EKS sull'ultima operazione militare turca
Traduzione del documento dell'EKS
L’ “Operazione”
L’esercito turco ha lanciato una operazione per sradicare il Pkk, o in altre parole ha scatenato di nuovo la guerra. Vediamo questo ciclo sanguinoso ripetersi ancora una volta, dopo che la Turchia penetrò in Iraq per la prima volta nel 1983.
Di chi è questa guerra?
La favola che questa guerra sia combattuta per fermare il “terrore” non è altro che una bugia. Se fosse vera, questo avrebbe potuto esser fatto nel corso delle “operazioni” lanciate a partire dal 1983. Lo stato turco ha poi agito come se questa questione non esistesse negli anni scorsi, quando il Pkk (1) era debole, e lo stesso Tayyip Erdogan (2) ha detto in televisione che stava per essere posto fine al terrore. Per di più, Talabani e Balzani, che ora sono stati dichiarati nemici, hanno cooperato e sono stati alleati militari della Turchia per lungo tempo. La Turchia ha eseguito operazioni militari con quelle forze e continua tranquillamente a farlo. La reale ragione di questa guerra non è altro che lo stabilimento di un nuovo controllo che si sta provando a creare in Medio Oriente, in accordo alla nuova alleanza formata dell’imperialismo turco e dagli Stati Uniti. Quel che l’alleanza che è stata condotta attraverso lo MHP (3) tra gli alti ranghi della burocrazia “secolare” e il “democratico” AKP (4) ha espresso sotto “velo” è che è stato scelto un fronte nell’arena imperialista. Il fronte scelto è quello degli USA, per mettere in riga gli alleati indisciplinati degli Stati Uniti e provare a mantenere il controllo del petrolio contro gli stati imperialisti rivali: Cina, Russia e Iran. L’AKP, che ha esitato a lungo, spingendo il parlamento all’autorizzazione alla guerra ha finalmente dichiarato che questa è la parte scelta. Quindi, questa guerra è semplicemente il primo passo dell’imperialismo turco in preparazione della prossima guerra e polarizzazione.
Perchè questa Guerra è il risultato di un ciclo di guerre in cui si trova il capitalismo. Lo stato capitalista ha creato questa guerra non per sua scelta, ma a causa del disperato vicolo cieco in cui si trova. A partire dalla Prima Guerra Mondiale il capitalismo non ha fatto altro che generare guerre nel mondo intero. Tutte le “guerre di liberazione nazionale”, tutte le guerre tra nazioni che scoppiano per un motivo o un altro, sono condotte per distruggere il capitale accumulato e naturalmente la popolazione operaia della nazione nemica.
I cosiddetti sostenitori della “pace”
L’ipocrita richiamo alla pace fatto dal DTP (5) e dai liberali di sinistra dalle loro comode poltrone non serve in alcun modo a por fine alla guerra. Perché la guerra non è causata dalla mancata applicazione di una “soluzione democratica” o dalle cattive intenzioni della burocrazia ma dalla disperazione del capitalismo. Quel che è peggio è che il richiamo alla democrazia proveniente da quei circoli servirà solo a indebolire l’opposizione della classe operaia alla guerra, spingendo i lavoratori che si oppongono alla guerra a combattere per gli stati imperialisti rappresentati come la parte più “democratica”, “benevola” e “pacifica”. Tutti questi sogni capitalistici “democratici” non serviranno a terminare la guerra ma a trascinare i lavoratori a fianco della parte “più giusta”.
La guerra di classe è la sola soluzione
Questa guerra non è la guerra di gente che tenta di sopravvivere col lavoro. Questa guerra non è la guerra di quelli i cui livelli di vita stanno calando con le crisi economiche, quelli che sono stati rovinati dalla disoccupazione, quelli sfruttati fino a morire nei cantieri navali o cadendo dalle scale, quelli che ogni giorno dalle 9 alle 6 aspettano il pensionamento o quelli che lottano disperatamente per sopravvivere tra la spazzatura delle città, dove sono stati trascinati dai loro villaggi. Questa guerra non è né una guerra dei lavoratori, né dei disoccupati, né delle casalinghe o degli studenti che sono o futuri lavoratori o futuri disoccupati, né è la guerra dei soldati che muoiono al fronte. Al contrario, le guerre aggravano i problemi come miseria, disoccupazione, povertà e decomposizione sociale creati dalle crisi del capitalismo. Gli effetti di questa “operazione” si estenderanno oltre i villaggi bombardati, i soldati morti al fronte o le ulteriori esplosioni nelle grandi città, e si mostrerà pienamente nell’approfondimento della miseria sotto il nome del nazionalismo e nell’approfondimento della decomposizione sociale.
Ciò che può fermare questa guerra è solo la solidarietà dei lavoratori turchi e curdi che sono stati ingannati per gli interessi dei capi e del capitale negli ultimi 25 anni. Quel che ha posto termine alla Prima Guerra Mondiale è stata l’ondata rivoluzionaria mondiale, i soldati ai fronti di guerra e i lavoratori dietro i fronti che si opponevano ai loro stessi governanti anziché ai loro fratelli e sorelle di classe di altre nazioni. Quel che ha impedito una possibile terza guerra mondiale negli anni 1960 è stato, similmente, lo spirito e la determinazione alla lotta della classe operaia del mondo intero. Anche oggi, la classe operaia, non importa quanto sia su posizioni difensive in questo momento, non può rimanere in silenzio sulla barbarie capitalista che si sviluppa contro di essa!
Contro tutti gli sfruttatori che sostengono la “pace” o la guerra!
Evviva la solidarietà di classe!
Evviva la solidarietà internazionale dei lavoratori!
(1) PKK - Partito dei lavoratori del Kurdistan, principale gruppo nazionalista curdo, armato, operante in Turchia.
(2) Attuale primo ministro, leader dello AKP
(3) MHP - Partito del movimento nazionalista, un partito fascista che ha ottenuto il 14% alle ultime elezioni, anche noti come Lupi Grigi.
(4) AKP - Partito di giustizia e sviluppo, il partito di centro-destra al governo che ha radici in un partito islamico parlamentare marginalizzato.
(5) DTP - Partito della società democratica, partito nazionalista curdo, con 20 parlamentari.
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A seguito dell’articolo
A seguito dell'articolo originale, in inglese, ho posto alcune domande a devrim. In particolare sulla questione della classe operaia che negli anni 1960 avrebbe impedito una guerra mondiale (vecchia divergenza con la CCI). Poi sull'analisi delle recenti tensioni imperialistiche, in particolare in Medio Oriente, e sul ruolo della finanziarizzazione. Infine sulla questione partito.
La discussione potrebbe essere interessante! [[/english/forum/2008/02/28/eks-on-the-latest-operation | Qui]].