risolvono il problema.

condivido appieno le riflessioni di DR...

forse vado un pò off topic, ma qualche giorno fà ho letto un articolo che riferiva di una perquisizione dei Nas dei cc in un allevamento di polli, poi chiuso x mancanza dei requisiti di legge, specie i metriQuadrati a disposizione delle bestie - usando lo stesso criterio gli stessi avrebbero dovuto chiudere un tot di carceri italioti dove gli esseri umani sono stipati peggio degli animali !!!

Mai meglio che al termine degli ultimi quattro secoli della propria storia l’uomo occidentale ha potuto comprendere che, arrogandosi il diritto di separare radicalmente l’umanità dall’animalità, accordando all’una ciò che toglieva all’altra, innescava un circolo maledetto, e che la medesima frontiera sarebbe servita costantemente a porre distanze fra gli stessi uomini e a rivendicare, a favore di minoranze sempre più ristrette, il privilegio di umanità, nozione ormai corrotta perché improntata all’amor proprio.

Lévi-Strauss

Parole giustissime.

Nel "civilissimo" Occidente ci sono ancora i campi di concentramento, eufemisticamente chiamati "centri di prima accoglienza".

Nella bolgia capitalista il senso di umanità (figuriamoci il rispetto per gli animali) va a farsi friggere.

Caro Compagno Gek,

ciò su cui la sinistra, da sempre, è fallante è l'evoluzionismo. L'argomento ha un immenso potere ideologico ma la sinistra sembra non essersene mai accorta.

Lo dico con rammarico ma ciò è vero a partire da Marx e dal suo abbaglio sulle teorie di Pierre Tremaux; Engels sembra capire di più i questi argomenti ma ha un blocco concettuale sulla sostanza del darwinismo....e via dicendo. Ciò, ovviamente, non inficia affatto il loro lavoro di teorici proletari.... a meno che non li si voglia onniscienti a tutti i costi.

Si continua a chiamare "darwinismo sociale" ciò che è invece spencerismo ed è pur vero che l'ammirazione di Darwin per Spencer spinse alcuni suoi sostenitori a specerizzarsi, ma alla fine credo bisogna fare chiarezza su questi argomenti.

Allora vorrei invitarti ad aprire una discussione su darwinismo e marxismo. Chi scrisse di questo fu il compagno Anton Pannokoek, scienziato eminentissimo; tuttavia oggi siamo ben oltre l'orizzonte il cui si muoveva Pannekoek.

Lottare per il comunismo richiede una conoscenza, almeno, delle critiche che dal campo proletario possono essere mosse alla struttura della scienza borghese; parlo di struttura della scienza, non soltanto della sua utilizzazione da parte della borghesia. E' un fronte di lotta di classe anche questo sul quale i comunisti ed i proletari devono misurarsi.

L'animalismo, il vegetarianesimo spesso nascondono un umanissimo desiderio di un diverso rapporto tra uomo e natura, ma se la natura viene letta secondo la scienza borghese allora c'è già un pregiudizio occulto, ma molto pernicioso, in ciò che si pensa.