centro sociale

Riprendiamoci COX 18!

In questi mesi un po’ ovunque a Milano, nel contesto della mostra It’s Difficult di Alfredo Jaar, si potevano scorgere cartelli con la domanda Cos’è la cultura? La risposta di Letizia Moratti e Riccardo De Corato ci è giunta in questi giorni, con la chiusura di uno dei luoghi culturalmente più dinamici e stimolanti della città. Il tutto in nome di uno spirito legalitario di cui gli stessi amministratori non sembrano dare prova quando in gioco sono questioni edilizie, sanità privata o poteri forti. Con sgomento abbiamo appreso dello sgombero di Cox 18. In una città sempre più tetra e asfittica, Cox 18 ha rappresentato per tutti noi un punto di riferimento importante. Una programmazione musicale di alto livello, aperta sul mondo a 360 gradi, che dava a molti, e a prezzi irrisori, la possibilità di confrontarsi con le produzioni più innovative o, in altre serate, di ballare o fare quattro chiacchiere. Questo sarebbe già abbastanza, ma non è certo tutto. Nel corso degli anni Cox 18, con al suo interno la Libreria Calusca e l’Archivio Primo Moroni ha costituito un luogo unico di confronto fra le idee. Tutti noi abbiamo presentato i nostri libri, abbiamo organizzato dibattiti o vi abbiamo assistito. Se c’era un’idea, in Cox 18 la si poteva realizzare, magari testandola per poi portarla altrove. Presentazione di libri, si diceva, ma anche rassegne cinematografiche, convegni, seminari, spettacoli teatrali o di danza, mostre o installazioni. E magari tutto insieme, unendo forme e mondi distanti. Non è questa la sede per illustrare tutto quello che Cox 18 ha fatto in più di dieci anni. Noi lo sappiamo e ci auguriamo che il collettivo di gestione sappia, in queste settimane, rendere consapevoli coloro che non lo sono dell’importanza di Cox 18, della sua storia, del livello delle iniziative che in questi anni si sono succedute.

C’è un’immagine che rende chiaramente l’idea di che cosa sia la cultura per Letizia Moratti e Riccardo De Corato: i poliziotti che si avventano sui libri della Calusca e dell’Archivio Moroni per sequestrali e spedirli al macero. Fortunatamente qualcuno li ha fermati, almeno per il momento. Ma Cox 18 è sotto sequestro. Non può finire così. Ormai siamo quasi al capolinea. Non resta più molto, in questa città, che non sia consumo scadente o trash provinciale. Da qualche parte bisogna iniziare a fare qualcosa per porre fine al “genocidio” culturale avanzato inesorabilmente in questi ultimi anni.

Mobilitiamoci per difendere Cox 18, la Libreria Calusca e l’Archivio Primo Moroni.

Marco Philopat

Firma l'appello

Appello per le iniziative in solidarietà con il c.s.o.a. Cox 18

Riprendiamoci Cox 18, la Calusca e l’archivio Primo Moroni

Il 22 gennaio 2009 alle 7.00 del mattino un centinaio di poliziotti è entrato nel Centro Sociale Conchetta, fondato più di 33 anni fa e della libreria Calusca nata nel 1971 e del prezioso e storico archivio Primo Moroni.

La risposta della città è stata tempestiva, in breve si sono radunati davanti ai blindati delle forze dell’ordine molti compagni, amici, abitanti del quartiere.

Si tratta di uno sgombero illegale che non tiene conto di una causa intentata dal comune al centro sociale nel mese di luglio 2008 per la riappropriazione dei locali, una vertenza ancora in corso. Il vicesindaco De Corato, da sempre in prima linea contro le realtà cittadine non omologate, scarica su questore e prefetto la responsabilità dell’operazione. Il Pubblico Ministero sostiene di essere stato avvisato a giochi fatti. Poco importa, tutti, invece, concordano che l’importanza dell'operazione è che il Comune non perda il valore dell’area. Si tratta di una questione “patrimoniale”, come se questo bastasse a spiegare e a giustificare tutto.

Il risultato, al momento, vede il centro sigillato e sotto sequestro con tutti i materiali dentro, compresi i libri e le riviste della libreria e dell’archivio. Il Centro Sociale Conchetta, la Calusca, l’Archivio Primo Moroni rappresentano un pezzo di storia importante, e testimoniano oggi la possibilità di eludere il principio di mercificazione. Con essi, in buona compagnia, diversi altri centri sociali, luoghi di libero accesso e libero scambio. La loro sopravvivenza deve essere la sopravvivenza della libertà di agire, di farci padroni del nostro futuro, di non essere pesati per quanto possiamo / sappiamo / vogliamo spendere.

Per quanto ci riguarda non consideriamo chiusa la partita, riconosciamo chi rifiuta l’omogeneità del pensiero unico del mercato: ci vogliono compatibili, compratori comperabili, ordinati e consenzienti, resteremo ciò che sappiamo essere, ciò che siamo: originali, comunicanti, disomogenei.

Chiediamo a tutti di farsi carico di un pezzo di questo percorso, che è percorso di tutti.

Stasera 23 gennaio '09 alle ore 18.30, nella piazza di fronte alla stazione di P.ta Genova: volantinaggio per il quartiere.

Alle 21.30 concerto sotto l’arco di piazza XXIV maggio.

Domani SABATO 24 GENNAIO '09 manifestazione.

Concentramento ore 15.00 in piazza XXIV maggio.

I compagni e le compagne di Milano presenti all’assemblea cittadina del 22/01/09 presso la sede USI di viale Bligny

cox18.noblogs.org

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