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Home ›Condizioni e lotte operaie nel mondo
Russia
Il primo agosto scorso quasi duemila operai della catena di montaggio della fabbrica d’auto AVTOVAZ di Togliatti-grad sono scesi in sciopero per ottenere l’incremento dei salari, fermi al livello raggiunto nel 1994. In questi anni l’inflazione ha drasticamente ridotto il loro potere d’acquisto ed oggi un salario medio mensile si aggira intorno ai 200 euro. La situazione è così pesante che molti lavoratori hanno abbandonato la fabbrica, ma un gruppo di quelli rimasti ha fondato nel giugno scorso un comitato di lotta (sindacato libero Edinstvo) che, in seguito alla totale indisponibilità dell’azienda a trattare, ha condotto allo sciopero di agosto.
I lavoratori in lotta hanno sfidato non solo le intimidazioni della direzione che è arrivata a fare arrestare dalla polizia un lavoratore con l’accusa di distribuire materiale estremista, ma anche la nuova legge sugli scioperi che considera illegali gli scioperi che non siano votati dalla maggioranza dei lavoratori. Questo sciopero è stato oltremodo sorprendente se si considera come il sindacato tradizionale, da sempre ostile a scontri frontali con la dirigenza, sia ancora dominante a Togliattigrad. Nonostante tutte queste difficoltà la catena di montaggio è stata bloccata per cinque ore e questo ha portato la lotta degli operai della AVTOVAZ in primo piano sui principali mezzi di comunicazione del paese. Di fronte a questa situazione di sfruttamento e repressione, per altro assai comune nell’ex paese del “socialismo reale”, il sostegno della popolazione alla lotta è stato molto forte. Così come è stata fortemente negativa la reazione del sindacato tradizionale che ha disconosciuto e preso le distanze dalla lotta.
Appare sempre più evidente come il sindacato si sia trasformato in un’indispensabile stampella del capitale, pronta a fare rientrare le lotte o ad incanalarle in alvei tutt’altro che rischiosi. Il fatto veramente positivo cui bisogna guardare con grande interesse è come i lavoratori abbiano rotto le gabbie sindacali e si siano organizzati in un nuovo organismo di lotta, l’augurio è che Edinstvo non riproponga nel tempo gli stessi schemi del sindacato tradizionale ma che possa rappresentare un reale momento di lotta degli operai della AVTOVAZ.
Cina
Gli incidenti sul lavoro nel paese continuano a provocare vittime, molte statistiche fornite da organizzazioni indipendenti forniscono stime di più di ventimila morti solo nello scorso anno. Alla fine di agosto una miniera di carbone nella provincia di Shandong è stata infatti inondata dalle acque del fiume Wen, molti degli 800 minatori che si trovavano all’interno sono riusciti a fuggire prima del disastro, ma quasi 200 lavoratori sono rimasti bloccati nel sottosuolo. Il rischio di inondazioni era stato denunciato da tempo dagli operai, ma la ditta ha sempre ignorato le loro proteste. Anche la squadra che lavorava di giorno, e che è riuscita a mettersi in salvo, aveva avvertito la direzione che il livello dell’acqua stava salendo all’interno della miniera e che alcune zone erano già allagate ma nessun provvedimento è stato preso. Dopo la tragedia, le famiglie delle vittime, ormai stremate dai continui incidenti, hanno preso d’assalto la direzione della miniera, per avere notizie sui loro famigliari e richiedere un risarcimento.
Sembra che le lotte per migliori condizioni di lavoro in Cina stiano crescendo in tutto il paese, anche a Pechino a fine agosto i lavoratori edili hanno lottato per ricevere salari arretrati di vari mesi. Molti di loro sono emigrati dalle campagne, e per sopravvivere sono stati costretti ad accettare di lavorare anche per 12 mesi senza guadagnare nulla.
America e Canada
Lo scorso 20 luglio è iniziato in Canada, a Vancouver, uno sciopero dei lavoratori civici che sta durando da quasi 7 settimane. Si battono per un nuovo contratto di lavoro e salari migliori, e sono stati seguiti dagli impiegati di molte altre città vicine, facenti parte di tutti i diversi settori dei lavoratori pubblici, dalla raccolta dei rifiuti alle biblioteche, alle scuole. La battaglia è iniziata per ottenere un aumento salariale per tutti e la parità di stipendio per le donne. Lo sciopero ha ovviamente paralizzato i servizi della città, ma non intende farsi scoraggiare dalle lamentele per la spazzatura non ritirata o i centri estivi chiusi. È anche riuscito a trovare l’appoggio di altri settori, che sono scesi in piazza sempre per rivendicare migliori contratti di lavoro e sostenere il diritto allo sciopero; gli operai di manutenzione delle scuole stanno scioperando dal 13 agosto nello stato dell’Alberta. La lotta è iniziata dagli elettricisti, per poi espandersi a tutti gli operai nonostante siano divisi da contratti di lavoro e organizzazioni sindacali diversi. In Georgia si è invece verificato un atto di assoluta brutalità, esemplare dei tempi in cui viviamo; un venditore d’auto ha sparato e ucciso due suoi dipendenti, che insistevano per ricevere un migliore salario. Forse al padrone verrà concessa una riduzione della pena, poiché la polizia sostiene che si trovava in una situazione di forte stress a causa delle continue rivendicazioni degli operai.
juBattaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #9
Settembre 2007
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