November 2024
IMPERIALISMO EUROPEO
Ciao a tutti. Se ho capito bene leggendo alcuni post voi negate l'imperialismo europeo. Allora come spiegate il ritiro di spagna e italia dall'irak e il comune impegno europeo in libano? e ancora l'euro (arma economica dell'europa unita), la politica agricola comunitaria, il ruolo della bce nella crisi in corso, i poteri conferiti alla bce che superano decisamente quelli delle banche centrali nazionali? e ancora il trattato di lisbona, airbus, e l'esplicito tentativo di costituire un esercito comune europeo? grazie
saluti rossi
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November 2024
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September 2024
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The Russian Revolution remains a landmark event in history. For the bourgeois historians, the October Revolution is thought to be a tragedy that set back the achievements of the “democratic” February Revolution, and allowed the Bolsheviks to wreak havoc on their citizens and the world. For the Stalinists, the events of 1917 paved the way for the birth of the USSR, which they point to as a prototypical example of “socialism in one country”. In reality, the February and October Revolutions were both part of the same proletarian revolution.
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Ciao Dino. Noi non neghiamo
Ciao Dino. Noi non neghiamo
Ciao Dino.
Noi non neghiamo affatto l'imperialismo europeo... Assolutamente! Comunque il tuo dubbio è una ottima occasione per ribadire e precisare la nostra analisi.
Ai temi che hai posto noi dedichiamo la massima attenzione. L'imperialismo europeo è già una realtà importante e determinante nel contesto mondiale. Basta pensare al ruolo dell'euro nei mercati finanziari internazionali. Aggiungiamo però che i destini dell'imperialismo europeo non sono ancora scritti. Ossia, gli sforzi verso l'unificazione di una parte consistente della borghesia europea non è detto che alla fine abbiano il sopravvento sulle tendenze centrifughe (pure presenti e importanti).
Il tema dell'imperialismo europeo è affrontato in numerosi articoli. Alcuni li trovi elencati qui:
[[ibrp.org]]
Da dove deduci invece che noi neghiamo l'imperialismo europeo? A me sembra strano che da qualche parte risulti una posizione del genere...
Saluti rossi! :-)
Ciao Dino, faccio mio il
faccio mio il*
Ciao Dino,
faccio mio il post di Mic e, allo stesso tempo, mi chiedo perché spesso, su questo forum, ci vengano attribuite posizioni che noi non solo non abbiamo mai sostenuto, ma addirittura combattuto.
Il mio vuole essere solo un semplice e del tutto "disarmato" invito a documentarsi un po' prima di appiccicarci etichette che non ci appartengono.
Ciao Dino,
Smirnov
A testimoniare di quanto sia
A testimoniare di quanto sia accidentato il percorso dell'imperialismo europeo...
> Hanno vinto i "no" nel refedendum tenutosi ieri in Irlanda sul trattato di Lisbona per la riforma dell'Unione europea. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia irlandese.
> -- [[rainews24.it]]
forse ho frainteso, dunque
forse ho frainteso, dunque la polemioca con lotta è sul ruolo dell'imperialismo europeo? Lotta lo definisce come un processo già chiuso nei suoi aspetti fondamentali o comunque già definito nei suoi tratti principali. Voi un processo che si può invertire. (io su questo punto sto con lotta, nel senso che la contraddittorietà di un gigantesco processo come l'unificazione europea è scontata è nelle cose, ma la bce, l'euro, il mercato comune sono punti di non ritorno.
Ciao Dino, nella storia non
nella storia non*
Ciao Dino,
nella storia non c'è mai niente di determinato aprioristicamente, ma delle tendenze di fondo: per noi è ovvio che se la borghesia europea in quanto tale vuole giocare un ruolo non secondario nello scacchiere imperialistico internazionale, non ha altre vie che quella di costituire un polo imperialistico compiuto (quindi, dal punto di vista politico, militare, legislativo, oltre che economico), ma può essere che le tensioni interne tra i vari segmenti borghesi possano rallentare, ostacolare un percorso, in cui, per esempio, alcuni di questi segmenti si perdono per strada e 'sto polo si condensi attorno a, per es., la Germania, con altre nazioni che seguono altre vie. Tutto qui.
Ciao,
Smirnov.
L’asse franco-tedesco è
L'asse franco-tedesco è saldo. Lo è rimasto ai tempi del no francese lo è più che mai oggi. Il no irlandese non penso creerà grossi problemi, certo perderanno del tempo e questo è sicuramente positivo, ma le ratifiche stanno continuando (Inghilterra) e gli irlandesi saranno messi alle strette. L'europa a due velocità in ogni caso rimane un opzione a cui l'imperialismo continentale guarda da tempo.
Ci sono tendenze di fondo ( giusto smirnov) e sono queste ad indicare L'IMPOSSIBILITA' di un ritorno al passato. Il processo di unificazione è contraddittorio, ma per la dialettica marxista non è certo una scoperta. 27 stati e mezzo miliardo di uomini sono coinvolti in questo processo, coi loro apparati, le loro teste, le loro braccia, le loro tradizioni i loro retaggi e la loro cultura.Non è facile per la borghesia unire sotto la stessa bandiera i figli, i nipoti e i pronipoti di quelle due generazioni di salariati gettati come carne da cannone gli uni contro gli altri nei due macelli mondiali. Comunque ce la faranno... e intanto noi?
…. evitiamo di denunciare
…. evitiamo di denunciare
.... evitiamo di denunciare l'imperialismo straccione nostrano
Sicuramente l’imperialismo
Sicuramente l'imperialismo italiano va denunciato (gli anni passano e forse non è più lo straccione dei tempi di lenin, almeno dal punto di vista puramente economico) e nessuno rinuncia a questo. Ma va denunciato come parte integrante di quel processo di unificazione imperialistica continentale. Come si spiega altrimenti il ritiro congiunto dall'iraq di italia e spagna, se non come un allineamento sull'asse franco-tedesco? o quello o altrimenti?
a me sembra che il ritiro
a me sembra che il ritiro dipenda più da motivazioni interne più che esterne
la Spagna s'è ritirata in
la Spagna s'è ritirata in seguito ad un atto di guerra di AlQaeda - convenzionalmente chiamato terrorismo - su l proprio territorio costato ben 300 morti ( essendo quasi impossibile o cmq molto più problematico colpire la truppa operante sul campo ). Col conseguente impatto mediatico devastante, che è un momento anch'esso della guerra ( nn a caso le operazioni dell'esercito Usa hanno simpatici nomi tipo "colpisci e terrorrizza" e simili ).
l'italietta s'è accodata prontemente, cogliendo la palla al balzo secondo la massima "meglio aver paura che prenderle". e dopo aver lasciato già 20-30 militari tra iraq ed afganistan.
alqaeda ha sfruttato abilmente le divergenze tra gli europei: la debolezza dell'assse francotedesco è manifesta nel suo nn esser stato in grado di impedire a spagna ed Italia di giocare in proprio, ,a limitandosi ad attendere gli eventi.
ti immagini lo stato della california ( più grande di spagna ed italia messe insieme ) che decide di nn mandare più i suoi soldati in guerra ?!? o, al contrario, si impegna in una guerra con alleanze diverse da quelle decise a washington ?? per questo è assurdo parlare di imperialismo europeo attivo ed operante.
saluti